🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 13🏹

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Con questa decisione, Stre rimase al suo posto, aspettando altre indicazioni dal re. Voltò la testa, vedendo che nemmeno i suoi amici avevano abbandonato quell'unica opportunità; nessuno avrebbe abbandonato nessuno, sarebbero stati insieme fino all'ultimo e si sarebbero aiutati a vicenda. Il violetto sorrise con fierezza, per poi ritornare a guardare l'imponente Re Lyon, che stava continuando il suo discorso -congratulazioni a chi è rimasto, siete degli Angeli davvero formidabili! Ora ho bisogno che tutti voi prepariate una fila ben ordinata, a turno entrerete nella mia stanza- disse Lyon, indicando la porta da cui gli Angeli sarebbero dovuti entrare successivamente -vi darò personalmente qualche informazione più precisa. Miraccomando, in ordine- urlò questa raccomandazione con tono severo -iniziate- aggiunse, per poi ritirarsi nella sua stanza. Le guardie iniziarono ad aiutare gli Angeli a mettersi in fila, così da non causare problemi al Re, e dopo svariati minuti ci riuscirono. Anna, Stre e Giorgio erano in posizioni differenti nella fila: Anna era capitata tra i primi, una vera fortuna per la ragazza, così avrebbe potuto incontrare il Re più in fretta. Giorgio era in mezzo e infine Stre, come se la sfortuna giocasse a suo favore, fu l'ultimo della fila. Per fortuna gli Angeli si erano dimezzati dall'inizio della festa, ma comunque Stre avrebbe dovuto aspettare molto tempo.

Nel mentre che gli Angeli entravano uno ad uno nella stanza del Re, Stre si perse nuovamente tra i suoi pensieri -se sapevo che avrei avuto momenti di attesa, avrei portato il libro di Anna- fu uno dei rimpianti che Stre avette in quel momento, almeno poteva fare qualcosa in quella terribile attesa. Altri pensieri riguardavano il mondo umano, certo lo aveva visto così tante volte da quando era in Paradiso, che ormai sembrava esserci tornato a vivere. Però dal vivo è tutta un'altra cosa; come avrebbe fatto? E se lo avrebbero diviso da Anna e Giorgio? Sarebbe rimasto solo? Non ce la poteva assolutamente fare! Nuove preoccupazioni inondarono la mente di Stre, mentre piccoli passi si facevano avanti in quella lunga coda. Infine il pensiero che lo preoccupava tra i tanti era il fatto di dover incontrare davvero dei Demoni. Sarebbe stato all'altezza per sconfiggerli? Anzi, cosa dovrà fare se ne incontrerà uno? La testa iniziava a pulsare, tanto che Stre si era dovuto mettere una mano su di essa per calmarsi. Una distrazione arrivò proprio nel momento in cui ne aveva più bisogno. Sentì un tocco sulla propria spalla, così si voltò di scatto, vedendo Anna allegra e gioiosa -hai già fatto?- chiese Stre alla ragazza, ricevendo un cenno di capo positivo -il Re Lyon mi ha detto che devo uscire fuori, così non si crea più trambusto, ti aspetto ai giardini!- lo informò Anna, saltellando verso l'uscita del castello. Stre la guardò divertito, sembrava come se avesse visto un qualcosa di incredibile e di bellissimo -che belle emozioni provoca l'amore!- pensò il viola ridacchiando. Un sorriso malinconico passò sul suo volto. Cavolo da quanto è che Stre non si innamorava? -pensa se mi innamorassi di un Demone!- pensò Stre, divertito ma allo stesso tempo spaventato. Poteva capitare davvero, e in quel caso cosa avrebbe fatto? Avrebbe avuto il coraggio di fare qualcosa? Ma questo non sarebbe mai accaduto a Stre, lui che si innamora di un essere spregevole e odioso? Non è possibile! O almeno così credeva egli.

Finalmente l'attesa di una lunga ora era svanita, era arrivato il suo turno, così poi sarebbe potuto tornare a casa sua a fare un bel riposino di bellezza! -il prossimo!- urlò una guardia, facendo immediatamente scattare il corpo esile dell'Angelo della gentilezza, che prese il volo e si diresse dinanzi alla stanza del Re. Fece un bel respiro profondo, allentando tutti i suoi timori e ansie, bussando alla porta -avanti- si udì dall'altro lato, segno che Stre poteva entrare. Abbassò la maniglia della porta e mise piede in quella meravigliosa stanza:  era interamente costernata da nuvole, maestosa come l'intera struttura, mobili che volavano e altri che erano piantati al terreno. La luce lunare rifletteva in quella gigantesca stanza, donando un'area più rilassata e taciturna. Stre si posizionò dinanzi al Re Lyon, aspettando indicazioni -infine qui abbiamo Strecatto De Lucis, l'Angelo della gentilezza, dico bene?- chiese il Re, per essere sicuro di non star sbagliando. Stre annuì con grande frenesia, con il fiato alla gola e una grande paura nel dire anche solo una parola -l'ultimo posto rimasto è una città dell'Italia, Milano, non ci sei mai stato perciò è il posto perfetto per te- lo informò Lyon. Stre attese qualche istante, per poi iniziare con le domande -p-per caso sarò solo?- chiese timidamente il ragazzo, continuando a guardare il pavimento per non rivolgere il suo sguardo alla figura del Re -per tua fortuna la tua amica Anna Oscura ha chiesto gentilmente di mettersi in coppia con te, perciò sarete in due- lo tranquillizzò Lyon, facendo tirare a Stre il primo sospiro di sollievo -u-un'altra cosa...quando scoprirò un Demone, cosa dovrò fare?- fece Stre, attendendo nuovamente altre informazioni -dovrai portarlo da me, con le maniere buone...o con le cattive. Non dovrai assolutamente ucciderlo- spiegò Lyon. Stre era contento di non dover uccidere una creatura, ma anche portarla dal Re non sarebbe stato di certo una passeggiata -altre domande?- chiese Lyon alzando un sopracciglio -l-l'ultima- balbettò Stre in risposta, facendo ridacchiare Lyon -ti ascolto- rispose, dando lo spazio di parlare all'altro -come farò con il denaro? Dovrò lavorare o avere una casa?- chiese infine Stre, incuriosito da queste informazioni. Lyon rimase sorpreso da queste domande molto intelligenti, gli unici che le avevano poste erano proprio Stre ed Anna, per i restanti aveva dovuto dire lui ogni cosa -avrai già una casa, condivisa con la signorina Anna, e anche i soldi necessari per vivere. Non dovrai lavorare, ad ogni evenienza ci penserò io. Se i soldi finiranno te ne darò di nuovi, non spenderli per cose inutili miraccomando- disse Lyon, esaudendo ogni curiosità che il viola aveva -l-la ringrazio- rispose Stre, non spostandosi di un centimetro dalla sua posizione -è tutto, può andare- lo congedò Lyon, così che Stre potesse ritornare in una posizione più comoda e levarsi tutta quella tensione. Proprio quando stava per aprire la porta della stanza, però, Lyon lo fermò qualche istante -la prossima volta non guardare il pavimento, non credo sia più importante di me. E non balbettare, intesi?- gli disse Lyon, con tono serio ma allo stesso tempo giocoso. Il viola aveva appena perso un battito, continuando a rispondere con cenni di capo, per poi andarsene e respirare a pieni polmoni -libero!- urlò dentro di se Stre, volando immediatamente da Anna e Giorgio.

Appena uscì da quella maestosa villa li vide, con il ragazzo che sembrava molto triste e Anna che lo consolava -che cosa è successo?- chiese Stre, vedendo Giorgio in quelle condizioni -io e te staremo insieme Stre, mentre Giorgio purtroppo sarà da solo- disse Anna, passando una mano sopra la schiena di Giorgio per consolarlo -dove andrai tu?- gli chiese Stre -a Torino- rispose Giorgio -non è tanto lontano da noi, ci manterremo in contatto!- lo tranquillizzò Stre, dandogli un'enorme abbraccio -esatto, saremo sempre con te!- disse anche Anna con grande esclamazione. Giorgio sorrise a queste parole, ringraziando i due amici -ora vi racconto cosa mi ha detto il Re, è stato super gentile! Mi ha detto anche che sono l'Angelo più carino che abbia mai visto!- iniziò ad urlare Anna, iniziando il suo lungo discorso sul Re Lyon che i poveri due ragazzi si sarebbero dovuti subire per tutto il viaggio di ritorno -e menomale che non era innamorata di lui- pensò Stre, guardando divertito la ragazza.

💜Spazio Shizuko❤
E finalmente Stre andrà sulla terra! Siete contenti? Ci sarà ovviamente anche Annina con lui, che lo aiuterà. Noi ci vediamo domani con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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