🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 22🏹

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Il giorno dopo giunse, facendo svegliare i nostri protagonisti dal loro sonno ristoratore. Stre venne colpito da un raggio di Sole accecante, che lo fece svegliare non con grande gioia. Purtroppo egli aveva, inoltre, un sonno molto leggero, perciò si svegliava molto facilmente; questa cosa la odiava profondamente, era capitato chissà quante volte un'interruzione di un suo bellissimo sogno. Sbattè varie volte le proprie palpebre, per abituarsi a quei caldi raggi solari che stavano invadendo la propria camera, sbadigliando proprio come se fosse un gattino. Doveva dire che quel letto era davvero molto comodo, anche se non poteva superare il suo a baldacchino nel Paradiso. Scostò con poca voglia le sue coperte dal suo corpo perfetto, scendendo lentamente dal letto e infilandosi le proprie ciabatte a forma di gatto. Si strinse tra le proprie braccia per simulare il contatto caldo delle coperte, anche se era ovviamente assai diverso. Si diresse verso la finestra e alzò le tapparelle, spalancandola per far cambiare aria alla stanza. Appena l'aprì potè notare la casa di fronte al suo sguardo, quella di Cico. Era ancora tutto chiuso, probabilmente egli stava ancora dormendo. Stre fece un leggero sorriso al pensiero, uscendo da camera sua e dirigendosi verso la cucina. Aveva fame, tanta fame. Vi era un singolo problema. La casa non era assolutamente provvista di cibo. Stre, perciò, spalancò gli occhi e si diede una manata sulla fronte -devo andare a comprare un qualcosa per me e Anna. Dobbiamo andare a fare un bel po' di spesa oggi- pensò Stre, sospirando per il grande sforzo che doveva compiere. Andò immediatamente a prendere dei bei vestiti e subito filò in bagno per darsi una bella lavata. Le sue giornate dovevano sempre iniziare con stile! Si mise una maglia a maniche corte bianca, con vari pizzi e fiori che la adornavano, una felpa rosa con un gattino ricamato sopra, con la chiusura, per non sentire il freddo mattutino. In quei giorni era arrivata la primavera, e tra qualche tempo sarebbe presto giunta l'estate, perciò il terribile freddo era ormai svanito. Pantaloni neri semplici e scarpe bianche. Semplice e bello. Corse verso l'entrata, prese il suo telefono e le sue chiavi ed uscì dalla sua nuova abitazione. Diede un'ultima occhiata alla casa di Cico, pensando nuovamente a lui -sarebbe bello fare anche la colazione insieme- pensò Stre per un'attimo, dandosi in seguito torto, pensando che egli volesse stare per conto suo e non gradisse la sua presenza.

Stre non sapeva perché continuava ad avere il suo pensiero su di lui. Che cosa lo aveva attirato? Il suo sguardo? Il suo fisico? La sua provocazione? Non lo sapeva, aveva in mente solo un unico obiettivo: conoscerlo meglio. L'avrebbe portato a termine a tutti i costi, proprio come avrebbe fatto per la sua missione. Stre arrivò in men che non si dica in città, non vi era tanta gente per strada, a causa dell'ora, e questa era una fortuna per Stre, non avrebbe fatto fila e sarebbe tornato subito a casa prima del risveglio di Anna. Scelse un bar qualsiasi, non doveva prendere un qualcosa di assai speciale, perciò ne scelse uno, come si suol dire, 'a sentimento' ed entrò lì. Una campanella suonò, per avvisare lo staff che era entrato un cliente, proprio come nella biblioteca del Paradiso -salve, b-buongiorno- balbettò Stre per la leggera agitazione. Un commesso rispose con un 'buongiorno' di rimando, facendogli un bel sorriso. In quel negozio vi era solo Stre e un altro ragazzo, che indossava un cappuccio che gli copriva la parte superiore del viso. Il viola si diresse verso il bancone pieno di cibi che sembravano davvero succulenti, perciò ci mise un po' di tempo a scegliere, così come stava facendo l'altro giovine. Tutti i pensieri di Stre, però, vennero fermati proprio sentendo la voce dell'altro ragazzo -un cornetto alla Nutella- disse egli, ordinando poi altre piccole cose da portar via -C-cico?- chiese Stre, avvicinandosi all'altro ragazzo. Quest'ultimo si girò, non capendo inizialmente chi lo stesse chiamando, per poi fare un sorrisetto -buongiorno anche a te Stre- disse Cico, abbassandosi il cappuccio della felpa e togliendosi delle cuffiette che possedeva per ascoltare la musica -b-buongiorno- disse Stre, facendo una figuraccia già di prima mattina -anche voi avevate voglia di qualcosa di buono?- chiese Cico, prendendo quello che aveva ordinato -s-si- rispose semplicemente abbassando lo sguardo. Non se lo aspettava minimamente di trovarlo lì. Aveva le finestre chiuse insieme alle tapparelle! -mi scusi, ha scelto quello che vorrebbe?- chiese il commesso dietro il bancone, riferendosi a Stre, che subito si girò verso di egli per riferirgli quello che avrebbe voluto mangiare -ti aspetto all'uscita- sussurrò Cico al suo orecchio, dirigendosi oltre la porta e poggiandosi sul muro per aspettare Stre. Quest'ultimo prese un leggero respiro per tentare di non essere in imbarazzo, ma cavolo Cico lo metteva davvero alla prova! -u-un cornetto alla crema e uno alla fragola- disse Stre, ordinando altre piccole cosine che Anna avrebbe sicuramente gradito, per poi pagare ed andare all'uscita.

Girando lo sguardo verso sinistra vide nuovamente Cico, e per poco non fece cadere quello che aveva appena comprato -ti svegli sempre così presto oppure mi hai seguito perchè ti mancavo?- chiese Cico maliziosamente, iniziando a camminare insieme al viola verso le loro abitazioni -non ti stavo seguendo! Mi sono svegliato, avevo fame e sono uscito per prendere qualcosa di buono da mangiare!- esclamò Stre, con una strana sicurezza che era abbastanza strana da parte sua. Cico ridacchiò sentendo il viola agitato, trovandolo molto divertente -non ti scaldare gattino, scherzavo!- pose le mani avanti Cico, facendo sbattere molteplici volte le palpebre di Stre per tentare di capirci qualcosa. Camminarono per molti minuti in silenzio, non volendo rovinare quella calma che vi era in quella bellissima mattinata -oggi hai qualche vestito da disegnare?- chiese Cico, capendo che era lui quello che doveva iniziare i discorsi, a causa della timidezza di Stre. Quest'ultimo pensò qualche secondo a quello che doveva dire, per poi rispondere -s-si, in questi giorni sono un po' in difficoltà a dir la verità- spiegò Stre, cosa altrettanto vera. Tutti quei pensieri non lo facevano disegnare bene, aveva buttato chissà quante bozze, che aveva riempito molteplici volte il cestino dell'immondizia -forse hai bisogno di un nuovo luogo per darti ispirazione, vuoi provare a venire a casa mia?- propose Cico, stupendo Stre -in realtà sono già in un posto nuovo che potrebbe darmi ispirazione- pensò il viola, non potendo ovviamente dirlo a Cico -se per te non è un problema va bene- rispose Stre, guardando Cico con un sorriso angelico. Quella conversazione finì proprio quando arrivarono dinanzi alle loro case, perciò dovevano anche dividersi -vieni quando vuoi allora- disse Cico, salutando Stre con un gesto della mano, andando a casa sua -a d-dopo- rispose egli, entrando in casa sua dove, all'entrata, lo aspettava una ragazza in pigiama e con le braccia conserte.

💜Spazio Shizuko❤
Stanno incrementando la loro relazione dai...piano piano! Chi sarà la persona davanti a Stre? È difficile da indovinare vero? Noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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