Capitolo 19

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Una settimana dopo

È sabato. Ieri mi hanno finalmente tolto i punti nelle ferite e, nonostante abbia ancora lividi dolorosi dappertutto, sono tornata intera. La frattura è quasi del tutto rimarginata, e non sento più dolore.
Devo solo evitare di fare strani sforzi o movimenti bruschi per qualche altro giorno, così dice il dottore.

La polizia mi ha interrogata domenica. Già, anche di domenica!
Ho detto loro ogni cosa, il problema di Travis con alcol e droghe, i suoi ritorni a casa completamente sbronzo, e la sua bella personalità da psicopatico violento.
Si è tenuto un processo, nel quale mi hanno chiamata a testimoniare e hanno condannato Travis a cinque anni di carcere.
Secondo i ragazzi, cinque anni è troppo poco, ma, per il momento, mi andrà bene.

Dylan..beh,Dylan è Dylan. Perennemente accompagno dai suoi sbalzi d'umore, è venuto a prendermi in auto a scuola da lunedì a venerdì, e abbiamo litigato solo quattro volte in cinque giorni, il che è un record, direi; il resto del tempo lo abbiamo passato a lanciarci frecciatine, battute sarcastiche e maliziose, da parte sua.

Bryanna è la solita stronza presuntuosa, che sto cercando di ignorare con tutte le mie forze, ma penso che alla prossima frecciatina che mi rivolgerà le arriverà una testata.

Ray, preoccupato, è stato due giorni a farmi domande su che cosa mi fosse successo, finché, spazientita, mercoledì gli ho detto che ero caduta dalle scale, rotolando per cinque rampe.
Sembra che ci abbia creduto, dal momento che non mi ha più fatto domande da allora.
Adeya, invece, si è dimostrata comprensiva e non mi ha chiesto nulla. Mi ha aiutata in silenzio ad evitare gli sforzi, e di questo gliene sono davvero grata, mi dispiace mentirle.

<<Mi amor, tu sabes que yo te quiero mucho, pero tengo prisa. ¡Mueve tu culo!>> Urla Martin da dietro la porta del bagno.
Rido, perché riesco a capire ciò che ha detto, finalmente.
Ho chiesto ai gemelli di farmi una lezione accellerata di spagnolo e "mueve tu culo" è la frase tipica di Martin.
Tradotto, sarebbe "amore mio, tu sai che ti amo tanto, però ho fretta. Muovi il culo!"

Finisco di mettere il fondotinta sul viso, per coprire i lividi rimasti ed esco.
<<È tutto tuo, hermano.>> Sorrido e lui mi fa l'occhiolino, per poi chiudersi la porta del bagno alle spalle.

Percorro il corridoio e torno in salotto dagli altri.
Jordan e Jason sono stati chiamati mezz'ora fa per un lavoro per conto dei Midnight Demons; Kylie è da sua nonna a pranzo, insieme a Kevin; i gemelli, avendo la giornata libera sia dai provini, che dalla scuola, che dal lavoro, si sono spiaggiati qua a casa; Logan si sta preparando per un esame, perciò è chiuso in camera sua da tre giorni a questa parte. Dylan, invece, non dà segni di vita da ieri pomeriggio, dopo il suo ennesimo cambio d'umore.
Mi ha proibito di andare con gli altri alla corsa di sta sera, dicendo che è troppo pericoloso.

Trovo Tyler e Seth a litigare per quale film guardare, entrambi sdraiati a terra, mentre Carlos occupa tutto il divano.
<<¡Oh, que gilipollas! Finitela di litigare, pendejos.>> Urla Carlos, spazientito.

Scoppio a ridere. Sentirlo urlare in spagnolo è meraviglioso quando è arrabbiato.
<<Che cosa vogliono dire,precisamente?>> Chiedo, divertita.

<<Gilipollas significa testa di cazzo, y pendejos, invece, coglioni, stronzi o idioti, puoi scegliere. In questo caso era un bel "coglioni.">> Risponde, ridacchiando, facendomi posto sul divano.

<<Okay, allora sceglie Holly.>> Dice Seth, infine.
Si voltano entrambi.
<<"Shining" o "IT"?>> Chiede Tyler.
Rabbrividisco.
<<Nessuno dei due. Tutto ma non gli horror.>> Ripondo.
<<Visto? Ve lo avevo detto che non avrebbe vinto nessuno dei due>> ride Martin, entrando in salotto dal corridoio.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora