Capitolo 48

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<< Seth, io non so che fare, davvero.>> Mugolo, afferrando un pacco di lievito dallo scaffale, in piedi sul carrello.
Seth si appoggia al manico, mentre Kevin è seduto di fronte a lui con il suo cellulare.

<< Devi pensarci bene, Holly, è una scelta importante.>> Dice.

Ho raccontato a Seth di ciò che mi è stato detto dal consulente scolastico quasi due settimane fa, dopo aver affogato la testa nei dubbi ed essere quasi impazzita per lo stress.
Non ho idea di cosa fare.

<<Ho già consultato vari siti di college diversi, Seth, e la migliore accademia d'arte è a Los Angeles!>> Sbraito, lamentandomi, mentre mi siedo di nuovo sulle grate di ferro.
Seth afferra il manico e ci spinge lungo la corsia.

<< Vuoi davvero studiare arte? Sei sicura di quello che vuoi?>> Chiede.
Mi mordo il labbro, annuendo.
<<Beh, allora fallo. Ti stanno offrendo un'opportunità d'oro, Holly!>> Esclama, afferrando due litri di latte, per poi passarmeli.
Stiamo comprando il necessario per preparare la torta per il mio compleanno, che sarà domani.

<<Ma non voglio andare via da qui. Insomma, la mia famiglia è qui, Seth. Voi siete tutti qui!>> Esclamo.
<< Dylan è qui.>> Mi prendo la testa tra le mani.
Lui sospira.
<< Sei innamorata di lui, non è così?>> Chiede.
Lo guardo, per poi annuire.
<<Sì, Seth. Sono innamorata di Dylan.>> Mormoro.

È la prima volta che lo ammetto ad alta voce e, devo dire, che fa uno strano effetto. Ma mi piace.
È la verità. Sono innamorata di quel bastardo di Dylan Anderson e non potrei esserne più felice.

Seth sorride, dolcemente.
<< Lo sapevo!>> Sclera, facendomi ridere.
<< E so che anche per lui è lo stesso, tesoro.>> Esordisce.
Sospiro, alzando gli occhi al cielo.
<<Non lo so. Nessuno ha detto niente.>> Borbotto.
Seth sorride. Un sorrisetto abbastanza divertito, che sembra dire "so qualcosa che tu non sai".
<< Ma si vede. Vi mangiate con gli occhi! Siete più coccolosi di Kevin. E Dylan è talmente geloso e protettivo! Insomma, farebbe di tutto per te e si vede. >> Sorride, gesticolando, mentre spinge il carrello andandoci contro con la pancia.

<< Credo che abbiate solo bisogno di tempo.>> Afferma poi.
Seth passione psicologo.
Sorrido. << Dici che verrebbe con me a Los Angeles, se dovessi accettare?>> Chiedo, mordendomi il labbro.
Lui scuote la testa, alzando le spalle.
<<Non lo so. Con la gang? Non credo proprio che lo lascerebbero partire.>> Sospira.
Mi acciglio. << Prendi quello, bionda.>> Mi indica un barattolo di zuccherini colorati.
Lo afferro e lo metto nel carrello.

<<È più difficile di quanto pensassi. Non voglio litigare con lui e non voglio abbandonare né lui, né voi, né mia madre e mio fratello. Li ho già lasciati una volta.>> Borbotto.
<<E poi, stavo pensando, Jason aveva detto che, dopo qualche mese, l'appartamento sarebbe tornato ad essere agibile. Devo trovarmi un lavoro, pagargli l'affitto e smetterla di vivere a scrocco.>> Rifletto.

Seth strabuzza gli occhi, scuotendo violentemente la testa.
<< Sei fuori di testa?! Non sei di certo un peso, Holland! Sei di famiglia, amore!>> Esclama, sconcertato, con una vocetta stridula.

Al sentire la parola amore mi torna in me te Dylan e la sera in cui mi ha chiamata così.
Il mio cuore inizia a battere alla velocità della luce e vengo percossa dai brividi, ripensando a quella sera.

<<Non lo so, Seth.>> Borbotto.

Dopo ciò che è successo l'ultima volta alla confraternita, Dylan mi ha proibito di metterci piede, perciò, se vogliamo dormire insieme, siamo costretti a farlo a casa, insieme ai ragazzi.
Non abbiamo mai un momento da soli, solo io e lui, e questa cosa inizia a pesare.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora