Decisero di ritornare andando a casa di Cico. Almeno erano sicuri sul fatto che sarebbero stati da soli, e non avrebbero disturbato nessuno. Entrarono entrambi i ragazzi, chiudendosi rapidamente la porta alle loro spalle, poi fu Cico a fare la prima mossa. Spinse Stre sul muro del corridoio proprio all'ingresso, iniziando a baciarlo con grande foga, prendendo quasi alla sprovvista Stre. Era vero che l'avevano già fatto la sera precedente, ma per Stre era tutto un nuovo mondo, si doveva solamente abituare. Sapeva che ci sarebbe riuscito, soprattutto se Cico era al suo fianco! Cico iniziò a mettere la lingua nella cavità orale di Stre, facendo iniziare una loro danza poco casta. Le mani di Stre erano ancorate alle spalle possenti di Cico, così che non sarebbe caduto per le troppe sensazioni piacevoli, mentre le mani di Cico vagavano nel suo corpo nudo da sotto la maglietta. Voleva stringerlo a lui, voleva fargli sentire la sua presenza, voleva far capire al violetto che a lui piaceva davvero, non solo per il fisico, ma anche per il suo carattere, la sua voce, il suo essere Stre! Il rosso decise di togliere la maglietta all'altro, ormai troppo d'intralcio in quel momento, lasciando finalmente Stre senza un'indumento. Le labbra di Cico si spostarono, passando su tutta la mandibola di Stre, assaporando ogni centimetro di pelle che apparteneva al minore, per poi raggiungere il collo, e iniziando a lasciare dei piccoli segni rossi sopra di esso. Stre si lasciò scappare qualche piccolo verso, ansimando molto rapidamente per il piacere. Cico iniziò a stuzzicare con una mano uno dei suoi due bottoni di pelle, provocando a Stre un forte brivido lungo la schiena, stringendo ancora di più le spalle di Cico. Anche Stre, però, non voleva restare fermo e immobile, perciò anche lui decise di togliere la maglia dell'altro, stupendo molto Cico -il gattino vuole prendere le redini della situazione questa volta?- chiese Cico, ridacchiando con voce roca. I suoi occhi si concentrarono sull'espressione di Stre; guance rosee, bocca semi aperta per annaspare quanta più aria possibile, occhi semi lucidi dal piacere, sguardo che chiedeva di più. Cico non ce la faceva più a trattenersi. Lo baciò nuovamente, prendendolo dalle gambe e poggiandole intorno alla sua vita -andiamo in camera tua?- chiese Stre curioso, staccandosi dal bacio per qualche secondo. Cico annuì positivamente facendo un piccolo sorriso, appropriandosi nuovamente delle labbra di Stre.
Si diressero in camera di Cico, con quest'ultimo che posò il viola sul materasso. Iniziò a giocare con l'elastico dei pantaloni di Stre, stuzzicandolo un pochino prima di levarglieli completamente -p-per favore Cico, fa di nuovo male- lo pregò Stre in tono di supplica. Cico però non voleva dargliela vinta così facilmente, non era il suo stile -se vuoi che te li tolgo, allora dopo dovrai prendere tu in mano tutta la situazione- sussurrò Cico al suo orecchio. Voleva vedere com'era Stre all'azione, era molto curioso, e avrebbe fatto di tutto pur di scoprirlo. Stre, nel mentre, non riusciva a ragionare lucidamente. Voleva solo che Cico gli donasse quanto più piacere possibile. Acconsentì, facendo un cenno di capo positivo. Cico fece un sorriso malizioso, levando i pantaloni del minore immediatamente, come se fossero aria, lanciandoli da qualche parte nella stanza. Fatto questo gesto, Cico si allontanò leggermente dal corpo di Stre, sedendosi per poi guardarlo -gattino, sono tutto tuo- disse, facendo anche un po' di scena con il tono di voce. Stre continuava ad ansimare per il voler di più, ma ormai aveva acconsentito al patto di Cico. Doveva rispettarlo no? Si avvicinò perciò a lui, iniziando a baciarlo molto lentamente. Non sapeva in realtà cosa fare, sarebbe andato essenzialmente ad istinto. Girò Cico, questa volta fu lui a stenderlo e poggiarsi sopra il corpo del maggiore. Stre staccò piano le sue labbra da quelle di Cico, imitando i suoi gesti fatti precedentemente; iniziò a passare le sue mani, con un tocco molto delicato, su tutto il corpo di Cico, provocando ad egli vari brividi di piacere. Era meraviglioso il tocco del minore. Non vedeva l'ora di scoprire cos'altro sapeva fare. Stre iniziò a baciare delicatamente ogni addome di Cico, volendo provocare anche al maggiore del piacere, proprio come aveva avuto lui con quei gesti. Una sua mano iniziò piano piano a scendere più sotto, posizionandosi proprio sopra l'erezione di Cico, già innalzata da molto tempo. Cico iniziò anche lui ad ansimare, con un eterno sorriso sul volto, mentre le sue mani si posarono sulla vita di Stre, stringendola, non riuscendo a stare fermo per molto. Stre iniziò a muovere piano la sua mano, provocando un po' di piacere nel corpo di Cico. Quei gesti lenti, Dio se lo facevano impazzire -Stre, togli tutto- gli disse con decisione Cico. Non era una richiesta, ma un ordine. Stre lo eseguì, non volendo farlo aspettare molto. Tolse sia i pantaloni, sia i boxer di Cico, rivelando così la sua intimità che pulsava molto. Cico voleva dire a Stre di usare la sua bocca, ma non voleva affaticarlo già da subito, perciò lasciò perdere, fidandosi ciecamente di Stre.
