🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 54🏹

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Altri giorni passarono, arrivando finalmente a quello della partenza. Tutti e tre i ragazzi erano pronti, emozionati, mentre un'altra era anche consapevole di dover affrontare un qualcosa di molto grande in quel viaggio. Quella sarebbe stata l'ultima tappa nel mondo umano, poi Anna era sicura che il piano avrebbe funzionato alla perfezione e che avrebbero portato i Demoni in Paradiso, non perdendo nessuno. Ma quello non era il momento di pensare al futuro, sennò sicuramente gli altri due ragazzi che sarebbero stati con lei l'avrebbero scoperta -allora? Sei pronto Stre?- chiese Anna, prendendo la sua valigia per poi dirigersi verso l'ingresso della casa. Stre fece un grande sorriso, annuendo positivamente. Doveva ammettere di essere molto agitato, non aveva mai fatto un viaggio sulla Terra, o almeno non era così da quando ne aveva ricordo, perciò era tutto nuovo, così come anche per Anna. L'unica cosa a cui doveva pensare era che non sarebbe stato da solo, ci sarebbe stata la sua migliore amica, pronto a sostenerlo, e il suo fantastico ragazzo, che probabilmente era già in ritardo. Sarebbero andati in treno, perciò dovevano assicurarsi di essere in perfetto orario -vai a chiamare Cico, su su muoviti!- esclamò Anna, accompagnando fuori Stre ed indirizzandolo ad andare in casa di Cico. Anna guardò per l'ultima volta la loro villa dall'esterno. Ancora non credeva a tutto ciò che stava vivendo, era tutto così surreale. Ma era proprio la realtà dei fatti -addio bellissima villa- pensò Anna, facendo un piccolo sorriso rivolto verso la struttura, rivolgendolo anche verso il cielo, come se stesse sorridendo al Re Lyon, che si trovava proprio lì sopra di lei a vegliarla verso la strada giusta.

Stre era in casa di Cico, aspettando che il ragazzo si preparasse -ti muovi? Se perdiamo il treno è colpa tua- disse Stre, aspettando al di fuori del bagno dove si trovava Cico -ho finito, un'attimo!- protestò il rosso. Uscì finalmente da quella stanza, facendosi vedere in tutta la sua bellezza da Stre -sono fantastico non è vero?- disse in modo teatrale il rosso. Stre rise a quelle parole, non era cambiato di una virgola esteticatemente, che cosa ci faceva tutto quel tempo in bagno? -no non lo sei- rispose, facendo un piccolo sorrisetto soddisfatto. Cico si avvicinò a lui, prendendolo per i fianchi -allora non ti do' nessun regalo che ti avevo preparato- disse Cico, ghignando e formando uno sguardo pieno di sfida nei suoi occhi. Stre spalancò gli occhi. Un regalo? Per lui? Lo voleva tantissimo! -a-aspetta regalo?- chiese, tentando di essere il più innocente possibile. Sapeva che a Cico piaceva molto quando si comportava in quel modo, così magari sarebbe rientrato nelle sue grazie. Cico annuì con il capo, mentre Stre mise le braccia intorno al suo collo -a me piacerebbe molto ricevere un regalo dal mio fidanzato- sussurrò Stre, avvicinando pericolosamente le sue labbra a quelle di Cico -davvero? Allora dimmi che sono il miglior fidanzato del mondo- sussurrò Cico di rimando -sei il miglior fidanzato del mondo! Anche perché sei solo mio- esclamò Stre sorridendo, dicendo l'ultima frase con un tono molto imbarazzato. Cico rise con voce roca, eliminando la piccolissima distanza che vi era tra i due, iniziando a spingere le loro labbra le une sulle altre. Quel contatto donava sempre emozioni incredibili. Non importava quante volte lo avrebbero ripetuto, i loro cuori avrebbero sempre battuto ad una velocità incredibile.

