🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 5🏹

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Arrivò il pomeriggio nel Paradiso, ed era arrivato il momento dell'assegnazione di un nuovo compito per Stre. I vari incarichi venivano trasmessi grazie a delle pergamene volanti, che si dirigevano verso ogni Angelo nel Paradiso. Il violetto stava continuando un suo disegno che aveva gettato e rigettato molteplici volte perchè non gli era piaciuto, e a dire la verità, nemmeno in quel momento Stre apprezzava il lavoro da lui compiuto. In un gesto di rassegnazione scrisse una forte linea in matita su tutto il foglio, strappandolo e gettandolo nel cestino insieme ai suoi compari -oggi non è giornata per disegnare- pensò Strecatto ridacchiando, dirigendosi verso il suo ampio balcone e appoggiandovisi sopra, aspettando che la sua pergamena arrivasse. Quel giorno non rimaneva con i piedi sulle nuvole per un secondo: troppi pensieri circolavano nella sua testa, dubbi e curiosità celavano la sua mente, forse era proprio a causa di questi motivi che il suo disegno non prendeva minimamente forma. Osservando la città e aspettando la sua pergamena, vide in lontananza uno spettacolo che ogni volta adorava alla follia: uno stormo di pergamene volanti giunse nel Paradiso, creando numerose gioie tra gli Angeli. Una di esse si posò proprio dinanzi al ragazzo, in cui era disegnata una graziosa faccina al di sopra. Stre le sorrise, prendendola delicatamente e portandola all'interno della propria dimora. Scese al piano inferiore, arrivando alla stanza dove vi era contenuta una sfera trasparente maestosa; ogni Angelo e Demone era dotato di essa, per poter interferire con il mondo umano per riuscire a terminare i loro compiti.

Stre aveva decorato magnificamente quella stanza, l'aveva resa mistica, con qualche pianta e edera qua e là, le luci interamente viola e blu per dare un'effetto ancora più misterioso, pareti fatte in roccia con qualche gingillo posizionato tra varie parti. Al centro vi era questo altarino con la sfera luminosa, Stre perciò decise in precedenza di aprire quella dolce pergamena. Sfilò delicatamente il nastro con cui era avvolta e la aprì, leggendone il contenuto -Una coppia di migliori amici ha litigato, a causa della gelosia di uno dei due. Fai ritornare la pace tra di loro- testuali parole vi erano scritte sulla pergamena; per fortuna a Stre ancora non toccarono compiti ardui, visto che vi erano Angeli più esperti su cui fare affidamento.

L'Angelo richiuse la pergamena, avvicinandosi alla sfera e toccandola con essa. Fin da subito vennero rivelati i due ragazzi che avevano litigato. Quando Stre cliccava sulla figura di un umano, la sfera gli indicava tutte le caratteristiche, tra cui carattere, relazioni, hobby e quant'altro. L'Angelo della gentilezza li osservò entrambi, capendo chi era il ragazzo geloso e chi era il suo migliore amico. Innanzitutto doveva capire il perchè di quella gelosia, perciò Stre chiuse gli occhi e mise le mani su quella sfera, tentando di leggere il pensiero del ragazzo. Queste creature ovviamente avevano anche questo come potere, erano davvero fortissime. Stre si morse il labbro per lo sforzo, non era così semplice, aveva bisogno di una grande forza mentale; il suo respiro si affaticò sempre di più, non ci stava riuscendo per niente. Per far funzionare questo potere serviva che la mente venisse svuotata da tutti i pensieri e preoccupazioni al suo interno, doveva essere vuota per lasciare spazio ai pensieri dell'umano. Ma proprio quel giorno Stre non era in forma per lasciare la sua mente senza dubbi o preoccupazioni. Non voleva rimandare, sapeva che un Demone gli avrebbe dato filo da torcere per non riottenere la pace tra quei due individui, perciò doveva completare quel compito quello stesso giorno -Stre puoi farcela, non pensare ad altro, svuota la mente per favore- si tentò di dare la forza l'Angelo, riprendendo fiato più che poteva.

Ritentò nuovamente dopo minuti di riposo, dove Stre era pronto, ce l'avrebbe fatta. Si riavvicinò alla sfera di cristallo, riposandovici sopra le mani e cliccando sulla figura dell'umano per leggerne il pensiero. Chiuse nuovamente i suoi occhi, ora era molto più tranquillo di prima. Non vi era più un suono circostante, la sua mente venne invasa da una luce bianca, era un buon segno! Respirò sempre più a fondo e continuò a forzare espressioni per il grande sforzo che stava facendo. In quello sfondo bianco adocchiava delle frasi nere, ci stava riuscendo, quelli erano i pensieri dell'umano. Difatti quando si legge la mente delle persone, non si sente la sua voce, ma si leggono le frasi che la persona sta pensando. Stre sorrise, era davvero felice di esserci riuscito, o per lo meno così credeva.

Una voce, un pensiero sopraggiunse nella sua mente, rovinando quel fantastico momento -non sarebbe più facile risolvere i problemi andando sulla terra?- gli chiese quella voce. Immediatamente quelle frasi che si stavano avvicinando agli occhi di Stre indietreggiarono subito, insieme a quello sfondo bianco latte. Stre aprì di scatto le palpebre, accasciandosi sul pavimento per respirare a pieni polmoni. Non si doveva mai interrompere la pratica della lettura nel pensiero, poteva avere degli effetti molto gravi sull'Angelo. Il viola stava tossendo e tentava di prendere quanta più aria possibile. Di chi era quella voce? Chi aveva parlato? -c-chi ha parlato?- chiese timoroso e senza forze il giovine. Si guardò attorno più che poteva, avvolgendo il proprio corpo con le sue maestose ali -sono la tua coscienza mio caro Angioletto- si sentì nuovamente quella stridula voce nella testa di Stre. La coscienza? Da quando un qualcosa di astratto parlava? -per favore...puoi andare via?- sussurrò gentilmente Stre, tappandosi le orecchie per tentare di non ascoltarla -sono parte di te, non posso andare via Angioletto- gli rispose questa voce ingrata, a detta di Stre. Doveva conviverci per sempre? Come mai era comparsa solo in quel momento? Cosa stava succedendo quel giorno? Il cielo era contro di lui perchè aveva fatto qualcosa di male? Non lo sapeva, non ne aveva idea, ma Stre sapeva solo che aveva un grandissimo sonno. Aveva consumato molteplici energie e aveva bisogno di altro riposo. Ci avrebbe riprovato il giorno seguente, si promise Stre. Si diresse volando verso il suo enorme letto, adagiandovisi sotto le sue coperte, pronto per entrare nel mondo dei sogni -non sarebbe divertente tornare umano per qualche istante?- sentì all'improvviso Stre, ignorando nuovamente la sua coscienza e finendo tra le braccia di Morfeo.

❤Spazio Shizuko💜
Già arrivano i primi problemi per Stre. Spero di essermi spiegata per quanto riguarda il funzionamento della lettura del pensiero e della sfera di cristallo. Noi ci vediamo domani con il prossimo capitolo.
❤Ciao Shippatrici e Shippatori💜

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