°Maria°
Stamattina non ho avuto un risveglio facilissimo, ho dovuto litigare con il commercialista appena ho aperto gli occhi, per questioni burocratiche.
Alcune persone, credo che nella vita non si risparmiano mai.
Ho visto una stato su Whatsapp di Emanuela, in cui Sabrina le dà un bacio caloroso sulla guancia.
Ho sentito una nostalgia incredibile e mi sono soffermata dieci minuti a riflettere su quell'immagine, chiaramente nella speranza di non mettere un like, il che poteva risultare imbarazzante.
Mi manca sempre ogni cosa di lei, forse dopo tutto quello che è successo... è giusto, vivere cosi. Amare cosi, e pensa che tutto mi stia sfuggendo dalle mani.
Io sono qui, a fare la stupida, ad ascoltare i messaggi di Sabrina, persino quelli di tre anni fa. A volte penso di non aver metabolizzato bene il 2021, perchè tutto è iniziato da lì... il primo bacio, le prime confidenze, le prime cose che doveva sapere nessuno.
Mi manca perchè sono stata privilegiata nella mia vita, perchè quando mi guardo indietro mi rendo conto che lei è stata il punto che ha svoltato tutto e non è facile, perchè ho promesso a me stessa che avrei fatto la brava, invece ho trascorso gli ultimi anni a dare fiducia a chi meno lo meritava, iniziando dalla prima e finendo con l'ultima.
Nella mia testa vorticano mille domande, fino a quando non vengono distolte dal suono del citofono.
"Aooo apri, movite che me sto a congela", urla una voce. Quella della cafoncella.
Decido di farla salire, soltanto perchè non voglio far ascoltare al vicinato i miei problemi, altrimenti lo avrei fatto con nonchalance .
Entra in casa, con il respiro affannato.
"Non hai preso l'ascensore?"
"C'avevo fretta", dice tossicchiando.
Guardarla negli occhi, è come sfiorare la goccia che fa traboccare il vaso e lasciare che sia la mia mano a farlo crollare. Non dico di sentirmi cambiata, perchè se mai dovessi perderla sul serio, non riuscirò mai vittoriosa, ma adesso ci sto soltanto guadagnando un castigo.
Negli ultimi giorni ho cercato di nascondere tutto il nervosismo, che in questo momento sta riaffiorano. Non volevo un appuntamento in casa mia.
"Stavo guardando This is me, vuoi guardarlo con me?", le propongo.
"Volevo solo vederti Mari... non volevo restare, avevo bisogno di guardarti negli occhi, perchè mi torturo", confessa.
"Qui ci vorrebbe un avvocato, per risolvere tutti questi teatri che creiamo tra di noi".
"Io in Emanuela ho trovato qualcosa di stabile, ma non riesco a fare pace con me stessa, perchè manchi tu", mi sussurra avvicinandosi ad un millimetro dalle mie labbra."Cosa vorresti fare Sabri?"
"Non voglio giocare sporco, teniamoci compagnia".
"E' una grande cosa tenersi compagnia senza sfiorarsi dopo aversi detto di amarsi".
Cerca di afferrare la mia mano, ma io l'allontano.
Mi siedo sul divano e continuo a guardare lo show, soprattutto adeso che Emma più degli altri mi sta ringraziando, come se dovesse a me la sua carriera, quando lo deve solo a se stessa e alla sua forza come leonessa. Io non ho fatto altro che credere in lei, un po' come ho creduto in Sabrina, ho investito in ogni nostro sguardo, qualcosa che oltrepassa i milioni, ma è stato uno sbaglio bellissimo, di cui non mi pento.
Si siede accanto a me, portando le gambe al petto, mi guarda con gli occhi dolci, mi fa sciogliere il cuore, vorrei baciarla, ma mi limito a darle un morso sulla guancia. Lei poggia una mano sul mio viso, come se volesse avvicinarmi per baciarmi. Le faccio il segno di no, con l'indice, lei lo morde.
"Sarà una lunga serata", rifletto.
Poggia la testa sulla mia spalla.
"Però dormi sul divano", proseguo.
"Mi basta stare qui!"
Sabrina si è addormentata presto, le ho poggiato un cuscino sotto alla testa per farla stare più comoda.
Vista dai miei occhi è cosi piccola, nonostante le rughe l'evidenzino l'età.
Le stringo la mano, nel mentre finisco di guardare i ragazzi esibirsi. Quanto orgoglio si può provare a portare tutta questa magia nella vita altrui? Inspiegabile!
Non riesco a restringere i miei sentimenti, le mie mani saranno sempre pronte ad accogliere le sue, perchè lei decide la direzione della vita del mio cuore, è il mio racconto nella pagine che scorgo ogni giorno, perchè non le ho scelte, lei ha scelto me ed io la vorrò per sempre. Mi riempie questa casa gelida, anche quando sbaglia ed io preferisco tendere a proteggermi.
"Sei bella ad ogni inquadratura che ti fanno", sussurra.
Poggio la mia testa sulla sua pancia, mi accarezza i capelli.
Le faccio il solletico alla schiena.
"L'hai mai detto a qualcuno?", domando.
"Cosa?"
"Che ci saremmo ritrovate cosi".
"A sentire caldo?"
"A sentire ciò che senti".
"Sai che non te lo posso dire", dice mordendosi il labbro.
"Avrei voluto fare le cose serie questa volta, avrei voluto renderti felice, con me", confida.
"Non me fa piagne, perchè si mi piace Emanuela, ma io impazzisco per te Mari, famme sta serena, so che stai incazzata come na bestia, ma ne parliamo domattina, te prego".
Le dò un piccolo schiaffetto sulla testa."Va bene, scema, dormi!"
"Buonanotte".
Bisogna avere un cuore senza macigni, ma anche non avere la Ferilli che ti dorme accanto non è facile. E' talmente assorta nei suoi sogni che sta russando. La trasmissione è finita, mi faccio forza per sollevarla e portarla in camera da letto, senza che se ne renda conto, o meglio finge.
***
Non appena ho aperto gli occhi stamattina, mi sono soffermata a guardarla per diversi istanti, dormiva cosi profondamente che avrei voluto svegliarla con la voce di Giovannino, solo per ridere della sua versione incazzata. So che quel povero ragazzo nutre la sua mancanza, ma infilarlo anche se soltanto vocalmente nel suo risveglio, sarebbe come vedere il sole e subito dopo la tempesta.
"Buongiorno", sussurra mostrando un sorrisone.
"Hai dormito bene?"
"Mi hai portata sul letto?"
"Ti dovevo lasciare sul divano?"
"Dopo quello che ho fatto... si"
"Io non ci riesco a stare arrabbiata con te, tu sei il mio cuore disteso per terra e lo puoi calpestare, non si romperà mai", le dico mentre le accarezzo il viso.
"Amiche?"
"Sorelle, ammettiamo cosi",dico con fare divertito.
"Comunque si, ho dormito molto bene, soprattutto adesso".
Poggia la sua testa sul mio petto e mi stringe.
Cadono alcune lacrime, le copro il viso con la mano per non farglielo vedere.
Lei la sposta e mi guarda negli occhi, sorridiamo all'unisono.
"Posso andare a letto con chiunque, ma sono tua Maria, tua... il sesso è di gruppo, ma il cuore tuo", dice con tono ironico.
"Te stai male", ridacchio.
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Ogni stella merita di brillare
Roman d'amourL'unica cosa reale risale alla composizione fisica, non che ai nomi delle protagoniste, vi troverete personaggi inventati, che tuttavia non risaltano il carattere eloquente, ma rispecchiano cio' che l'autrice ha desiderato narrare. Che sia per tutti...