🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 19🏹

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Stre sentì il suo braccio venir stritolato da una forte presa, venendo direzionato verso il proprietario. Faceva male, sicuramente la persona a cui aveva rovesciato l'acqua si teneva bene in forma. Per la paura, però, Stre non riusciva a smettere di tenere gli occhi chiusi. Se li apriva lo avrebbe picchiato di sicuro, magari se li teneva chiusi sarebbe stato immune -sei così fifone che non apri nemmeno gli occhi?- chiese la voce, toccando proprio il tasto a cui Stre si stava ancorando. Il violetto, dopo quella provocazione, decise di prendere quel poco di coraggio che aveva in corpo, aprendo i suoi occhietti da felino per osservare la persona davanti a lui. Facendo ciò, i loro sguardi si incrociarono. La pupille gialle di Stre si incastonarono con quelle rosse di Cico, trovando negli occhi dell'altro un qualcosa che non sapevano descrivere. Un magnete forse? Una forza sovrumana che li obbligava a rimanere fermi a fissarsi? Per fortuna che lì, in quel momento, vi era un'altra persona oltre ai due -ehm, potreste smetterla? Scusaci, Stre non lo ha fatto apposta, ma non mi sembra molto maturo litigare- disse Anna, con qualche coraggio in più di Stre. Cico, sentendo la voce della ragazza, decise di lasciare andare il violetto, non volendo perdere tempo per una sciocchezza -stai più attento la prossima volta- rispose semplicemente, guardandolo un'ultima volta negli occhi, per poi girarsi ed andarsene verso casa sua.

Perchè non lo aveva picchiato? Perchè si era fermato a guardarlo? Cosa c'era in quegli occhi da felino che lo attraeva così tanto? Questi pensieri nella mente di Cico lo fecero incazzare molto, aggiungendo anche la fame che possedeva, in quel momento avrebbe ucciso volentieri qualcuno -vaffanculo- sussurrò, arrivando all'entrata di casa sua, prendendo perciò le proprie chiavi e aprendo la porta, quando la stessa voce che lo stava facendo imbestialire lo interruppe.

Quegli occhi rossi, sembravano dei mini rubini incastonati nelle sue pupille. Erano belli, ma incutevano molto timore nel giovane Stre. Sentì, però, come se ne fosse attratto, come se era destino che lui e quel ragazzo dovessero incontrarsi -stai bene Stre?- chiese Anna, vedendo Stre fermo sul posto a guardare il ragazzo andarsene. Sbattè velocemente le palpebre, tentando di prendere nuovamente il controllo sulla sua mente -s-si, ero solo un po' spaventato- disse Stre abbassando lo sguardo -hai per caso notato se era un Demone?- chiese Anna al suo orecchio, per non farsi sentire da eventuali estranei. Stre spalancò gli occhi. Se ne era completamente dimenticato. Come poteva sfuggirgli una cosa così importante? Per osservare che cosa? Degli occhi di uno stupido irascibile? -me ne sono dimenticato, sono stupido!- si maledisse Stre, dandosi un colpo sulla fronte. Anna rise, prendendo la loro cena dal terreno, per fortuna ancora sigillata e mangiabile -speriamo che era un'essere umano normale, la colpa è anche mia di non averlo notato. Stai tranquillo Stre- rispose la ragazza, tentando di non far andare nel panico il suo migliore amico. Si diressero perciò verso la porta della loro casa, con Stre che non smise un'attimo di pensare all'altro giovine. Non si era scusato, non voleva creare problemi a nessuno, nemmeno al peggior criminale della terra! Sentiva un rimorso dentro di sè che voleva distruggere con le sue stesse mani, e come per magia, aveva appena trovato il modo. Guardò per curiosità la casa affianco alla loro, notando che il ragazzo di prima stava proprio per entrare in essa -è il nostro vicino di casa?- si domandò Stre. Il suo cuore prese a battere velocemente, aveva la possibilità di conoscere una nuova persona. Magari non era così male come sembrava. Potevano diventare degli ottimi amici no? -scusami!- urlò Stre, sperando di attirare l'attenzione dell'altro. Anna lo guardò con sguardo confuso e sorpreso, cosa aveva intenzione di fare ora Stre? Perchè gli venivano idee così malsane? Pensò Anna, sospirando per l'atteggiamento dell'altro. Stre, nel mentre, vide che l'altro ragazzo lo stava guardando, segno che aveva sentito il suo richiamo, facendo sorridere il violetto -voglio farmi perdonare! P-perchè non vieni a mangiare da noi?- disse a voce alta Stre, deglutendo l'ansia che si era fatta viva in lui -perchè dovrei? Ti ho già perdonato non serve che tu faccia altro- rispose Cico diffidente, non volendo crearsi altri problemi -per conoscerci! Siamo appena arrivati nel quartiere e p-potremo diventare amici!- rispose Stre, facendo spalancare gli occhi di Cico.

Un amico? Era un Angelo per caso? Cico non si era accorto se aveva il loro simbolo o meno, ma l'atteggiamento rispecchiava alquanto quello delle creature nemiche -scordatelo- rispose Cico scuotendo la testa. Il suo carattere non era per tutti, era meglio non conoscere e non affezionarsi agli esseri umani, li avrebbe sicuramente feriti o rovinato la vita. Sentì il silenzio dell'altro ragazzo farsi vivo nel quartiere. Finalmente Cico poteva mangiare in santa pace in casa sua, o almeno così pensava. Sentì strattonare il suo braccio da una mano non così tanto forte, portando egli dritto in casa del violetto -cosa stai facendo?!- gli urlò Cico, non aspettandosi una reazione del genere -ho detto che voglio conoscerti e così farò!- rispose Stre determinato. Cico era sorpreso, non si aspettava che il fifone di prima lo strattonasse verso casa sua. Lo trovava divertente. Infatti, vedendo che il ragazzo era girato, fece un piccolo sorriso divertito, accontentando la cazzata che voleva fare il ragazzo.

Entrarono, perciò, entrambi nella casa di Stre ed Anna, notando che la ragazza li stava guardando in maniera ambigua e pensierosa. Quanta pazienza serviva per vivere al fianco di Stre? Molta, davvero molta -ciao, io sono Anna- si presentò ella, proprio come avrebbe dovuto fare anche Stre -Cico- rispose semplicemente -ah! E-ehm io sono Stre! P-perdonami se ti ho portato qui in questo modo però- parlò a vanvera Stre. Quando era in ansia succedeva sempre la stessa medesima cosa. Diceva cose senza pensare e in un modo che nessuno comprendeva -tu sai solo scusarti?- chiese ironico il rosso, posizionandosi vicino ad Anna e adagiando la sua cena accanto agli altri due. Stre aveva le guance infuocate, era davvero imbarazzato per tutto quello che aveva fatto -concentrati Stre! Non è così difficile comunicare!- pensò egli, seguendo le orme degli altri due -iniziamo a mangiare?- chiese Anna, che aveva una gran fame, vedendo gli altri due annuire positivamente alla proposta.

💜Spazio Shizuko❤
Ed ecco il loro primo incontro...molto amichevole non è vero? Chissà se miglioreranno. Intanto ci tengo davvero a ringraziarvi di cuore, abbiamo superato le 1k letture così in fretta, sono davvero felice che questa storia vi piaccia. Noi ci vediamo domani con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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