Capitolo 27

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Rientro in casa tra le lacrime, cercando di trattenere i singhiozzi per non far preoccupare Seth, che si alza allarmato appena mi vede.
<<Sto bene.>> Mugolo, soltanto.

Vado dritta in camera mia, ignorando le domande degli altri, che mi vedono di sfuggita dalla cucina, dove sono riuniti tutti a parlare di non so cosa.

Mi chiudo in camera e mi cambio i vestiti tra le lacrime, borbottando insulti.

Devo studiare storia per la verifica di domani mattina, ma la vedo dura, ridotta in questo stato.
Mi costringo lo stesso a studiare.
Leggo le parole, sottolineo frasi, cerco di ripetere ciò che ho già letto molte volte, ma non appena apro bocca il mio cervello mi abbandona e va da lui.
Dopo un'ora che cerco di studiare inutilmente, prendo il libro e lo scaravento contro il muro opposto alla scrivania.
Mi prendo la testa tra le mani, appoggiando i gomiti sulla scrivania.

Come ho fatto ad essere di nuovo così stupida?
Dopo il bacio è stato uno stronzo.
Ieri notte ci siamo spinti oltre, certo, non era sesso vero e proprio, ma comunque qualcosa che generalmente non si fa con chiunque!
Mi sento una stupida. Stupida per averci creduto, per essermi illusa.
Come ho potuto pensare che dopo una notte di preliminari, lui potesse improvvisamente aprirsi con me e parlarmi davvero? Dirmi seriamente cosa gli sta torturando la mente, a punto da renderlo ciò che è.
Non succederà mai.
Me l'ha detto chiaro e tondo: sono solo una scopata.
Scopata non portata a termine. Doppia delusione.
Il nulla. Non sono niente per lui.

Però sono confusa.
I ragazzi e Kylie hanno detto che Dylan non si è mai comportato così con una ragazza. E allora perché fa così lo stronzo?

Perché sembra che quando siamo io e lui soli e ci facciamo travolgere dal momento, tra coccole e baci, lui diventa impeccabilmente dolce; mentre, invece, pochi minuti dopo, a cose fatte, ritorna il solito stronzo senza cuore?

Qualcuno bussa alla porta.
<<Holly?>> La voce di Logan.
<<Che c'è?>> Urlo, per farmi sentire.
Sono ore che non dico una parola: ho la voce giù.
<<Tutto ok?>> Chiede.
Tiro su col naso. <<Si.>> Rispondo.
<<Dime la verdad, chica.>> Urla uno dei gemelli. Martin.
Ridacchio.

Vado ad aprir loro la porta e mi ritrovo davanti una folla di gente.
Logan è appoggiato allo stipite della porta, Martin al suo fianco, con la testa di Seth che spunta da una spalla e quella di Kylie dall'altro lato. Dietro di loro ci sono Carlos, Jason e Jordan, l'ultimo appoggiato alla porta del bagno.
Manca solo Tyler.
Poi lo vedo: seduto a terra con la testa appoggiata al muro dietro di lui.

<<Tesoro, che ti è successo?>> Chiede Kylie.
<<Ieri sera non sei tornata, abbiamo chiamato Dylan e ci ha detto che eri con lui. Va tutto bene?>> Continua Jason.
Annuisco.
<<Sì, tutto bene.>> Dico, sforzando un sorriso.
<<Grazie per esservi preoccupati.>>Mormoro.

Prima di richiudere la porta, sento una piccola vocina.
<<Holly! Quindi ci sei anche tu!>> Esclama Kevin.
<<Kev!>> Sorrido. Questa volta un sorriso sincero e felice.
Lo abbraccio, racchiudendolo tra le braccia.
<<Come stai?>>chiedo.
<<Bene! Sai che da oggi vivrò qui con voi?>> Chiede, con gli occhi luminosi di gioia.
Sorrido,felice.

<<Può restare quindi?>> Chiedo, ai ragazzi.
Loro annuiscono e Kylie sorride.
<<Bene, Kev resta un momento con i ragazzi. Mamma deve parlare con Holly.>> Dice Kylie,cacciando i ragazzi.

