Capitolo 46

11.5K 260 3
                                    

<<Holly, ti cercava il consulente scolastico!>> Esclama Ray, arrivando di corsa di fronte a me e Adeya, intente a parlare della prossima verifica di matematica che, sicuramente, andrà male a entrambe.

Corrugo la fronte. <<Come mai?>> Chiedo.
Non ho richiesto appuntamenti, perché mi cerca?
Ray alza le spalle, scuotendo la testa.
<<Non lo so.>> Risponde.

Sospiro, li saluto velocemente con un bacio sulla guancia e corro verso l'ufficio del signor Mane.

Busso alla porta, dotata di una vetrata opacizzata centrale, e ricevo un "avanti" dall'altro lato della stanza.
Entro e mi chiudo la porta alle spalle.
<<Ho sentito che mi cercava, signor Mane.>> Sorrido, cercando di essere cordiale.

Lui annuisce, sorridendo.
<<Si, Holland.>> Mi fa cenno di accomodarmi di fronte a lui. <<Holly.>> Lo correggo, sedendomi.
Lui ridacchia e annuisce.
<<Chiamami Gustavo, non sono un professore.>> Dice.
Annuisco.

<<Bene. Allora, sei qui perché, osservando le cartelle degli studenti dell'ultimo anno, sono giunto alla tua e sono rimasto impressionato.>> Sorride, aprendo una cartellina di cartoncino marrone sul tavolo.

Corrugo le sopracciglia, in un cipiglio confuso.
<<E perché?>> Chiedo.
Lui sorride, intrecciando le dita delle mani e appoggiando entrambe sulla scrivania piena di oggetti.
<<Beh, vedi, nonostante la tua precedente bocciatura al terzo anno e il trasferimento, direi che sei riuscita a metterti in pari egregiamente con gli altri studenti. Non è facile, quaggiù nel Bronx.>> Spiega.

Annuisco, continuando comunque ad essere confusa e non sapere il perché mi trovo qui.

<<Ora! Io non so qual'è la tua situazione famigliare, finanziaria o altro, e non lo voglio sapere.>> Dice.
<<Ma, dando un'occhiata ai tuoi voti, ho dedotto che sei molto intelligente e hai ottimi voti in quasi tutte le materie. Credo che, se ti impegnassi di più, saresti la migliore studentessa della scuola.>> Sorride.
Sgrano gli occhi.

<<Un cervello come il tuo, Holly, è sprecato quaggiù nel Bronx. Può darsi che tu abbia in mente di frequentare l'università qui in città, ma, credimi, non valorizzerebbe la tua intelligenza e le tue capacità.>> Gesticola.

<<Non ho i soldi per permettermi un'università, Gustavo. Credo sia abbastanza ovvio.>> Borbotto.

Lui scuote la testa. << Sei qui appunto per questo, Holly.>> Esordisce.
<<L'unico tuo problema è sempre stato nelle assenze, perfino nella tua scuola precedente. Vedo che, nonostante le assenze in questi ultimi mesi, quest'anno stai migliorando e ti impegni a venire a scuola.
Questo gioca a tuo favore, ragazza. I voti sono buoni, la presenza è ok. Se continuassi di questo passo, la scuola potrebbe offrirti una borsa di studio per un'università che, senza, nessuno qui potrebbe permettersi.>> Sorride.

Sgrano gli occhi, spalancando la bocca.
Non è possibile.
Avevo rinunciato da tempo al college, credevo che non ci sarei mai potuta andare.

<<I-io..non so cosa dire.>> Sussurro, sconvolta.
Lui sorride.
<<Non devi accettare subito, voglio che tu ne sia sicura. Hai già pensato all'idea del college?>> Chiede.
Annuisco.
<<Beh, certo. Ma data la mia situazione, credevo di non poterlo frequentare.>> Mormoro, passandomi una mano tra i capelli.
Lui annuisce.
<<Beh, hai voti alti un po' dappertutto, specialmente in arte, psicologia e letteratura.>> Sorride, allargando leggermente le braccia.
<<Tu pensaci. Se credi di voler davvero frequentare un buon college, vieni da me. Sono qui sempre, non farti problemi. Ti aiuterò a scegliere il college migliore per te, se hai qualche dubbio.>> Sorride.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora