Capitolo 85

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DYLAN

<<No, no, no, no! Non se ne parla neanche, Anderson.>> sbotta Marley.
Sbuffo.
<<Dai, Marley, che ti costa?>> gesticolo.
<<Ho già un affarone e non posso lasciarmelo sfuggire, Dylan.>> risponde.
Chiudo gli occhi per qualche secondo, cercando di non lasciare che la rabbia prenda il sopravvento.

<<Ti sto dicendo che ci guadagneresti anche tu, cazzo!>> sbotto, facendolo trasalire.
<<Okay, calmi. Dylan, basta, respira.>> interviene Tyler, pacato.
Lo guardo male, mentre mi spinge delicatamente qualche passo più indietro rispetto all'uomo.

Marley Lancaster ha sempre avuto a che fare con gli Scorpions.
Se K-Reed è colui che resta neutrale dentro le battaglie tra gang e si presta a vendere ogni tipo di droga letteralmente a chiunque, Marley è un tipo più scaltro, in pochi lo conoscono e non mi stupisco che avesse a che fare proprio con Luther.

<<Dyl, vai, ci penso io.>> interviene Ryan, entrato poco prima in quello che era l'ufficio di Luther.

Sbuffo, passandomi una mano tra i capelli, spostandoli ancora più indietro, per poi uscire e sbattere la porta.
Neanche due secondi dopo vengo raggiunto da Tyler.

<<Dov'è finito Seth?>> chiedo, controllando i carichi.
<<In giro con Kylie, presumo.>> borbotta. <<Senti, Dylan, sei sicuro di voler coinvolgere Lancaster?>> chiede, tutto d'un fiato.

La sua aria preoccupata mi fa esitare qualche secondo.
Poi annuisco. <<Andremo in fondo a questa storia. Lancaster è fondamentale per la riuscita di tutto.>> rispondo e lui annuisce.

*******

<<Hero ma che cazzo hai? Sono tre giorni che non fai altro che parlare a monosillabi.>> sbraito, guardando il fratello della mia ormai ex ragazza.

Cazzo, sono troppo simili.

Non pensare ad Holly mi riesce bene se ho qualcosa da fare. Mi tengo impegnato il più possibile, cercando di non dare a vedere quanto in effetti io stia morendo all'interno. Mi manca. Mi manca tantissimo la mia Hol.

Bere e fumare, dopo un po', non fa più così tanto effetto. I ricordi riaffiorano comunque e la voglia di salire in macchina e andarla a prendere si intensifica.
Cerco di stare il meno possibile a casa; nella nostra casa. Mi fa male stare lì e vedere il luogo dove abbiamo passato molti dei nostri momenti più belli completamente vuoto, senza di lei, con soltanto i suoi vestiti nell'armadio e la sua tazza preferita nel mobile in cucina.

Scaccio i pensieri prima che diventino pericolosi e ascolto il biondino di fronte a me.
<<Nulla, davvero. Sono solo preoccupato, tutto qui.>> mormora.
Non me la racconta giusta.

<<Benvenuto nel club, amico.>> si intromette Jason, arrotolando una cinta intorno alla sua stessa mano.

<<Ah, smettetela, lo sapete qual'è il piano. Basterà seguirlo.>> borbotto.
Tyler sbuffa. <<Però non hai pensato a tutte le conseguenze, Dyl.>> ricorda.

<<Ora basta. Ci sono sempre delle conseguenze, belle o brutte che siano, Ty. Mi prenderò le mie responsabilità.>> sbotto, definitivamente.
<<Sempre che Ryan riesca a convincere Marley.>> aggiunge Logan.

Nemmeno un secondo dopo, il mio sopracitato fratello spalanca la porta del vecchio studio di Luther, con un sorrisino compiaciuto stampato in volto.

<<Beh?>> chiediamo, in coro.
Dietro di lui, Marley esce dalla stanza imbronciato, borbottando insulti e maledizioni contro la gang, più precisamente contro gli Anderson, e ciò mi fa capire che Ryan è riuscito a convincerlo a collaborare.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora