🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 72🏹

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Anche dalla parte dei Demoni il tutto stava procedendo a dovere. Il fuoco che informava dell'ora stava pian piano diventando rosso, vale a dire che era quasi l'alba. Anche loro dovevano agire, più furtivi che mai.

Alex si stava mettendo la tuta preparata dalla Regina. Doveva dirlo, non era per niente male. Gli faceva dei bei lineamenti e lo rendeva molto più sensuale. La Regina aveva gusto in qualcosa! Alex rallentò la presa dalla situazione, tentando di svagarsi prima del dovere, ma era davvero difficile. Aveva i nervi tesi, aveva paura, paura di tutto quello che sarebbe successo. Aveva paura per Piadina. Stava rischiando troppo, l'azzurrino non voleva perderlo, perchè aveva scelto lui di sacrificarsi? Gliene sarebbe stato eternamente grato. Era preoccupato per chi era in Paradiso. Sarebbero riusciti a fermare i Demoni che l'avrebbero presto invaso? Avevano un piano i suoi amici? Si ricordava di Anna, l'aveva conosciuta per non molto tempo, ma sembrava davvero una ragazza piena di risorse e molto gentile; Stre, era così pacato, intelligente, avrebbe voluto conoscerlo di più, anche perchè doveva ancora approvare appieno la relazione tra lui e Cico! Pensando al rosso, Alex ridacchiò. Da quanto non sentiva una sua battuta? Da quanto non lo rifiutava nelle provocazioni che Alex gli faceva costantemente? Cavolo gli mancava troppo. Chissà come se la stava cavando nelle prigioni. Infine, ma non meno importante, c'era un ragazzo con la passione per la fotografia. Dolce, divertente, goffo e sapiente. Giorgio, il tassello mancante del pazzle era Giorgio. Non vedeva l'ora di rivederlo, di parlargli e di chiarire questa storia. Ogni volta che Alex pensava a Giorgio, il suo cuore aumentava i battiti e le sue guance divenivano rosse per l'imbarazzo. Se questo non era amore, allora cos'era? Voleva capirlo insieme al diretto interessato, perciò doveva fare il possibile per sopravvivere sulla Terra! Si ricordò di un'episodio avvenuto proprio nel mondo umano, insieme a Giorgio.

Alex e Giorgio ormai si erano conosciuti da tantissimo tempo. Giorgio non sapeva più se stesse fingendo oppure gli atteggiamenti esposti all'azzurrino provenivano dalla sua personalità. Non valeva nemmeno la pena pensarci, tanto era sicuro che sarebbe finito in un solo modo. Entrambi erano andati in giro per Torino, per aiutare Giorgio a scattare delle foto per il suo finto lavoro, dovendo tener viva la sua bugia con Alex. Dopo molteplici minuti di camminata, avvistarono, vicino ad un palazzo, moltissima gente attorno ad esso. Incuriositi, decisero di andare anche loro a dare un'occhiata. Scavalcando quella piccola folla creata, poterono notare un qualcosa di molto particolare: un portone in legno scuro, intagliato e decorato  con fiori, frutta e animali. La cosa più particolare, era la parte centrale, dove vi era un Diavolo che scrutava ogni visitatore avvicinatosi alla porta. La parte finale, quella che si prende con la mano per bussare, è composta da due serpenti, dove le teste si uniscono nel punto centrale. Giorgio e Alex vennero stupiti da quel portone. Giorgio chiese ad una delle persone nella folla cosa fosse quella porta, e la persona rispose che quella si chiamava "Porta del Diavolo". Giorgio e Alex persero un battito -si raccontano moltissime leggende riguardanti questo portone, ma sono ovviamente tutte inventate. È molto interessante, non trova anche lei?- chiese la persona verso Giorgio. Quest'ultimo annuì, forzando un piccolo sorriso. Decise di fotografare quella porta; era proprio perfetta per una bellissima foto. Appena venne scattata, si riavvicinò ad Alex, poco più a lato di lui, ma vide che quest'ultimo non smetteva di guardare la porta. Alex era come paralizzato. Sentiva miliardi di voci nella sua testa, di anime sventurate che urlavano di dolore. La vista iniziava ad essere rossa, e poteva notare il Diavolo scrutarlo, come a richiamarlo da lui. Alex piano piano si mosse verso la porta. Non sapeva se era una buona idea, ma in quel momento non era il suo volere a comandare il proprio corpo. Cosa stava succedendo? Giorgio si accorse del movimento di Alex, e non potè fare a meno di guardare la porta anche lui. Sentì un senso di pericolo immenso provenire da essa, sembrava come se il Diavolo avesse due occhi rosso sangue che lo stessero scrutando appieno, pronto a prendergli la sua anima. Giorgio distolse subito lo sguardo da esso; era un Angelo, probabilmente questa porta aveva qualche influenza su di lui. A questa consapevolezza spalancò gli occhi. Alex era un Demone, ecco perché era strano! Giorgio andò immediatamente da Alex, scuotendolo per risvegliarlo -Alex, Alex svegliati- disse Giorgio, sperando di non attirare di troppo l'attenzione -Alex, non ascoltare il Diavolo ascolta me!- esclamò Giorgio. Perchè lo stava aiutando se era un Demone? Non lo sapeva nemmeno lui, il problema era che Giorgio si era affezionato fin troppo a quel Demone -Alex!- urlò un ultima volta, questa volta abbracciando l'azzurrino. Alex venne colto da una scossa improvvisa, sbattendo più volte le palpebre e riprendendo il possesso di sè -G-giorgio?- chiese Alex, vedendo il moro incollato al suo corpo. Giorgio si staccò, tirando un sospiro di sollievo -per fortuna stai bene- sussurrò quasi con le lacrime agli occhi. Alex aveva un forte mal di testa, difatti quasi si accasciò a terra per il dolore -n-non ti preoccupare, ora torniamo a casa- gli disse Giorgio, prendendolo per il fianco e aiutandolo a camminare -s-scusami, non so davvero cosa sia successo- disse Alex prendendo ancora dei bei respiri, mentre quasi tremava, dispiaciuto per Giorgio -non preoccuparti, ci siamo spaventati entrambi, ora andiamo a casa e non ci pensiamo più- rispose Giorgio -io mi spavento sempre, che codardo che sono- ridacchiò Alex. Giorgio gli prese una mano tra le sue, guardando dinanzi a lui -la paura serve per darci adrenalina, se non avessimo mai paura, come faremmo ad affrontare appieno la vita?- disse Giorgio, mandando in corto circuito Alex.

Quella frase, quella dannata frase ancora la ricordava. Aveva una forte adrenalina in quel momento, e ne era contento. Alex aveva paura, e ne era contento. Ora doveva solo agire. Dopo aver ricordato un momento molto particolare tra lui e Giorgio, capendo anche il perchè Giorgio sembrava aver capito cosa stava succedendo ad Alex, egli uscì dall'abitazione, dirigendosi verso il castello della Regina. Moltissimi Demoni stavano preparando il tutto per attuare il piano finale della Regina Rapitrice. Alex si era nascosto dietro una fila di fuochi che adornava il castello. Per un soffio il suo nascondiglio non venne scoperto. Sentì una voce dietro di lui, e stava per urlare dallo spavento, quando la figura dietro di lui gli tappò la bocca -ci vuoi far scoprire Alex?!- sussurrò nervoso Piadina. Alex scuotè la testa in segno negativo -potevi avvisare- rispose, dopo aver tolto la mano di Piadina dalla sua bocca. Piadina sospirò, alzando gli occhi al cielo -muoviamoci, non abbiamo tanto tempo- concluse egli, iniziando, così, il piano finale.

💜Spazio Shizuko❤
Finalmente anche i Demoni hanno iniziato a muoversi! Quella Porta del Diavolo si trova davvero a Torino, ovviamente ho ricercato su internet per scoprirlo, perciò ho deciso di mettere un qualcosa di reale che si incastonasse con la storia, spero vi sia piaciuta questa scelta! Noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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