Capitolo 37

13.9K 289 32
                                    

<<Dylan! Svegliati!>> Urlo, cercando, per l'ennesima volta di resuscitare il ragazzo sdraiato sotto di me.

Sono a cavalcioni su di lui, a scuoterlo per le braccia e colpendolo con le mani dappertutto, per scatenare una reazione, ma sembra seriamente che sia morto.
Non si muove e non accenna a volerlo fare.

Sbuffo, appoggiando la fronte sul suo petto.
<<È tardissimo!>> Borbotto.
Finalmente, il suo braccio si muove e la sua mano mi accarezza i capelli.
Alzo la faccia e mi metto seduta, sempre a cavalcioni sulla sua pancia.
Ha gli occhi chiusi, ma io so che è sveglio.

<<Dylan, se non ti alzi ti butto giù.>> Lo avviso.
Lui ghigna.
<<Non ce la fai.>> Mormora, con voce impastata, senza aprire gli occhi.
<<Ah, si?>> Mormoro, corrucciando le sopracciglia.

Ghigno. Mi sposto da sopra di lui, rotolando di lato.
Lui apre un occhio, cercando di capire cosa sto facendo.

<<Ti sei già arresa?>> Chiede, quando mi avvicino.
Mi mordo il labbro, ridacchiando e lo bacio sul naso.
Continuo a baciargli gli zigomi, le guance, la mascella e una parte di collo, scendendo con le mani dal petto verso il basso.
<<Hol..che stai–?>> Chiede, ma si blocca appena arrivo all'elastico dei boxer.

Lo guardo e lui mi guarda completamente incredulo ma pieno d'eccitazione.
Mi mordo il labbro. <<Che c'è?>> Sussurro.
Lui mi guarda, allibito. Apre la bocca per dire qualcosa, ma la richiude subito.

Scoppio a ridere, sposto velocemente le mani sul suo torace e, con tutta la forza che mi ritrovo, lo spingo giù dal letto.
Atterra con il culo per terra, cacciando un urlo poco virile.
Scoppio a ridere fino a farmi uscire le lacrime.
<<Il culo!>> Urla. Sentendo ciò, rido ancora più forte.

Mi sporgo in avanti e lo trovo seduto a terra che si massaggia una natica.
<<Tutto bene?>> Chiedo, ridendo.
<<Tu che dici? Mi hai paralizzato metà culo!>> Sbotta.

Cerca di rimanere serio e fare la parte dell'arrabbiato, ma alla fine cede e scoppia a ridere anche lui.

<<Avresti anche potuto usare metodi più delicati, eh.>> Mi ammonisce.
Sorrido, maleficamente.
<<Li ho provati tutti. Se ti svegliassi dopo i due bacini sulla faccia, non dovrei passare alle misure drastiche.>> Spiego.

Lui sospira e scuote la testa.
<<Muoviti, ho fame.>> Dico. Lui sgrana gli occhi.
<<E da quando?>> Chiede.
Alzo le spalle. <<Ho bisogno di un succo d'arancia.>> Dico.

<<Qualcosa che sia cibo?>> Fa' lui.
Ridacchio. <<Magari dei cereali.>> Alzo gli occhi al cielo.
Lui sorride come un bambino, si avvicina a me e mi solleva, prendendomi dalle cosce.

<<Sei di buon umore, vedo>> ridacchio, guardandolo dall'alto, con le gambe allacciate intorno alla sua vita.

Lui mi sorride. <<Chi non lo sarebbe in una circostanza del genere!>> Risponde.
Lo guardo, confusa. <<Che genere di circostanza?>> Chiedo.

Lui mi tiene con un braccio, usando l'altro per tirare il mio viso verso il suo e darmi un bacio.

<<Questa circostanza.>> Sussurra, sulle mie labbra.
Sorrido e lo bacio di nuovo.

Mi stacco da lui, tenedomi in equilibrio con le mani dietro il suo collo. <<Ora muoviti, ho fame. E per la prima volta non siamo in ritardo!>> Esclamo.
Torno con i piedi per terra, mentre lui osserva l'ora sul cellulare. <<Ma..sono le sette!>> Esclama, sconvolto.
Sorrido, soddisfatta.
<<Ho previsto tutto.>> Mormoro.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora