Dal fuori della porta arrivò un Demone che Cico non si aspettava di incontrare, a causa del poco legame instaurato: capelli azzurri come il cielo nel Paradiso, che gli arrivavano poco sotto alle orecchie; occhi giallo scuro, per niente vivido, che ricordava la senape, con un taglio di occhi abbastanza grande da far sembrare il ragazzo un completo idiota, a detta di Cico. Naso leggermente grande e bocca carnosa e rosea. Aveva una carnagione poco meno abbronzata di quella di Cico, con un fisico per nulla atletico, ma in leggero sovrappeso, ma nessuno lo definì un problema. Alla fine, lui era il Demone della golosità. Vi starete chiedendo perchè esiste un Demone del genere, in un posto dove neanche si mangia il cibo? Lui, insieme agli altri Demoni della golosità, possono tranquillamente mangiare e bere a loro piacimento, facendo egli stessi come lavoro un qualcosa legato a questo ambito. È una caratteristica insolita, ma normale nel mondo dei Demoni. Si chiamava Alessandro Nauts, per abbreviarlo, però, tutti lo chiamarono Alex, nome che ad Alessandro piacque molto di più del suo originale.
Alex si presentò dinanzi alla casa di Cico con una pizza in mano, chiedendo ad egli se ne voleva un pezzo; domanda stupida da porre ad un Demone che non può mangiare, ma Alex era fatto così -cosa ci fai qui Alex?- chiese Cico abbastanza sgarbatamente, già abbastanza irritato per la missione fallita, ed ora ci mancava solo che un qualcuno gli chiedesse se voleva una fetta di pizza! -è da un po' che non ci vediamo, volevo fare una chiacchierata tra amici- rispose Alex, entrando a casa di Cico come se niente fosse, non avendo neppure il permesso di quest'ultimo. Cico rimase per qualche secondo sullo stipite della porta, chiudendo le sue mani in dei pugni per tentare di tranquillizzarsi -calmati Cico, rispondi brevemente a qualche sua domanda e poi lo cacci via- pensò Cico, facendo un sorriso malsano sul suo volto, chiudendo la porta in un gesto rapido. Vide Alex mettersi comodo sul suo divano, posando anche i piedi sul suo bellissimo tavolino -metti giù quelle zampe idiota!- urlò Cico, scaraventando a terra le gambe di Alex. Il rosso poteva mantenere la calma per qualche secondo, ma non di più. Ad ogni sgarro che oggi qualcuno avrebbe fatto, Cico avrebbe scatenato un nuovo inferno dove vivere. Alex lo guardò alzando un sopracciglio, sbuffando per la noia e distendento tranquillamente le sue piccole ali nere con riflessi blu elettrico -dimmi cosa vuoi e vattene, per favore. Oggi non è giornata- sospirò Cico, dicendo questa frase in maniera seria e molto frustrata, volendo davvero qualche attimo di pace e di riposo. Alex mise un'ulteriore boccone di pizza nella propria bocca, guardando Cico con occhi dolci da cane bastonato -non gradisci la mia compagnia per caso?- chiese Alex parlando a bocca piena e deglutendo il cibo subito dopo. Cico si mise una mano dinanzi alla bocca per tentare di non vomitare, poi deviò la domanda del Demone e il suo sguardo, così da sentirsi meglio. Alex rimase qualche secondo in più in silenzio, continuando a mangiare senza sosta, tra l'altro sporcando il divano e il pavimento di Cico, finchè un qualche suono uscì dalle sue labbra -tu cosa ne pensi della terra? Insomma del mondo terreno?- chiese Alex, guardando avanti a sè. Cico aggrottò le sopracciglia come per fare un'espressione confusa. La terra? Perchè gli stava facendo questa domanda all'improvviso? Cico non ci aveva mai ragionato su, non gli importava granchè di quel mondo, non gli era nemmeno mai passato per la testa di ritornarci -non lo so, non penso niente. Insomma gli umani sono esseri deboli che non sanno gestire un cazzo, per questo dobbiamo pensare a tutto noi- rispose Cico, spostandosi i capelli con una mano. Alex continuò a mangiare senza rispondergli, aspettando ancora qualche istante, cosa che fece andare letteralmente in bestia Cico. Purtroppo non era dotato di una grande pazienza e odiava perdere tempo, perciò le attese per lui erano strazianti -se ti dicessi che la regina ha deciso di mandare alcuni Demoni sulla terra?- domandò Alex, girando il volto in direzione del rosso.
Cico strabuzzò gli occhi a questa notizia. Non poteva essere vero, non aveva senso. I Demoni andavano di loro spontanea volontà sulla terra, senza obbligo da nessuno -di cosa stai parlando?- chiese Cico, dirigendosi verso Alex a braccia conserte, attendendo spiegazioni -proprio quello che ti ho detto. Si sentono numerose voci in giro di questo fatto- continuò Alex, finendo di mangiare quella fetta di pizza. Cico ancora non capiva, sbattè più volte le palpebre ripetutamente, riflettendo su quelle parole -tu ci credi?- chiese Cico. Alla fine se erano solo voci potevano benissimo dire il falso. Alex però ghignò a quella domanda, alzandosi dal bellissimo divano del Demone dell'Orgoglio -diciamo che ho anche una prova che questo sia vero- rispose Alex, dirigendosi verso l'uscita sbeffeggiando la sua conoscenza. Cico, adirato, prese il polso di Alex per guardarlo negli occhi, con una rabbia fuori dal comune -dimmi subito che prova hai- sussurrò Cico con sguardo infuocato, mettendo davvero in soggezione Alex. L'azzurrino gli passò una mano sulla guancia, accarezzandola leggermente -sai quanto a me piace quando ti arrabbi, non mi provocare- sussurrò Alex giocosamente. Ad Alex non piaceva Cico, ma adorava giocarci, dire frasi provocanti per incazzarlo. Il rosso si staccò immediatamente dall'altro, facendo ritornare un senso di nausea molto forte, tossendo per farsela passare. Alex ridacchiò, appoggiandosi alla porta d'ingresso -guarda qui- disse l'azzurrino, prendendo dalle sue tasche una pergamena. Cico la prese immediatamente, volendo leggerne il contenuto -Alex Nauts, lei è invitato al castello della regina. Miraccomando, arrivi alle 20:00 in punto e non faccia un secondo di ritardo- lesse Cico, sgranando gli occhi a quelle parole. Non poteva essere tutta una coincidenza, ne era certo. Come poteva Alex aver ricevuto un invito, mentre lui no? L'azzurrino riprese la sua pergamena, togliendola dalle mani di Cico, ancora stupito dalla notizia -io sono speciale Cico! Mentre tu no!- si vantò Alex, aprendo la porta alle sue spalle e sventolando la pergamena dinanzi agli occhi di Cico. Quest'ultimo aveva il respiro irregolare, altra rabbia si insinuò nel corpo, aveva una grande voglia di strangolare l'altro Demone, e l'avrebbe fatto in pochi istanti. Cico si scagliò su Alex, ma quest'ultimo, preventivamente, aveva richiuso la porta, facendo sbattere il viso di Cico contro essa -cazzo!- imprecò Cico, sbattendo il pugno sulla porta per averlo mancato. Ad interrompere questa sua ira, però, fu una piccola pergamena alle sue spalle, che gli toccò la spalla in segno di prestarle attenzione. Cico fece un'espressione di speranza, prendendo con grande fretta quella pergamena per leggerla -Cico Tobbi, lei è invitato al castello della regina. Miraccomando, arrivi alle 20:00 in punto e non faccia un secondo di ritardo- vi era scritto in essa. Cico si morse il labbro per la gioia. Anche lui era speciale, anche lui poteva sapere tutte le informazioni, anche lui forse sarebbe andato sulla terra!
💜Spazio Shizuko❤
Ed ecco che anche Cico è stato invitato alla festa. Ho voluto fare questo rapporto tra Alex e Cico perché mi divertono troppo così, fatemi sapere cosa ne pensate! Vi auguro una Buona Pasqua e Pasquetta e noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤
STAI LEGGENDO
Anime Opposte ♧Strecico♧
FanfictionAngeli, creature dal cuore puro al servizio degli esseri umani, per portar loro gioia e prosperità. Demoni, creature malvagie e pronte per portare scompiglio nel mondo umano. Essi sono anime opposte che non potevano andare d'accordo tra di loro. Nes...