Detto questo, Kylie entra e chiude la porta in faccia ai ragazzi.

Si gira verso di me, con un sospiro.
<<Che cosa ti ha fatto, sta volta?>> Chiede.
Mi siedo sul letto, e lei fa lo stesso e poi inizio a raccontare.
Devo sfogarmi con qualcuno e Kylie è fantastica, sembra tenerci davvero a me e mi ascolta attentamente senza proferire parola per tutta la mezz'ora successiva.

<<Dio, non pensavo potesse seriamente raggiungere questo livello di coglionaggine!>> Esclama, appena finisco di raccontarle.
Mi asciugo le lacrime e ridacchio.
<<Nemmeno io.>> Scuoto la testa.

<<Mi sento così stupida,Kylie. Ci ho creduto davvero.>> Comincio di nuovo a piangere.
Questo ragazzo mi sta rendendo troppo emotiva.

Lei sospira.
<<Non lo sto difendendo, sia chiaro, eh, ma Dylan ne ha passate tante..anche se la metà della sua vita la tiene nascosta al mondo.>> Mormora.
<<Sono convinta che, sotto sotto, lui sia fragile.>> Dice, con un sorriso consolatorio.

Tiro su col naso.
<<Ne ero convinta anch'io. Anzi, lo sono. Ma continua a volersi comportare da stronzo. Non sarebbe più facile se si sfogasse con qualcuno?>> Rispondo.
<<Sto cercando di capire, ma non me lo permette. È come protetto da un campo di forze invisibile composto solo da rabbia, stronzaggine e pietre.>> Continuo.
<<Lo so.>> Mormora, scuotendo la testa.

<<Sta sera ci sarebbe un altro incontro. Io devo andare per forza, combatte Jordan e se me lo ammaccano devo provvedere.>> Dice, ridacchiando.
Mi fa sorridere, divertita.
<<Se tu non te la senti..>> inizia. La blocco.

<<Non ho voglia di vederlo. Posso restare io qua con Kevin.>> Dico.
Lei sorride. <<Grazie mille, Holly. Sicura che non ti pesa?>> Chiede, allarmata.
<<Certo che no! Adoro Kevin.>> Sorrido.
Lei annuisce, alzandosi dal mio letto.

Mi porge la mano.<<ora vieni a mangiare qualcosa?>> Chiede, con un sorriso.
<<Non ho fame.>> Rispondo, scuotendo la testa.
Lei annuisce, con sguardo triste.

<<D'accordo. Ti lascio un piatto da parte, così se ti viene fame più tardi non devi stare a cucinare.>> Dice.
La ringrazio, sorridendo e poi esce dalla mia stanza.

Sfogarmi con Kylie mi ha fatta sentire un po' meglio, soprattutto perché ho passato metà del tempo ad insultare Dylan.

Decido di ritentare con storia e mi rimetto a studiare, finché si fanno le otto e mezza di sera.
Riesco a studiare qualcosina..non perfettamente, ma almeno è qualcosa.

Esco dalla mia camera e trovo i ragazzi pronti per uscire davanti alla porta, che aspettano Kylie mentre fa le raccomandazioni al piccolo Kevin.

<<Holly, ci vediamo tra qualche ora, d'accordo?>> Mi saluta Seth, seguito dagli altri.
<<Chiama per qualunque cosa, va bene?>> Fa Tyler.
Annuisco, sorridendogli.

Menomale che ci sono loro che mi fanno sentire di famiglia. Perfino Tyler, che, la prima volta che l'ho visto, mi sembrava così silenzioso e misterioso. Certo lo è ancora, ma sento che piano piano si sta aprendo e sta mostrando le sue emozioni.

Li saluto tutti velocemente e, in casa, rimango sola con Kevin.

Mi giro verso di lui, seduto sul divano che mi guarda sorridendo.
<<Allora, che cosa ti va di fare?>> Chiedo, con un sorriso.




𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora