Capitolo 75

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<<Si, amore, tutto apposto.>> Ripete Jordan, per la quarta volta, al cellulare con Kylie.
Dio, quanto mi è mancata Kylie!

Ridacchio, guardando fuori dal finestrino.
I marciapiedi sono illuminati solo da qualche lampione, mentre le strade sono buie e deserte.
Ci credo, alle quattro del mattino le persone, di solito, dormono.

<<Piccola, sei a casa o no?>> Chiede Jordan, spazientito, facendo ridere Seth, che scuote la testa.
Sorrido divertita, mentre la voce di Kylie brontola qualcosa dall'altro capo del telefono.

<<Ok, arriviamo.>> E chiude la chiamata.

<<Kylie è a casa di Jessie. L'ha riaccompagnata Wendy, sono là entrambe.>> Ci avvisa Jordan, mentre inizia a svoltare verso vie a me conosciute.
Siamo vicini a casa

<<Chi è Wendy?>> Chiedo, con la gola che inizia a bruciare per lo sforzo di alzare la voce.
<<La ragazza di Ryan.>> Ridacchia Dylan.
Sgrano gli occhi. <<La, che cosa?>> Chiedo.

I ragazzi ridono.
<<Sì, non fare domande. Abbiamo scoperto tutto qualche ora fa e ancora non mi capacito.>> Ridacchia il mio ragazzo.

Rido, scuotendo la testa.
E chi se lo aspettava!

Jordan parcheggia sotto il nostro palazzo. Dylan apre la portiera, mentre vedo di fronte a noi gli altri scendere da diverse auto o moto.
<<Hol, vieni.>> Mormora, aiutandomi a scendere.
Mi fanno male le gambe, tremano, nonostante tutto questo sia finito, mi sento ancora fisicamente dentro quello scantinato, rannicchiata al buio con le ossa doloranti.

Mi afferra la mano e ci dirigiamo verso il portone, dove gli altri ci aspettano raggruppati.
Jason mi sorride, aprendo le braccia.
<<Fatti stringere, piccolina!>> Esclama. Lo abbraccio, lasciandomi sollevare di qualche centimetro dal suolo.

<<Scricciolo, vieni in spalla.>> la voce di Hero, dietro di me.
Sapevo che c'era anche lui, ma non avevo ancora avuto occasione di avvicinarmi. Era impegnato a far fuori qualche Demons.

Mi stacco da Jason e mi volto, stringendo mio fratello il più possibile.
<<Come ti hanno conciata.>> Sussurra, baciandomi la testa.

Mi stacco. <<Mi sei mancato, Superhero.>> Mormoro, e lui sorride.
Mi fa cenno di prepararmi a salire e lui si volta, facendomi aggrappare alla sua schiena come un koala.
Ridacchio ed entriamo.

Per le scale, si sentono solo le voci dei ragazzi che borbottano tra loro, cercando inutilmente di non far rumore. Finalmente, raggiungiamo il settimo piano e Hero mi lascia con i piedi per terra, mentre Seth non fa neanche in tempo a posare la mano sulla maniglia della porta, che questa si spalanca, rivelando una Kylie in felpa e tuta sportiva, con i capelli legati in una disordinatissima crocchia scura.

Mi guarda e caccia un urlo, saltandomi addosso. <<Dio, come mi sei mancata!>> esclama, stritolandomi in un abbraccio. Ridacchio, abbracciandola a mia volta, mentre ci spostiamo dalla porta per far entrare i ragazzi. 

<<Sei viva.>> Mugola, staccandosi, e le lacrime iniziano a scenderle a fiumi sul viso.
<<Kylie, lasciala respirare, dai.>> ridacchia Jordan. Lei scuote la testa.
<<Pensavo al peggio. I-io, Dio, mi sento così in colpa, Holly!>> singhiozza.

La guardo confusa. <<E per quale motivo?>> chiedo. <<Non dovevo lasciarti lì così!>> esclama. Sorrido, scuotendo la testa. <<Ky, non è colpa tua, ok?>> la abbraccio di nuovo e lei si tranquillizza.

<<Kevin?>> chiedo, guardandomi intorno, mentre raggiungiamo i ragazzi in cucina.
<<Voleva aspettarti sveglio, ma si è addormentato dopo mezz'ora.>> ridacchia, asciugandosi le guance.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora