Cico fece un ghigno compiaciuto. Non serviva nemmeno pensare ad una risposta. Lui non era il tipo da rimuginare sulle cose, o le faceva d'impulso, o non le compiva assolutamente. Rimase lì, notando che molti Demoni, invece, avevano deciso di non prendersi una responsabilità così grande -che pappamolli- pensò Cico guardandoli. Dopo vari minuti i Demoni fermarono il loro via vai, facendo rimanere nella villa solo chi voleva adempiere a questo compito -bene, congratulazioni per chi è rimasto, avete fatto davvero una scelta coraggiosa. Vedete di fare qualcosa in questa missione e di non cazzeggiare solamente. Ora, uno alla volta siete invitati a venire nella mia stanza per informazioni più dettagliate del vostro compito- concluse il discorso la Rapitrice, girandosi e volando verso la propria stanza. Prima di entrarci, però, notò che tutti i Demoni si stavano spintonando tra di loro, facendosi anche male, per poter entrare per primi nella stanza della regina. Ella sbuffò, non potendo assistere ad uno spettacolo più vergognoso di ciò -in ordine! Non fate rumore chiaro?!- urlò lei, ricevendo l'attenzione di ogni Demone. Per fortuna capirono e così si misero in una fila più o meno ordinata.
Alex capitò quasi all'inizio di essa, perciò ne era molto contento, poi, verso il centro, vi era Cico, mentre alla fine della fila capitò il povero Piadina. Mentre Alex era così gioioso di essere uno dei primi, mentre mangiava una delle prelibatezze della villa, Cico e Piadina non potevano dire lo stesso. Il corvino era ansioso già di per sè di non stare vicino ai suoi amici, per lo più anche uno tra gli ultimi doveva capitare! Cavolo non gliene andava una giusta quella sera. Tra l'altro lui in realtà non voleva andare sulla terra, non voleva abbandonare l'inferno, ma quando vide Cico e Alex fermi lì sul posto, non potè fare diversamente anche lui. Magari sarebbe capitato insieme ad uno dei due, o almeno così sperava. Cico, invece, si stava godendo appieno la serata. Per smorzare l'ansia della situazione, si ritrovò a pomiciare insieme ad una ragazza dinanzi a sè, strisciandosi contro di lui e iniziando a baciarlo in maniera appassionata, non badandosi di tutti quei Demoni presenti nella sala. Cico sentì l'adrenalina invadergli il corpo, la grande notizia gli aveva dato una grande foga e aveva bisogno di sfogarla in qualche modo. L'avrebbe fatto lì sul posto se non ci fosse stata tutta quella gente. Sentì altre mani tastare la sua vita, ma non erano di una ragazza, bensì di un ragazzo. Appena le sentì si staccò immediatamente dal bacio con la ragazza, girandosi di scatto e togliendosi quelle mani che lo stavano toccando -che cazzo stai facendo?- gli chiese Cico in modo scurrile. L'altro Demone rise, avvicinandosi di più al rosso, mettendogli le mani intorno al collo -eddai, ti diverti solo con le ragazze? Io posso soddisfarti molto di più- sussurrò il giovine. Aveva dei lineamenti molto femminili e delicati, ma la sua mente era probabilmente una delle più sporche nell'Inferno -non sono gay, levati- informò Cico, sentendo anche un rigonfiamento dell'altro Demone punzecchiarlo. Quest'ultimo tornò con sguardo serio, sospirando e ritraendo le sue azioni -caspita sei proprio uno stronzo- disse verso Cico, non apprezzando per niente le sue parole. Il rosso, sentendo quella risposta, sentì una rabbia pervadergli il corpo. Si era capito che il ragazzo era molto irascibile e permaloso -tu sei solo una puttana- rispose a tono Cico, ridacchiando. Il Demone lo guardò negli occhi, e all'improvviso i due si iniziarono a mettere le mani addosso, con Cico che gli diede un pugno sulla guancia, mentre l'altro un bel calcio nello stomaco. Ad intervenire, come era giusto che sia, arrivarono le guardie, che distanziarono i due ragazzi, spostando Cico all'inizio della fila -fai un solo guaio e ti cacciamo da qui, la regina ha ordinato di non fare rumore, chiaro?- disse seriamente la guardia che aveva scortato Cico. Quest'ultimo rispose con un accenno di capo positivo, odiando quando gli si impediva di fare un qualcosa che lui voleva compiere. Una cosa positiva, però, l'aveva avuta, era passato avanti a tutti! -che culo- pensò Cico, ritornando ad avere il suo sorriso ammiccante sul volto.
