🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 32🏹

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Stre ed Anna continuarono a divertirsi a più non posso. Anna continuò a bere altri drink, curiosa di sapere che sapori avevano, ma forse andò troppo oltre. Si sentì strana: la testa girava ma aveva una forte adrenalina in corpo che non le permise di fermarsi un momento. Stre lo notò immediatamente. Anna è una ragazza composta, perciò appena notò le urla che iniziò a creare, le frasi senza senso che iniziò a dire, capì che era arrivato il momento di tornare a casa. Stavolta sarebbe stato lui a rimproverarla per il suo comportamento. Doveva però anche ringraziarla; se non ci fosse stata lei Stre si sarebbe rattristato e avrebbe continuato a pensare a Cico, si conosceva troppo bene ed era sicuro che senza l'aiuto della sua migliore amica, Stre non sarebbe andato da nessuna parte. Decise, perciò, di uscire dal locale, mettendo un braccio intorno ad Anna così da trasportarla al meglio, schivando ogni spintone che le altre persone gli diedero, riuscendo finalmente ad arrivare alla porta (ovviamente prima di andarsene pagò ogni drink che avevano bevuto). Rivolse un ultimo sguardo alla pista da ballo. Quella chioma focosa era ancora circondato da ragazze, ma Stre poté ben notare l'espressione alterata di Cico e delle altre fanciulle intorno a lui -non se la sta spassando bene- pensò Stre, ridacchiando ed uscendo all'aria aperta.

La musica ad alto volume non riempì più le povere orecchie del violetto, sarebbe diventato sordo se avrebbe continuato a rimanere lì in mezzo! Aveva intuito che queste serate non facevano per lui. A Stre piaceva di gran lunga rintanarsi a casa a guardare qualcosa in televisione, oppure a leggere. Chissà se anche prima di morire lui aveva questi gusti. Questo fu un pensiero improvviso che venne in mente a Stre nel momento meno appropriato della giornata. Effettivamente l'unico che può conoscere il suo passato è il Re Lyon, magari quando tornerà in Paradiso potrà chiedergli alcuni dettagli su se stesso. I pensieri furono risvegliati da un braccio che avvolse la vita di Anna, levando l'enorme peso che gravava sul corpo di Stre -serve una mano?- chiese una voce maschile, che ormai Stre conosceva troppo bene.

Anche Cico, a causa del malumore provocato dalle ragazze incontrate in precedenza, uscì dal locale, alla disperata ricerca di Stre. Aveva voglia di vedere quel ragazzo dolce e solare. Appena messo piede fuori da quel luogo, vide in lontananza quei famigerati capelli viola che tanto lo divertivano, insieme alla migliore amica, la cui si vedeva lontano un miglio che non era del tutto sobria. Cico sorrise e corse immediatamente dai due ragazzi, decidendo di agire impulsivamente come suo solito. Visto che era molto più forte di Stre fisicamente, decise di prendere lui la ragazza, che non si reggeva in piedi e continuava a farfugliare parole senza senso.

Stre guardò sorpreso il ragazzo dai capelli rossi, non si aspettava minimamente di trovarlo lì, per lo più lo stava anche aiutando! Stre voleva solo non ritrovarselo davanti per qualche minuto, ma invece lui compariva sempre. Che scherzo era mai questo! -come mai sei qui?- chiese Stre quasi in un sussurro, mentre iniziarono a camminare verso la loro dimora -non avevo più voglia di stare lì- rispose Cico, guardando dinanzi a sé -quella che hai baciato ti ha rifiutato per caso?- chiese Stre con tono divertito. Cico sbuffò, alzando gli occhi al cielo -assolutamente no, sono io che ho rifiutato lei. Nessuno rifiuta un figo come me- rispose a tono Cico, gonfiandosi il suo ego fino alle stelle -farò finta di crederti- disse solamente Stre, per poi lasciare che il silenzio li avvolgesse per tutto il tragitto.

Cico posò delicatamente il corpo ormai quasi dormiente di Anna, lasciandola da sola nella sua camera. Stre e Cico non avevano proferito parola l'unoo all'altro. Nessuno dei due sapeva il perché. Forse in quel momento avevano bisogno solo della presenza dell'altro, non parole che sarebbero rimaste al vento -ti è piaciuto farmi vedere le tue doti da Don Giovanni?- chiese Stre, ponendosi a braccia conserte vicino alla porta d'uscita dove Cico si stava dirigendo. Non sapeva nemmeno lui dove aveva preso tutta quella sicurezza, ma in quel momento aveva bisogno delle risposte da Cico. Voleva capire se valeva la pena continuare una loro ipotetica amicizia, oppure troncarla in quel momento -ti ha dato fastidio vedermi baciare una persona che non eri tu?- rispose Cico con un'ulteriore domanda a Stre, avvicinandosi a lui e bloccandolo al muro. Il viola era in completo imbarazzo, ma non doveva darlo a vedere. Per una volta doveva ignorare le sue emozioni, perciò sbuffò, guardando il rosso negli occhi -Cico cosa sono per te?- chiese Stre seriamente. Cico spalancò gli occhi, con alcuni battiti del suo cuore che presero ad accelerare -cosa è lui per me?- si rifece la domanda Cico, non smettendo un solo istante di guardare quelle iridi giallastre di Stre. La verità era che nemmeno lui sapeva una risposta. Erano amici? Quella era la soluzione più probabile da dare al violetto -non siamo amici?- disse Cico dopo attimi di silenzio, con una leggera insicurezza nella sua voce. Stre ridacchiò guardando il pavimento della sua stessa casa, per poi prendere all'improvviso il mento di Cico con forza e avvicinando il suo viso a quello dell'altro -come mai allora mi provochi così tanto? Sei sicuro che non ti piaccio Cico?- sussurrò Stre. Cosa stava dicendo il viola? Non lo sapeva nemmeno lui. Era forse leggermente ubriaco? La risposta è molto probabilmente si. Non avrebbe mai avuto il coraggio di dirlo da sobrio. Cico era fermo, immobile. Emozioni contrastanti vi erano all'interno del suo corpo. No, non poteva piacergli Stre. Si erano conosciuti da due giorni e poi a lui piacevano le ragazze! Amava soltanto provocarlo nulla di più. Ma doveva ammettere una cosa: in quel momento agli occhi di Cico, Stre era la persona più bella e seducente che aveva mai incontrato. Erano a due centimetri di distanza, i loro corpi si sfioravano appena ma vi era una tensione così grande che sembravano una persona sola. Cico non aveva idea di cosa rispondere, la sua testa ripeteva solo una semplice parola -bacialo- la sua parte razionale se ne era appena andata in vacanza probabilmente, perché non riusciva più a ragionare -sto per fare una cosa che non so se ti piacerà. Promettimi che dopo questo rimarremmo solo amici, per favore- disse Cico. Si sarebbe pentito di baciarlo, ma ne aveva il fottuto bisogno. Stre capì le sue intenzioni e non poté essere più d'accordo. Finalmente dopo minuti interi le loro labbra si avvicinarono. Erano bisognose, fameliche di un contatto, desiderose dell'altro. Ma per il momento per i due era meglio rimanere semplici amici, perché alla fine nessuno provava un vero e proprio sentimento. O per lo meno, ancora non lo avevano sviluppato.

💜Spazio Shizuko❤
Diciamo che si sono dati il primo bacio! Rimarranno solo amici? Oppure questo gesto gli farà nascere un qualcosa di più ad entrambi? Noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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