🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 91🏹

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Alex Nauts: Residente all'Inferno. Morto a diciotto anni. Alex era un ragazzo privo di talento, scoraggiato e impaurito dalla vita esterna. Nato sotto l'ala della sua famiglia, che, grazie all'abbondanza dei soldi che possedeva, lo proteggeva da qualunque cosa. Alex divenì, perciò, un ragazzo narcisista ed egoista, infamando chiunque, compresi innocenti, e non aiutando mai nessuno. La sua passione più grande era il cibo, proprio per questo motivo voleva diventare un degustatore amatoriale. Ma per il suo carattere non venne accettato da nessuno, nemmeno tramite raccomandazione ci riuscì. La famiglia fu delusa da lui, rinfacciandogli tutti i suoi difetti, misti tra il suo fisico poco lineare e il suo carattere poco cortese ed elegante. Lo cacciarono fuori di casa, e lui dovette vivere all'esterno, tra qualche ponte o qualche galleria, cosa molto difficile per lui, avendo paura di tutto. Si tentava di appoggiare a chiunque, me nessuno lo aiutò, visto che lui non aveva fatto lo stesso con tutti gli altri, e non trovò nemmeno lavoro. Non avendo cibo e acqua per molti giorni, morì di fame e disidratato.

Alex lesse il suo passato, rimanendone molto sorpreso. Sentiva già dopo essere morto di avere dei grossi difetti, ma non pensava che questi avevano giovato a favore della sua morte. Giorgio gli passò una mano dietro la schiena, accarezzandola lentamente -a me piace il tuo carattere Alessandro- disse Giorgio, pronunciando il vero nome di Alex, che aveva rivelato quando entrambi erano ancora sulla Terra. L'azzurrino si girò in fretta verso l'altro, vedendo che egli gli aveva anche offerto un sorriso dei suoi. Alex gli sorrise di rimando, ringraziandolo con un sussurro. Si asciugò qualche piccola lacrima che minacciava di scorrere sulle sue guance, non volendo rallentare il processo di lettura. Ormai eravamo agli sgoccioli, mancavano solo quattro persone di cui scoprire il proprio passato. Giorgio, Anna, Stre e Cico. Aspettarono qualche minuto prima di passare avanti, rimanendo, di volta in volta, stupiti dai passati dei loro amici -se me lo concedete mi offro volontaria per leggere- disse Anna senza giri di parole, voltandosi verso Stre, Cico e Giorgio. I tre annuirono, mandando avanti la ragazza, determinata ma spaventata dal sapere com'era nella sua vita precedente. Il Re le passò il documento, dandole un bell'incoraggiamento come solo lui sapeva fare -sei perfetta Anna, sarai stata sicuramente un fenomeno quando eri in vita!- esclamò il Re, facendo arrossire e ridere Anna -grazie- rispose, facendosi coraggio.

Anna Oscura: Residente in Paradiso. Morta a trentadue anni. Lei era una ragazza gentile, paziente, ma molto decisa. Amava la lettura e la scrittura, ed era anche molto brava. Aveva pubblicato diversi romanzi che divennero molto famosi, così come lei stessa. Tutti volevano incontrarla per fare firmacopie, per avere foto con lei. Nonostante la timidezza, dopo varie tempistiche, decise di mostrarsi, facendo il suo primo evento firmacopie di uno dei suoi romanzi. Il primo evento andò a gonfie vele, il secondo anche e il terzo pure. Purtroppo, però, ogni persona famosa non poteva avere tutte le persone che la adoravano al suo fianco, ma vi erano anche persone che la odiavano. Al quarto evento che ella fece, arrivò un ragazzo a chiederle di firmare la propria copia del libro. Quel ragazzo, però, non aveva delle buone intenzioni. Aveva nascosto, in un posto davvero incredibile, un coltello, così, dopo essersi avvicinato ad Anna per farsi una foto con lei, il ragazzo la accoltellò dritta al cuore, ponendo fine alla vita di questa gentile e premurosa scrittrice.

Anna sbattè più volte le palpebre. Nella sua vita passata era una scrittrice, era famosa, ed era una brava ragazza. Non poteva crederci che, per colpa di qualcun altro, tutta la sua vita di sacrifici era andata in fumo. Un sorriso amaro dipinse il suo volto, e venne subito avvolta dal Re Lyon, che le diede vari baci sulla nuca per consolarla -i tuoi libri erano e sono fantastici Anna, spero davvero che quel ragazzo abbia capito il suo errore- disse il Re in un sussurro. Ormai i due si erano avvicinati davvero molto, senza nemmeno che i due se ne accorsero. Ormai Ettore non sembrava nemmeno più il Re per quanta confidenza aveva con tutte le creature. Anna venne rincuorata da quelle parole, rimanendo per un po' di tempo tra le braccia del suo Re.

Mancavano all'appello solamente tre ragazzi, fin quando un colpo di scena non fece sorprendere tutti quanti -io non voglio sapere niente del mio passato, può anche buttare via quel foglio- disse una voce acuta e decisa. Esatto, era Giorgio -cosa, perchè?!- esclamò Alex, adirato visto che Giorgio stesso aveva incitato lui a leggerlo -perchè non mi interessa sapere com'ero e cosa facevo una volta. Voglio concentrarmi sul presente, su chi sono adesso e con chi sono adesso- disse Giorgio, sorridendo dolcemente ai suoi amici -sei sicuro? Questa scelta non si potrà più cambiare- disse il Re Lyon, ma Giorgio annuì positivamente, fermamente convinto sulle proprie scelte.

-abbiamo finito no?- disse Cico in maniera nervosa -bene, Stre andiamo- continuò, quasi alzandosi dal suo posto, quando il viola lo tirò per una manica, facendolo inchiodare sulle nuvole -cosa stai dicendo Cico? Manchiamo noi due- disse Stre, guardando con occhi innocenti Cico. Quest'ultimo deglutì a vuoto. Era vero, mancavano loro due per sapere che cosa avevano passato -n-non è poi così importante però, no?- tentò di convincere Stre per andarsene via. La voce tremava e il suo cuore sembrava in completo subbuglio. Che cosa gli stava prendendo? Non aveva paura vero? Non adesso -Cico ma così puoi sapere cosa è successo in precedenza a te!- esclamò Stre, prendendo il viso di Cico tra le mani. Il rosso lo guardò negli occhi. Capì l'entusiasmo di Stre nel sapere più su sè stesso. Ma lui non voleva sapere cosa aveva fatto per essere diventato un Demone. Aveva deluso sicuramente suo padre e sua madre, forse era stato proprio lui a portare suo padre all'Inferno, non lo poteva sapere! -Stre io- tentò di parlare Cico, non volendo comunque ammettere la verità a parole per il suo orgoglio -nessuno ti giudicherà Cico. Tutti facciamo degli errori, ma se adesso sei qui, e sei affianco a me, vuol dire che hai imparato da quegli errori e sei cambiato! Per colpa mia la tua chitarra si è smaterializzata, e mi dispiace perché vorrei sentire un'altra volta la melodia che mi hai suonato la prima volta- disse Stre, tentando di rincuorare Cico. Il rosso a quelle parole rimase ancora più innamorato di prima. Come poteva, un Angelo come Stre, stare con un Demone come lui? Cico scosse la testa, prendendo il viso di Stre per dargli un bacio passionale e pieno di amore -conosciamo insieme chi eri, ti va?- propose Stre.

💜Spazio Shizuko❤
I passati sono quasi svelati, spero che non vi sia dispiaciuto per Giorgio, ma volevo fare un colpo di scena per non rendere tutto monotono. Noi ci vediamo domani con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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