Mi sveglio, mugolando e arricciando il naso, che prude terribilmente.
Apro gli occhi, trovandomi a meno di mezzo centimetro dal petto tatuato di Dylan.
Sbadiglio, grattandomi il naso con il dorso della mano. Mi stiracchio, sgusciando fuori con fatica dalla stretta del suo braccio muscoloso, che mi stringe il corpo nudo.Le immagini di ieri notte mi scorrono davanti agli occhi e, appena realizzo tutto ciò che è successo, immagazzinando le informazioni, tiro un piccolo gridolino acuto, sorridendo con gli incisivi conficcati nel labbro inferiore.
Mi alzo a sedere, coprendomi col lenzuolo.
Sto morendo di freddo, nonostante la finestra sia chiusa e, ormai, la stanza sia calda.
Corro verso la cassettiera e mi infilo un paio di slip puliti, riprendo la felpa che Dylan, ieri notte, aveva lanciato sul pavimento freddo e la indosso, per poi infilarmi un pantalone pesante della tuta, appartenente a Dylan, perciò è lungo, enorme e larghissimo.
Lo risvolto in vita e sulle caviglie, infilando le estremità dentro degli enormi calzettoni pelosi e caldi.Sono estremamente anti-sesso, in questo momento, ma direi che ho già dato, perciò me lo posso permettere.
Ridacchio da sola e osservo il ragazzone tatuato sul mio letto.
Arriccia il naso, sporgendo in fuori il labbro inferiore e rotola di lato, abbracciando il cuscino e affondando la testa nel materasso.
Così facendo, il lenzuolo scende a scoprirgli la schiena nuda, facendomi notare gli enormi e molteplici graffi –anche abbastanza profondi– sopra l'inchiostro scuro.
Mi mordo il labbro, sapendo che è colpa mia.Gli lancio un'ultima occhiata, per poi correre in punta di piedi verso la porta e uscire dalla camera senza fare rumore.
Sbadiglio, andando in bagno a lavare faccia e denti, per poi raggiungere la cucina, dove trovo Seth, Tyler e i gemelli Santiago, che bisbigliano tra loro, facendo colazione.
Gli altri saranno all'università, Kevin probabilmente dorme e Jordan ha accompagnato Kylie, come ogni mattina.Un odore di caffè mi sale fino alle narici, appena varco la soglia della stanza.
Quattro paia di occhi mi squadrano, con dei sorrisetti maliziosi.
Ok, credo che ci abbiano sentiti.Opto per fare finta di niente e li saluto, mormorando, con uno sbadiglio d'accompagnamento.
<<Buongiorno fiorellino.>> Ridacchia Martin.
<< Ho fame.>> Borbotto, sentendo il mio stomaco che brontola.
La cosa mi è nuova, in effetti, ma mi ci sto abituando.
<< Immagino.>> Mormora Tyler, cercando di non ridere.
Gli lancio un'occhiataccia, mentre Seth mi passa una tazza con i cereali colorati di Dylan.<<Sono di Dylan.>> Gli faccio notare.
Lui scrolla le spalle. << Non si offenderà.>> Ridacchia.
Alzo gli occhi al cielo, versando un po' di latte nella ciotola.
Starnutisco ripetutamente, con il naso che prude terribilmente, mentre vengo scossa da brividi di freddo.Mi soffio il naso, continuando a mangiare.
Una volta finito, verso i cereali in un'altra ciotola, aggiungo il latte e prendo un cucchiaio, per poi uscire dalla cucina.
<< Vado a svegliare Dylan.>> Li avviso, cercando di non battere i denti per il freddo che sento,nonostante sia vestita peggio di un eschimese in un iglù.Torno in camera e poso la tazza sul comodino, raggiungendo in ginocchio Dylan, sul materasso.
Gli accarezzo la schiena con le dita, delicatamente, sperando di non fargli male, visti i graffi.Lui grugnisce e si gira, dandomi la possibilità di salire a cavalcioni sulla sua pancia.
È ancora nudo e, fortunatamente, coperto dal lenzuolo fino alla V sul ventre.<<Dylan.>> Mormoro, baciandogli il naso.
Continuo a dargli piccoli e numerosi baci su tutta la faccia, chiamandolo dolcemente, ma mugola e basta.
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𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)
Любовные романыHolly, un passato da dimenticare, un presente difficile che vuole solo lasciarsi alle spalle e complessi mentali diventati ormai un problema che la tormentano notte e giorno. La sua vita non è mai stata semplice e non lo è tutt'ora. Nonostante la pa...