Il violetto si rimise sopra di Cico, ponendo una sua mano proprio sopra la sua erezione, iniziando a stuzzicarla per bene. I suoi occhi felini osservarono Cico, che fece dei piccoli versi di piacere. I loro occhi non si staccarono dall'altro. Avevano bisogno di quel contatto, non riuscivano a resistere. Cico decise di aggiungere anche un piccolo movimento: visto che aveva le proprie mani sui fianchi di Stre, lo fece muovere avanti e indietro, facendo scontrare l'erezione scoperta di Cico, con il membro di Stre ancora dentro di boxer -ah, Cico- iniziò a gemere anche Stre. I loro piccoli gemiti si scontrarono, provocando una sonora melodia poco casta. A loro non importava del resto, della vergogna, dell'imbarazzo. Ormai non c'era più. I movimenti delle mani di Stre aumentarono, facendo salire il piacere di Cico ancora di più, mentre quest'ultimo comandò i movimenti del corpo del minore, decidendo a quale velocità andare a suo piacimento. Era davvero una situazione molto eccitante per entrambi.
Il rosso decise di fermare le mani del viola, capendo che quello che aveva fatto era stato assai sufficiente. Non voleva venire subito, voleva aspettare ancora un po' -c-che cosa c'è?- chiese Stre, notando che Cico lo stava osservando fermando la sua mano -riesci a metterlo da solo?- chiese Cico. Stre spalancò gli occhi a quella richiesta. Doveva fare anche quella parte da solo? Non sapeva se ne era capace, poteva comunque provarci. Annuì lentamente con il capo, per poi alzare di poco il suo posteriore, tentando di allineare perfettamente il membro di Cico alla sua entrata -così?- chiese Stre, guardando Cico e attendendo una risposta. Il maggiore lo trovava davvero adorabile, come faceva ad essere così innocente e sexy allo stesso tempo? -bravo, proprio così- rispose con un piccolo sorriso Cico, tentando di donare un po' di sicurezza a Stre, che ne aveva bisogno. Sentendo questa risposta positiva, Stre prese a scendere con il bacino, facendo piano piano entrare tutta la lunghezza in lui. Cico continuava a tenere le mani sui suoi fianchi, volendo aiutare Stre nei movimenti, sapendo che non era abituato. Un urlo da parte di Stre si elevò nella stanza, facendo capire a Cico che il lavoro difficile era ormai compiuto. Stre iniziò a respirare affannosamente, tentando di far passare quel dolore iniziale che era molto forte. Cico non sapeva come tranquillizzarlo, decidendo di accarezzare con molta dolcezza i suoi fianchi per tentare di sollevare il dolore. Stre, notando quel gesto di Cico, pose il suo sguardo sui suoi occhi, vedendo quanto in quel momento ci tenesse a lui. Stre pensava di conoscere Cico, invece si ritrovò ad essere sorpreso ogni giorno che passava. Cico non riusciva a resistere un secondo di più, voleva baciarlo, voleva assaporare nuovamente quelle labbra così dolci e morbide. Perciò portò una mano sulla nuca del minore, abbassandola e poggiando le loro labbra in un bacio passionale. Questo serviva anche per distrarre Stre dal dolore, difatti stava funzionando. Il dolore era quasi passato, lasciando spazio al piacere -va meglio?- chiese Cico in un sussurro. Stre fece un sorriso, annuendo positivamente -ce la fai a muoverti da solo?- chiese nuovamente Cico. Cavolo non si aspettava nemmeno lui di essere così premuroso. Ormai non si sentiva più in Demone, forse si sarebbe trasformato in un Angelo se continuava in questo modo! Stre sussurrò un flebile 'si', per poi muoversi con movimenti verticali sul corpo di Cico. Iniziarono a sentirsi i primi gemiti da parte di Stre, con qualche verso fatto da Cico. Erano quasi già a limite, a causa dei movimenti fatti in precedenza che li aveva portati ad un'eccitazione alquanto alta. Perciò Stre decise di non trattenersi, volendo buttare fuori il suo seme, medesimo pensiero che aveva anche Cico. Iniziò, così, letteralmente a saltellare quanto più velocemente poteva, iniziando ad urlare il nome di Cico. Anche i versi di quest'ultimo si fecero più acuti, sapendo che tra poco avrebbe avuto l'orgasmo -C-cico non ce la f-faccio più ah!- gemette Stre con lo sguardo rivolto verso il soffitto -n-nemmeno io Stre, continua così un altro pochino- rispose Cico, non volendo comunque finire subito quel round. Il formicolio aumentava ad ogni spinta sempre di più, fin quando Stre e Cico non arrivarono al limite, venendo contemporaneamente. Il calore era alle stelle, Cico sentiva l'aria dell'Inferno invaderlo. Per lui il sesso non era mai stato così eccitante da quando aveva conosciuto Stre. Volevano continuare, lo desideravano entrambi, ma purtroppo, un rumore assordante interruppe il loro amore passionale.
💜Spazio Shizuko❤
Spero che questa piccola smut sia stata di vostro gradimento, cosa sarà mai quel rumore? Noi ci vediamo domani con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤
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Anime Opposte ♧Strecico♧
Fiksi PenggemarAngeli, creature dal cuore puro al servizio degli esseri umani, per portar loro gioia e prosperità. Demoni, creature malvagie e pronte per portare scompiglio nel mondo umano. Essi sono anime opposte che non potevano andare d'accordo tra di loro. Nes...
