🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 69🏹

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Piadina si diresse immediatamente nelle prigioni. Doveva scendere numerose scale, che portavano in un posto sempre più buio dell'esterno. Difatti, dopo essere arrivato nei vari piani della struttura, vi era posizionata una candela da utilizzare, in caso di necessità, e di questo Piadina ne fu davvero grato. La prese e l'accese, iniziando a cercare in modo disperato a agitato Paga. Continuava a camminare, ma non lo trovava da nessuna parte. Osservava ogni cella, vedeva ogni Angelo rinchiuso lì dentro, rannicchiati su sè stessi, o anche alcuni Demoni, stupendo Piadina -chissà a che cosa servono queste prigioni- pensò il corvino. Dopo molteplici minuti di camminata, sentì, sempre più vicine, due voci parlare. E una di esse la riconobbe. Era quella di Paga! La speranza di Piadina venne salvata, iniziando a camminare a passo spedito verso le voci, che erano sempre più vicine a lui.

Finalmente, arrivò alla fonte, osservando Paga conversare insieme ad una ragazza -P-paga- sussurrò Piadina balbettando. Il biondino si girò, spalancando gli occhi non appena vide Piadina dinanzi a lui -P-piadina!- esclamò con le lacrime agli occhi -cosa ci fai qui?!- chiese, mentre Piadina si posizionò proprio di fronte l'altro ragazzo, al di là delle sbarre. Piadina stava per parlare e dire cosa gli era stato chiesto di fare, ma subito dopo si accorse che forse doveva fare delle premesse; Paga sarebbe stato assai spaventato dal scoprire che cosa la Rapitrice voleva fargli -Paga, la Rapitrice mi ha mandato qui per riportarti da lei, perchè...vuole che tu sia...il suo giocattolo da torture. Tranquillo Paga, sono qui anche per salvarti e per attuare un piano di fuga- disse Piadina tutto d'un fiato. Il cuore di Paga iniziò a battere sempre più velocemente. Giocattolo da torture? Quella ragazza era proprio pazza! -c-cosa devo fare?- chiese il biondino balbettando -devi resistere Paga, domani la Regina invaderà gli altri due regni, il piano dovrà essere attuato in fretta- informò Piadina, avendo anche l'attenzione della ragazza -domani?! Non è troppo presto?- chiese Anna. Piadina non la conosceva, doveva risponderle? -tranquillo, è nostra amica! Era insieme a Cico e gli altri, si chiama Anna- lo tranquillizzò Paga. Piadina a sentire quel nome gli vennero in mente i ricordi di quel ragazzo dai capelli rossi. Erano così amici, come era possibile che la situazione si era ribaltata in questo modo? -purtroppo la Regina ha tutto pronto, solo che...vuole attuare degli esperimenti strani con te Paga, per questo mi ha mandato qui a liberarti- ribadì Piadina -potresti venirmi a liberare poco prima della battaglia, così andremo da Paga per salvarlo- disse Anna, avendo solo questa strategia in mente -e se mi succederà qualcosa di pericoloso?!- chiese impaurito. Aveva paura di cosa potesse succedergli, non si fidava per niente della Regina! -n-non succederà, ne sono sicuro! Tu devi solo resistere più che puoi, d'accordo?- Paga osservò gli occhi di Piadina. Il suo cuore batteva forte e notava una forte sicurezza nel corvino. Si doveva fidare di lui -v-va bene- rispose solamente -allora ci vediamo dopo, buona fortuna Paga!- disse Anna con un sorriso. Lei e Paga ormai erano diventati buoni amici, speravano tanto di incontrarsi nuovamente. Piadina liberò Paga dalle prigioni, e non poterono fare a meno di abbracciarsi forte come non mai. Alcune piccole lacrime scesero da entrambi gli occhi, non volendo lasciarsi ancora, purtroppo però, non avevano altra scelta. Piadina sciolse l'abbraccio, prendendo per mano Paga, pronto per portarlo in superficie, soprattutto per farlo volare con lui visto che egli non aveva le ali -ci vediamo Anna!- la salutò Paga, ricevendo un saluto di rimando dalla fanciulla. Dopo pochi passi compiuti verso l'uscita, Anna prese parola improvvisamente -Cico è davvero un bravo ragazzo, non riesco a credere che sia un Demone- disse Anna, facendo fermare le gambe di Piadina -non tutti i Demoni sono cattivi, soprattutto Cico. È il migliore amico che una persona possa desiderare. Gli devo...tante scuse- disse Piadina, sussurrando le ultime parole e stringendo la mano di Paga -anche io, sono stata un'amica terribile...facciamo di tutto per rimediare!- esclamò Anna, facendo ridacchiare Piadina -e per farlo rimanere di fianco a Stre, costi quel che costi!- terminò la frase Piadina, sorridendo e riprendendo a camminare. Anna sorrise di rimando, anche se il ragazzo non lo poté vedere -Cico mi ricorda il Demone del mio libro, è diventato un vero eroe- pensò Anna. Dopo questo pensiero però, gliene vennero in mente altri sul suo libro. Stava ripercorrendo mentalmente la storia scritta da lei, e la storia che ella stava vivendo. Era tremendamente simile, anzi, era uguale anche nei piccoli dettagli -che quel libro contenga tutto quello che avverrà in questa nostra avventura?- pensò Anna, rimanendo solitaria nei propri pensieri e teorie.

Piadina, nel mentre, portò Paga all'entrata delle prigioni, quando anch'egli lo interruppe -se Cico è il migliore amico che una persona possa avere, io per te che cosa sono?- chiese curioso Paga. Piadina ridacchiò, mentre il suo cuore aveva in mente solo una cosa da poter fare per spiegare i suoi sentimenti al meglio delle sue capacità -questo- sussurrò, voltando Paga verso di lui e unendo le loro labbra in un piccolo bacio -ricordalo bene, ne avrai tanti altri in futuro se vorrai- rise, stuzzicando leggermente Paga. Gli insegnamenti passati di Cico erano serviti a qualcosa! Piadina tornò a volare verso la stanza della Regina, mentre Paga era completamente imbarazzato dal gesto che gli era appena stato fatto. Perchè lo aveva baciato? E perchè era stato così bello!

Appena arrivati, la Regina si voltò verso di loro -Paga, ti stavo aspettando!- esclamò la Regina, dirigendosi a passo spedito verso di egli. Appena fu abbastanza vicina ai due, vide le loro mani intrecciate, e non potè fare a meno di ridacchiare -vedo che lo hai convinto molto bene Piadina, ottimo lavoro, ora lasciaci soli- disse la Regina, separando le mani dei due ragazzi -d'accordo, mi chiami se ha bisogno nuovamente di me- prese parola il corvino, fingendo di essere il piccolo schiavo della Rapitrice. Paga non capiva quel gesto, e ora che Piadina non c'era il suo cuore era in preda alla paura, ma l'altro lo tranquillizzò a dovere. Appena la Rapitrice si girò, fece un'occhiolino a Paga, formando un piccolo cuore con le mani per poi uscire dalla stanza. Quei gesti alzarono l'umore di Paga, che sorrise a quelle stupidaggini. A quest'ultimo piaceva Piadina, ne era completamente sicuro.

💜Spazio Shizuko❤
Piadina ha portato Paga alla Regina, il povero fantasma riuscirà a sopportarla? Noi ci vediamo domani con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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