Arrivò, poco dopo il suo turno, raggiungendo la porta della stanza volando, ed entrando senza nemmeno bussare -buonase- tentò di dire Cico in modo scenico verso la regina, venendo interrotto proprio da quest'ultima -ti sembra il modo di presentarti questo?- gli chiese ella, zittendolo immediatamente. Cico, ritornato lucido, osservò la meravigliosa stanza che lo circondava. Era tutta rosso sangue, con dei fuochi ad adornarla e la Rapitrice posta al centro della stanza -Cico Tobbi, dico bene?- chiese la rapitrice, portando il rosso alla realtà, annuendo positivamente -dovrai recarti a Milano, crea più scompiglio che puoi e non farti catturare dagli Angeli. Anzi, se ne becchi uno vieni immediatamente qui e portamelo. Ovviamente avrai i soldi e una casa per vivere tranquillamente sulla terra. Non hai domande vero?- disse la Rapitrice, non avendo la pazienza necessaria per ascoltare ogni cosa che i Demoni le avrebbero chiesto -una sola. Per caso lei è sing- tentò di domandare Cico, inconsciamente delle conseguenze. Difatti la Rapitrice lo guardò con uno sguardo gelido che i suoi occhi nero pece incutevano -sei stupido di natura o lo sei diventato?- chiese ella, non potendo pensare che qualcuno avesse davvero il coraggio di fare tutte quelle cose -no no, lo sono sempre stato!- disse fiero Cico, facendo un'enorme sorriso compiaciuto. La Rapitrice sospirò, stanca di quell'individuo -vattene, mi stai dando solo fastidio- disse ella, iniziando a giocare con i suoi lunghi capelli corvini -certo, se vuole un po' di divertimento, non esiti a chiama- -sparisci!- gli urlò e Cico immediatamente se la diede a gambe, volando verso l'esterno della villa -scommetto che le sto proprio simpatico- pensò Cico, dirigendosi verso Alex che lo stava aspettando.
-come è andata? Dove andrai? Sarai a Torino vero?- iniziò a domandare Alex a raffica, sperando in una risposta positiva da Cico -no Alex, io andrò a Milano- rispose, invece, Cico, facendo terminare le fantasie di Alex -n-non staremo insieme?- balbettò l'azzurrino, con le lacrime agli occhi per il dover lasciare Cico. Così si avvinghiò al possente braccio del rosso, iniziando a tormentarlo con piagnistei degni di un bambino di un anno -Alex, potremo tenerci in contatto, non rompere il cazzo- disse Cico, tentando di scostare Alex dal suo braccio. Dopo vari minuti di attesa, anche Piadina li raggiunse, informando loro che lui sarebbe andando a Firenze -cavolo, ci separeremo tutti e tre allora- disse Cico, spostando definitivamente Alex da egli.
💜Spazio Shizuko❤
Solo a me ha divertito troppo il modo in cui Cico rispondeva alla Rapitrice? Non lo so, ce lo vedo molto a dire quelle cazzate! Loro tre purtroppo saranno separati, ma facendo due più due avrete capito il motivo no? Noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤
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Anime Opposte ♧Strecico♧
FanficAngeli, creature dal cuore puro al servizio degli esseri umani, per portar loro gioia e prosperità. Demoni, creature malvagie e pronte per portare scompiglio nel mondo umano. Essi sono anime opposte che non potevano andare d'accordo tra di loro. Nes...