Dopo molti minuti si staccarono, con il fiato ancora corto -era questo il regalo?- chiese Stre, annaspando quanta più aria poteva. Cico fece un cenno negativo a quell'affermazione -è un regalo che ti piacerà ancora di più, aspetta qui- disse Cico, dando un veloce bacio sulla guancia al viola. Stre rimase incantato da quei gesti, dal carattere di quel ragazzo dai capelli rossi. Era la persona più fortunata al mondo ad averlo con sè. Cico ritornò dopo pochi secondi, con le mani dietro la schiena, avvicinandosi ancora a Stre -chiudi gli occhi- Stre fece come ordinato. Era ancora più agitato di prima, non sapeva cosa aspettarsi da Cico. Che regalo gli avrebbe fatto? Un gioiello? Del cibo? Un gatto? Non ne aveva idea! Sentì un'oggetto posarsi sulle sue mani, che Cico prese delicatamente tra le sue e aprendole in seguito -puoi aprire gli occhi- disse Cico. Stre sbattè piano le palpebre, tenendo in mano l'oggetto che aspettava, e appena lo vide gli vennero le lacrime agli occhi. Non poteva credere che Cico se ne fosse ricordato! -d-degli Aquilegia? C-cico ma tu nemmeno ti ricordavi il nome!- disse Stre -mi ricordavo le prime lettere, ho cercato su internet e ho trovato questi fiori, meno male che sono quelli giusti- ridacchiò il rosso. Stre portò il suo naso dentro quei bellissimi fiori viola. Profumavano tantissimo, ed erano bellissimi. Stre corse ad abbracciare Cico, unendo nuovamente le loro labbra -grazie, grazie mille Cico- sussurrò Stre. Stava per piangere, ci mancava poco, ma Cico glielo impedì, asciugando le piccole lacrime che minacciavano di uscire dagli occhi di Stre -sono contento che ti siano piaciuti- rispose Cico, avvolgendo Stre in un bellissimo abbraccio. Il violetto sapeva già dove metterli, e doveva anche correre, erano in super ritardo! -aspettami fuori, arrivo subito!- esclamò Stre, uscendo di casa insieme a Cico e alla sua valigia, lasciando lui ed Anna al di fuori -dove sta andando?!- esclamò Anna, adirata con entrambi per il ritardo appena fatto -non lo so- rispose Cico, alzando le spalle. Stre ci mise pochi secondi per posizionare i fiori in una parte perfetta della casa. Ovvero, sulla parete della sua camera! Almeno quando sarà tornato si sarebbe sentito tutto il loro profumo nella sua stanza. Stre corse verso l'esterno, dirigendosi verso Anna e Cico -possiamo andare adesso?- chiese Anna, guardando i due con uno sguardo gelido. I fidanzati annuirono, dirigendosi in fretta e furia verso la stazione.

Non ci volle molto per arrivare, e per fortuna il loro treno non era ancora arrivato. In quel momento tutti e tre volevano utilizzare le loro ali per viaggiare. Cavolo come sarebbe stato comodo! Dopo pochi minuti arrivò il loro mezzo, dovendo perciò salire e iniziare quel piccolo viaggio. Vi erano alcuni posti dove sedersi, così Stre si sedette di fianco a Cico, mentre Anna era proprio di fronte a loro. Stre posizionò il suo capo sulla spalla di Cico, trovandola nettamente più comoda del sedile, volendo farsi una piccola dormita prima di giungere alla loro meta. Cico gli diede un piccolo bacio nei capelli, mettendosi le cuffie e ascoltando la musica, cosa che amava fare alla follia, mentre Anna continuò a scrivere un suo ipotetico prossimo libro -addio Milano- pensò Anna, salutando per l'ultima volta quella città che li aveva accompagnati per molteplici giorni.

💜Spazio Shizuko❤
Sarà davvero un'addio per la città di Milano? Il piano a Torino funzionerà? Noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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