Dopo qualche secondo, Stre potè mettere piede sulla terra. Cavolo nemmeno lui poteva credere ad una cosa del genere. Aveva gli occhi chiusi, aveva paura di guardare, aveva il timore di non saper vivere come un'essere umano normale. Sentiva il suo corpo diverso da prima, non sapeva nemmeno egli spiegarlo, ma si sentiva più vulnerabile, più bisognoso di qualcosa. Anna era lì accanto a lui, che immediatamente aveva aperto gli occhi per scoprire con il solo sguardo l'ambiente circostante. I suoi occhi viola si posarono su Stre che, vedendolo ancora con gli occhi chiusi e immobile, decise di aiutarlo -apri gli occhi Stre, non è terribile come immagini- gli disse in modo gentile Anna, sperando di averlo tranquillizzato un pochino. Stre ascoltò quelle parole, donandosi una fiducia maggiore, così aprì lentamente gli occhi, sbattendo le palpebre velocemente. Dinanzi a sè si ritrovò una casa meravigliosa, sembrava essere una villa imponente, che sbalordì gli occhi di Stre. Essi si spostarono sull'ambiente circostante; erano capitati in un quartiere pieno di queste ville, dove poco più avanti si poteva notare la grande città che si estendeva per ospitarli. Guardò poi sopra di sè, notando il bellissimo cielo azzurro che regnava, dove poco prima c'erano proprio loro ad abitarlo.
-ti piace?- chiese Anna, tentando di iniziare un qualche discorso -s-si, è solo strano ecco- rispose balbettando Stre, guardando anche il terreno. Non era più fatto di quelle soffici e tenere nuvole così morbide. Ora stavano sopra ad un terreno fatto di sassi, pietre, che se avessero provato solo un minimo a rimanere scalzi, probabilmente avrebbero sofferto alquanto. Con questo pensiero, Stre non potè non notare un fattore: i due erano vestiti in modo diverso da come lo erano prima di partire, in modo più umano. Il violetto guardò dietro di lui, dove c'erano sempre le sue fidate ali ad accompagnarlo, mentre ora esse sono sparite, lasciando la sua schiena completamente scoperta. Non doveva mostrarle per nessun motivo, o lo avrebbero scoperto -mi mancano le mie ali, erano così belle!- si lamentò Anna, visto che lei era una ragazza abbastanza pigra, quelle ali la aiutavano moltissimo -più in fretta finiamo questa missione, più in fretta possiamo tornare lassù!- disse Stre, guardando il cielo, ricevendo un cenno di capo positivo da Anna -hai ragione, ora entriamo, sono curiosa di vedere com'è questo mini castello- disse Anna, prendendo Stre per il polso e portandolo all'interno della villa.
Essa era costituita da mobili e pavimenti in legno molto chiaro e molto elegante. La villa era molto spaziosa, piena di oggetti, bagni ordinati e puliti, stanze da letto enormi. Stre ed Anna si diressero sul tavolo in salone, fatto di un legno lucente marrone chiaro, dove al di sopra vi erano posizionate alcune loro cose, tra cui il telefono che il Re Lyon aveva detto di aver aggiunto, e il libro di Anna che Stre aveva portato per leggerlo -hai portato il mio libro?- chiese con un tono divertito Anna -certo, lo voglio finire!- esclamò Stre. In seguito, i due, presero un telefono a testa, non ricordandosi più come fosse averlo -è passato così tanto tempo da quando ne avevo utilizzato uno- sussurrò Anna accendendolo, con Stre che annuì facendo la medesima cosa. Dopo averlo acceso e configurato, si trovarono immediatamente il contatto di Giorgio nella rubrica, come gli aveva promesso il Re -che ne dici di chiamarlo?- chiese Anna guardando Stre, quest'ultimo però pensò che prima avrebbero dovuto almeno riordinare un po' la casa con le loro cose, e subito dopo chiamare il ragazzo. Stre espose questi pensieri ad Anna, che dopo una piccola riflessione, gli diede corda, mettendo in tasca il proprio telefono.
I due portarono le cose del salone verso le loro stanze, che si trovarono salendo una bellissima scala in vetro, una sul lato destro e una sul lato sinistro. Quella su lato destro era leggermente più grande, perciò Stre decise di lasciarla ad Anna, mentre lui avrebbe alloggiato in quella posta sul lato sinistro, comunque molto grande. Posò gli scatoloni sul pavimento, sospirando per la fatica, trovandone, però, uno nuovo sul proprio letto. Stre, con grande curiosità, lo aprì, entrando nel suo vero Paradiso: la scatola conteneva una miriade di vestiti! Il violetto faceva fatica a rimanere in silenzio, prendendo ogni vestito della scatola e aprendolo per vederlo; felpe, magliette, pantaloni, completi, non poteva chiedere di meglio! La porta di camera di Stre si spalancò, facendo comparire Anna che anche lei aveva gli occhi che le brillavano -i vestiti! Stre sono meravigliosi!- esclamò ella, trovando anche nella propria stanza la stessa scatola -dobbiamo fare una sfilata. Per forza- rispose Stre con tono serio. Era un'obbligo organizzarne una. Dopo essersi emozionati, decisero di metterli ordinatamente apposto nei rispettivi armadi. Passarono così varie ore nel risistemare tutta casa, ed un qualcosa all'interno dei loro corpi iniziava ad arrivare imperterrito. Un brontolio uscì dalla pancia di Stre ed Anna, che erano proprio all'interno della cucina, che si spaventarono sentendo quel rumore -la fame...Stre dobbiamo mangiare- disse Anna, non ricordandosi nemmeno i vari cibi del mondo. Però ne avevano bisogno in quel momento, ma non potevano cucinare, erano troppo stanchi per ricordarsi come si faceva, perciò decisero di uscire per andare a prendere qualcosa fuori e portarlo a casa per mangiarlo con comodità.
Stre ed Anna si cambiarono ed uscirono, chiudendo la villa alle loro spalle. Speravano di ricordarsi entrambi la strada di essa, per non perdersi lungo il percorso. Dopo qualche minuto arrivarono nella città, trovando il primo fast food per prendere da mangiare il più velocemente possibile. Purtroppo c'era fila e i due dovettero aspettare, con Stre che era molto ansioso di trovarsi immerso in tutta quella gente. Per fortuna che c'era Anna con lui, non sarebbe sopravvissuto un solo minuto da solo. Dopo un bel po' arrivò il loro turno, prendendo delle cose a caso del menù e pagando i rispettivi ordini il più in fretta possibile. Entrambi si erano presi dei panini, dell'acqua e delle patatine, sperando che il tutto fosse buono. Ritornarono, così, a casa loro in men che non si dica, per loro fortuna, camminando gli ultimi metri per rimettere piede nella loro dimora. Non poteva andare tutto liscio però. Stre stava tranquillamente bevendo l'acqua, visto che aveva una gran sete, ma proprio in quel momento una persona gli sbattè contro il braccio che sorreggeva la bottiglia, facendo cadere l'acqua sia sulla figura di Stre, sia sul braccio della persona che aveva urtato contro di lui. Stre appena notò quello che era appena successo si bloccò sul colpo, soprattutto sentendo la voce dell'altra persona chiamarlo -ehi non vedi che cazzo hai fatto?- sentì dietro di lui, deglutendo un qualcosa di inesistente e girandosi per osservare la persona interessata.
💜Spazio Shizuko❤
Chi sarà quella voce? Inizieranno dei guai? In tutto ciò in questo periodo ho un'allergia che non smette mai, ci sono pollini dappertutto! Farei una petizione per farli scomparire.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤
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Anime Opposte ♧Strecico♧
FanfictionAngeli, creature dal cuore puro al servizio degli esseri umani, per portar loro gioia e prosperità. Demoni, creature malvagie e pronte per portare scompiglio nel mondo umano. Essi sono anime opposte che non potevano andare d'accordo tra di loro. Nes...