Capitolo 26

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Vengo svegliata dal suono stridulo di quella maledetta sveglia sul comodino.
Allungo un braccio per spegnerla, ma sono bloccata.
Mi obbligo, quindi, ad aprire gli occhi. La prima cosa che vedo è il tatuaggio di un grosso mandala scuro sui pettorali di Dylan.

Sono ancora rannicchiata tra il materasso e il corpo di Dylan, che mi copre la visuale.
Non ci siamo mossi nel sonno –stranamente–, perciò lui mi tiene ancora stretta tra le sue braccia, bloccando anche i miei arti.

Mi accorgo di essere letteralmente rannicchiata, lui ha le gambe leggermente piegate, mentre le mie toccano il mio petto.
Riesco a liberare un braccio e lo colpisco leggermente.

<<Dylan.>> Sussurro. <<Dylan, svegliati!>> Mormoro, alzando la voce.
È un sasso. Continua a dormire come se niente fosse, senza muovere un muscolo.
Mi libero dalle sue braccia e striscio verso l'alto sulle coperte. Tengo la testa sulla mano, reggendomi sul gomito e lo osservo dormire per qualche secondo.
Ha un'aria così tranquilla.

Ritorno alla realtà e continuo la mia missione per svegliarlo.
Lo spingo di lato, facendolo ritrovare sdraiato sul letto a pancia in su, mi metto a cavalcioni su di lui e mi chino in avanti, baciandolo e mordendogli il labbro.
<<Mh...ma che..?>>borbotta, sulle mie labbra.
È sveglio!

Mi stacco da lui e lo guardo a pochi centimetri di distanza.
<<Buongiorno>> sussurra con voce roca, sorridendo.
Sorrido, mordendomi il labbro.
<<Buongiorno>> rispondo, ricambiando il sorriso.
<<E che buongiorno>> commenta, spingendosi in avanti per darmi un altro bacio. Rido e, dopo essermi staccata di nuovo, gli tiro un leggero schiaffetto sul petto.

<<Ok, ora ho bisogno di una doccia. Ho già perso troppo tempo per colpa tua.>> Dico, alzandomi.
Lui mi blocca, tenendomi per le cosce.
<<Mh, no! Resta qui.>> Si lamenta, abbracciandomi. Mi stritola e si rotola di lato, con me stretta al suo corpo.
<<Dylan! Mi spappoli, così!>> Quasi urlo, ridendo.
Lui ride e mi lascia piccoli baci in ogni angolo della faccia e della testa.
Butto la testa all'indietro, godendomi le sue labbra morbide sul collo.

Suona un'altra sveglia.
<<Oh, vaffanculo.>> Sbotto, sospirando.
Lui ridacchia.
<<Ok, ora devo muovermi o arriverò tardi.>> Dico, sgusciando fuori dal letto.
Sto per dirigermi fuori dalla stanza, quando lui mi blocca.
<<Il bagno è la prima porta alla sinistra partendo dalle scale.>> Mi avvisa.

Lo ringrazio ed esco, lasciandolo spiaggiato sul letto a fissare il soffitto.

Corro in punta di piedi per il corridoio, cercando di non svegliare nessuno e mi chiudo in bagno girando la chiave.
Mi guardo di sfuggita allo specchio: sono un disastro.
Il trucco colato, i capelli in disordine..ma la cosa che immediatamente attira la mia attenzione sono i segni violacei sul mio collo, che scendono fino alle scapole.

Sono ben diversi dai lividi che mi lasciava Travis, perciò sorrido.
L'unico problema ora sta nel nasconderli: sono tre enormi succhiotti grandi quanto semafori.

Tolgo velocemente la maglia di Dylan e l'intimo, entrando nella doccia.
Dopo la doccia più veloce del mondo, esco dal bagno che profumo di pesca, lo stesso bagnoschiuma di Dylan.

Incrocio un tizio per il corridoio, che mi squadra da capo a piedi, facendo qualche commento che non sento, perché corro in camera di Dylan e mi chiudo dentro.

<<Che succede?>> Chiede lui, che intanto è perfettamente vestito.
<<Boh, un tizio per il corridoio.>> Mormoro, togliendomi la sua maglia.
Lo vedo irrigidirsi e stringere i pugni.
<<Non mi ha fatto niente, tranquillo.>> Dico, prima che possa combinare qualcosa.
Annuisce, ma lo vedo comunque alterato.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora