I tre, ormai umani, misero sul loro tavolo quello che avevano comprato, iniziando a mangiarlo con una sensazione che non provavano da tanto. I gusti dei cibi, i loro sapori; cavolo non si ricordavano che era così bella una sensazione del genere. Il silenzio pervadeva la stanza, nessuno dei tre sapeva come aprire il discorso, essendo da poco arrivati in quel mondo non potevano raccontare chissà che -Allora Cico...tu lavori?- chiese Anna, volendo spezzare quel silenzio imbarazzante creatosi. Cico rimase stupito per qualche secondo. E ora? Come doveva rispondere? No perchè la regina dei Demoni mi dà i soldi che mi servono per vivere? -Si- rispose istintivamente, ovviamente Anna in seguito chiese che lavoro facesse, così Cico si ritrovò in una maggiore difficoltà. Per fortuna, però, poteva citare il lavoro che faceva all'inferno, non sarebbe stato un problema -gestisco un negozio di strumenti musicali, figo vero?- rispose Cico ridendo sotto i baffi, pavoneggiando il proprio lavoro. Stre lo guardò con un sopracciglio alzato, pensando quanto invece non fosse proprio così figo -cosa c'è Stre? I tuoi occhietti da micetto mi dicono che mi stai contraddicendo- disse Cico, tirando in ballo Stre, che per poco non si strozzava con quello che stava mangiando -come ha fatto a capirlo?- si chiese Stre. Il viola iniziò a balbettare lettere incomprensibili, non riuscendo a riformulare una frase di senso compiuto. Cico fece una smorfia di divertimento, pensando che quel ragazzo era proprio uno spasso -voi invece? Cosa fate?- rigirò la domanda il rosso. Anna rispose dicendo che faceva la scrittrice in men che non si dica, mentre Stre aveva un leggero timore nel dire il suo lavoro nel Paradiso. L'avrebbe preso sicuramente in giro ne era certo, e Stre non voleva. Ma odiava anche mentire, perciò non voleva dire una bugia -il tuo amico è morto?- chiese Cico ad Anna, vedendo che Stre fissava il pavimento senza dire una parola. La ragazza si scusò con il rosso, facendo risvegliare Stre dai suoi lunghi pensieri -faccio lo stilista!- disse di scatto, guardando Cico negli occhi. Ci fu un breve silenzio, per poi essere interrotto da una risata che fece Cico -lo stilista? Coraggioso da parte tua fare un lavoro del genere, non vieni mai preso in giro?- chiese Cico, bevendo, nel mentre, la sua bibita. Stre continuò a guardarlo. Doveva dire che lavorava nel Paradiso e perciò nessuno ha mai osato prenderlo in giro? No forse era meglio di no -no, nessuno mi prende in giro- rispose fermamente Stre, facendo nascere una scintilla negli occhi di Cico. Egli posò la sua bibita sul tavolo, non distogliendo lo sguardo dal viola -meglio così no?- rispose Cico. Stre non capiva il carattere dell'altro, sembrava come se lo volesse stuzzicare. Però aveva un qualcosa che non gli permetteva di staccare il suo sguardo da lui. Medesima cosa per Cico. Lui amava stuzzicare chiunque, e quando qualcuno gli rispondeva in modo determinato lo amava ancora di più. Si sarebbe proprio divertito con quel piccolo ragazzo dagli occhi felini -bene, forse è meglio che me ne vada. Ci si vede in giro!- salutò Cico, prendendo tutte le cartacce e buttandole nel cestino, dirigendosi verso la porta d'uscita -t-torna quando vuoi- rispose timidamente Stre seguendo Cico e fermandosi proprio quando l'altro era sull'uscio della porta. Cico ridacchiò di rimando, girandosi e prendendo il mento di Stre con due dita -ti piaccio così tanto che non vedi l'ora di rivedermi?- sussurrò a due millimetri dal suo viso. Stre non reagì, rimase lì, fermo, a fissare ogni singolo gesto che l'altro faceva, finchè egli non chiuse la porta proprio davanti al viso di Stre.
Ripensando a quel gesto il sui cuore accellerò i battiti. Quella vicinanza è stata davvero esagerata! E poi quel sussurrare? Cos'era lo voleva sedurre per caso? Le sue guance si tinsero di un leggero rossore, rimanendo fermo a guardare quella porta dinanzi a sè, ormai chiusa -ti piace la porta? È di un legno che ti aggrada?- chiese Anna avvicinandosi a Stre, vedendo che il viola era rimasto ad osservare l'oggetto d'arredamento -cosa?- si girò di scatto Stre, prendendosi un bello spavento -è simpatico Cico? Ho visto che vi siete presi molto- chiese Anna, che aveva osservato ogni dettaglio in quella conversazione. Aveva visto gli sguardi, le risposte, i gesti -s-si è simpatico, m-mi fa prendere qualche spavento ma non è male!- rispose Stre, grattandosi la nuca imbarazzato. Anna fece un sorriso malizioso, pensando già a come sarebbero finiti quei due tra qualche tempo -va bene, ora però ho sonno, voglio proprio provare questo nuovo letto!- disse Anna, dirigendosi immediatamente in camera sua per provare quel nuovo materasso. Stre pensò di fare la medesima cosa, ma non aveva molto sonno in quel momento. L'adrenalina del nuovo ragazzo si era insinuata in lui, e non pensava se ne sarebbe andata tanto facilmente. Perciò decise di continuare a leggere il libro di Anna, provando a prendere sonno con la lettura. Anna gli diede la buonanotte, cosa che fece anche Stre, e in seguito si chiuse in camera, ponendosi un pigiama degno di essere indossato in un corpo meraviglioso come il suo, per poi buttarsi sul letto e cimentarsi nuovamente in quella lettura.
Era rimasto all'arrivo dei due giovincelli sulla Terra, proprio come aveva fatto anche lui -pensa se davvero finisco per amare un Demone- pensò Stre ridacchiando. Era impossibile. Lui che amava un Demone? Non scherziamo per favore. Riprese a leggere quel libro, cimentandosi a pieno della storia, fin quando un piccolo sbadiglio non gli fece notare l'ora tarda che stava facendo. Ormai il sonno aveva iniziato a pervaderlo, perciò decise di terminare quella sessione di lettura per quel momento, sdraiandosi sul proprio letto e iniziando ad andare nel mondo dei sogni in men che non si dica.
Per Cico, invece, la storia era ben diversa. Aveva stuzzicato così tanto quel ragazzo che ora aveva proprio una gran voglia di fare sesso. Magari le umane erano diverse dai Demoni, avrebbero fatto ritrovare quella fantasia che Cico aveva perso e lo avrebbero salvato. Una domanda, però, sorgeva spontanea: dove doveva trovarle? Non si ricordava molto del mondo terreno, e nei suoi incarichi non poteva conoscere queste cose purtroppo. Certo, non poteva andare in giro a chiedere di fare sesso alla prima ragazza che passava, quello era sicuro -credo che dovrò rimandare a domani, devo chiedere a Piadina se conosce un bel posto per trovare delle belle prede- pensò Cico, dovendo, purtroppo, annullare quella voglia che lo pervadeva in quel momento, o almeno, la poteva ricolmare solamente con l'auto soddisfazione, una pratica che Cico non faceva da molto tempo. Perciò la serata, per lui, finì con un autoerotismo degno di Cico, per poi filare immediatamente al letto, con il ragazzo che aveva incontrato poco fa tra i suoi pensieri.
💜Spazio Shizuko❤
Quanto sono romantiche le loro conversazioni vero? Non so perchè ma me li immagino troppo loro che si stuzzicano un po' a vicenda, perciò ho voluto replicarlo in qualche modo! Indovinate chi non va per una settimana a scuola perchè i suoi compagni sono al camposcuola ma lei non ci è voluta andare? Io! Perciò spero di avere più tempo anche per scrivere e per portarmi avanti un po' di capitoli. Noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤
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Anime Opposte ♧Strecico♧
FanfictionAngeli, creature dal cuore puro al servizio degli esseri umani, per portar loro gioia e prosperità. Demoni, creature malvagie e pronte per portare scompiglio nel mondo umano. Essi sono anime opposte che non potevano andare d'accordo tra di loro. Nes...