Capitolo 39

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Arriviamo in uno dei bui ed inquietanti quartieri di Harlem.
Ma perché ci ritroviamo sempre ad Harlem?!

<<Questo quartiere è maledettamente inquietante.>> Commento, a voce alta per farmi sentire sopra il rumore della moto e del vento che ci fischia nelle orecchie.

<<Lo so. Per questo starai appiccicata a Tyler.>> Urla.

Tra Dylan e Tyler, ho potuto constatare, c'è un bel rapporto. Sembrano quasi fratelli, e in effetti, ci avevo pensato a questa possibilità.. insomma, la prima volta che ho visto Tyler mi sembrava la persona meno simpatica di questo mondo, in silenzio e con lo sguardo corrucciato.

Poi ho visto Dylan, e in confronto Tyler mi è sembrato un confettino ripieno rosa.

Lo stoppare del motore mi riporta alla realtà e mi sfilo il casco, mentre Dylan scende dalla moto.
Gli porgo il casco e mi aiuta a scendere.

Sento il rumore dei motori e le urla delle persone da qui, mi guardo intorno e scopro che, in effetti, non siamo poi così lontani dal luogo di partenza.

<<Sai già contro chi correrai?>> Chiedo.
Lui alza le spalle. <<Un tipo che, a quanto pare, si è appena aggiunto ad una delle peggiori gang di Harlem.>> Spiega brevemente.
<<Peggiori perché sono pericolosi, Hol. Perciò evita di attirare l'attenzione, anche se vestita così non credo ci riuscirai.>> Dice, per poi deglutire, osservando il mio corpo.
Arrossisco, sotto il suo sguardo attento.

Si avvicina a me, salendo sul marciapiede e mi posa le mani sui fianchi, per poi chinarsi in avanti e lasciarmi un umido bacio sul naso.

Sorrido immediatamente, come se fosse un riflesso ormai spontaneo.
Adoro questi momenti, i suoi piccoli gesti, lui che, improvvisamente, si dimentica di tutto quello che lo preoccupa e mi dedica tutta la sua attenzione, anche solo per pochi minuti.

<<Andiamo.>> Mormora, poco dopo.
Annuisco e lui mi prende la mano, poi ci dirigiamo verso la folla di persone illuminate dalle luci dei lampioni sulla strada, di fronte ad una zona piena di container.

I ragazzi ci affiancano poco dopo.
<<Com'è bello vedervi mano nella mano!>> Esclama Kylie, piena d'eccitazione.
Mi fa ridere e Dylan scuote la testa, sorridendo divertito.

Ci facciamo strada tra la folla e, pochi secondi dopo, il ragazzo al microfono urla: <<Ehi, gente! È arrivato Anderson!>>
Tutti quanti si girano e in molti urlano, facendoci spazio per passare.

Molti si fermano per guardarci, anche se sono certa che stiano guardando me, visti i fischi e alcune esclamazioni di apprezzamento maschili.

Dylan mi stringe di più la mano, spingendomi verso di lui e guardando male chiunque.

Mi viene da sorridere a questo gesto di protezione e continuiamo a camminare, finché Dylan non si ferma di fronte a Ron, il meccanico e ragazzo delle scommesse.
Si salutano con una pacca sulla spalla mista a stretta di mano.

Mi volto e vedo che le persone hanno cominciato a parlare tra di loro e che i ragazzi sono tutti mischiati tra la folla, in prima fila che parlano con dei ragazzi.

<<Ehi, ma io ti ho già vista da qualche parte, tesoro.>> Mi dice Ron.
Sorrido e annuisco, faccio per rispondere, ma Dylan lo fa al posto mio.
<<E credo che continuerai a vederla, Ronnie. È fottutamente testarda.>> Mormora il ragazzo.
Ron sogghigna, divertito.

<<State insieme?>> Chiede, indicandoci con un dito.
Annuisco e Dylan mi guarda, cercando di nascondere un sorriso.
<<Beh, finalmente te ne sei trovato una decente, amico. Non ne potevo più di vedere Ashley che ti si strusciava addosso. Poi veniva da me a farmi una testa così per dirmi quanto fossi innamorato di lei.>> Fa una risatina e Dylan si irrigidisce.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora