Capitolo 61

11.2K 248 7
                                    

<<Forza, sbrigati, Holland!>> Borbotta Kylie, euforica, battendo i palmi delle delle mani sul bancone della tavola calda Penny's.

Sospiro, divertita.
<<Aspetta qualche minuto, Ky.>> Ridacchio, slacciandomi il grembiule in vita, che continuava a stringermi la pancia eccessivamente.

Ho appena finito il turno mattutino, la scuola è chiusa per le vacanze natalizie e la mia amica mi sta facendo pressione perché dobbiamo passare il pomeriggio a dedicarci all'acquisto dei regali di Natale per tutti.

Avviso Penny che ho finito il mio turno, per poi afferrare il mio giubbotto e coprirmi come un pupazzo di neve al Polo Nord.

<<Ciao, Holly!>> Mi saluta Tanya, mentre seguo Kylie fuori dal locale, salutando a mia volta.

L'aria gelida invernale mi investe bruscamente appena metto piede sul marciapiede. Mi stringo nel cappotto, salendo in macchina con Kylie, che accende immediatamente il riscaldamento.

<<Okay, a Kevin ci pensa Jordan, così noi abbiamo tutto il pomeriggio e possiamo fare con calma.>> Mi avvisa, partendo per strada.

Come prima tappa, passiamo da Starbucks a prendere dei toast per pranzare, dal momento che lei è appena tornata dall'ultimo giorno di università e io sono appena uscita da lavoro.

<<Manhattan?>> Chiede, con un sorrisetto, mentre addento il mio panino, sul sedile accanto al suo.

Sorrido, annuendo, mentre Kylie imbocca le vie per le strade principali.

DYLAN

<<Oh dai, che schifo.>> Sbotta Logan, sporgendosi tra i due sedili anteriori della mia auto, uno dei quali è occupato da Jason, che ride sonoramente.

Stiamo tornando da Harlem, dopo l'ennesimo lavoretto per conto di Brandon, e Jason si sta divertendo a prendere per il culo quel cagasotto di Logan, che si è messo ad urlare come una dodicenne poco fa.

<<Log, non è colpa mia se ti fa schifo un po' di sangue.>> Ride Jason, mentre io sospiro, fermandomi al semaforo.

<<Era un topo!>> Sbotta Logan. Questa volta rido anch'io, ripensando a come Logan ha iniziato ad urlare dopo aver visto in diretta l'esplosione di un topo, nell'esatto momento in cui abbiamo buttato l'accendino in quella villa piena di benzina.

<< Piccolo Jessie, devo ricordarti di come urli tu, invece?>> Ridacchio.

Jason mi guarda male, borbottando qualcosa di incomprensibile, mentre Logan ghigna soddisfatto.

<<Non siamo tutti invincibili e forti come te, Batman.>> Sbotta il moro.

Logan annuisce, divertito, mentre io sospiro, scuotendo la testa.

Non sono né invincibile né forte. Ci provo, ma la verità è che da quando ho conosciuto Holly non so più nulla.
Non c'è niente di concreto o costante, solo lei.

Quella piccola gnoma mi sta mandando fuori di testa e non poco.
Mi ha visto crollare, piangere, urlare. Tira fuori il meglio e il peggio di me, riuscendo a vedermi per quello che sono davvero.
La cosa strana è che mi ama proprio per questo.
Continuo a non capire come faccia. So che non la merito. Per niente.
Non merito una ragazza del genere, e lei non merita di essere trattata come ho fatto io, non merita di vivere in questo modo né tantomeno di essere esposta a questi pericoli e problemi.

Dovrebbe stare con qualcuno che riesca a darle tutto ciò che merita: una bella casa, ad esempio; che sia disposto ad andare con lei a Los Angeles per farle frequentare la migliore suola in circolazione; ma, soprattutto, merita di essere felice e amare qualcuno che non sia sulle liste di morte del Bronx e metà Harlem.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora