Partiamo dall'Inferno, dove vi erano Anna e Paga. Quest'ultimo venne portato successivamente nelle celle, facendo rimanere da sola Anna per un po' di minuti, ma poi sussultò vedendo un nuovo arrivato proprio accanto a lei. Le prigioni, all'Inferno, erano divise in due celle su ogni piano. Loro erano ad un piano inferiore rispetto a molti altri, e questo di certo non era una cosa positiva. I Demoni rinchiusero Paga e poi se ne andarono, lasciando quel piano solo ai due ragazzi.
Tra di loro li separavano solo delle sbarre di un ferro molto scuro, che lasciavano intravedere la figura di uno e dell'altra. Inizialmente si guardarono di sfuggita, imbarazzandosi per la nuova conoscenza. Ma poi qualcuno dei due ruppe il silenzio -come ti chiami?- chiese Anna, voltandosi con tutto il corpo verso Paga. Il biondino rimase stupito, non pensava che quella ragazza volesse parlare con lui -P-paga- rispose semplicemente, ingoiando quella leggera ansietta che era rimasta, voltandosi anche lui verso la ragazza -io sono Anna!- esclamò ella, facendo un dolce sorriso angelico. A quella vista Paga rimase incantato. Era davvero bello quel sorriso -sei un Angelo?- continuò a chiedere la ragazza, ma Paga scosse la testa in segno negativo -non sono nè un Angelo nè un Demone...non sapevo nemmeno che esistessero!- spiegò Paga, stupendo Anna, che rimase confusa da questa sua affermazione -se non sei nè un Demone nè un Angelo...come fai ad essere qui?- chiese Anna sussurrando questa parole. Era impossibile, doveva essere una creatura sovrannaturale! -dicono che io sono un fantasma, ma non ho capito che cosa significa!- continuò Paga, facendo riflettere Anna. Un fantasma? Stava tentando di ricordare se aveva letto un qualcosa riguardante i fantasmi, e forse le venne qualcosa in mente -i fantasmi sono creature che, dopo essere morte, si ritrovano in un mondo intermediario, tra quello degli Angeli, quello dei Demoni e quello degli umani- citò Anna con vigorosa attenzione. Qualche tempo fa aveva letto un qualcosa di simile su un libro degli umani, forse era proprio la definizione che descriveva la situazione di Paga -tu non ti ricordi niente dopo che sei morto?- chiese Anna, guardando il biondo negli occhi -Anna io non mi ricordo nemmeno di essere morto- rispose con del bagliore negli occhi. Lui finora aveva vissuto con la consapevolezza di essere un umano normale, mentre ora si ritrovò con una situazione del tutto diversa tra le sue mani -chissà se tra i documenti della Rapitrice o del Re Lyon c'è scritto qualcosa sul tuo conto- sospirò Anna. Ora era molto curiosa di questa situazione, tanto da dimenticarsi che in questo momento era imprigionata all'Inferno. Il silenzio immerse le due celle composte da rocce incandescenti. Anna non osava toccare il terreno, rimanendo in volo per tutto il tempo, mentre Paga sembrava non subire quel caldo che rappresentava quel posto. Se era un fantasma, la situazione era anche molto logica -quindi tu sei un Angelo?- chiese Paga, volendo sapere qualcosa in più su Anna -esattamente, l'Angelo dell'Armonia per la precisione- disse Anna. Paga aguzzò lo sguardo, impressionato da quel nome -ogni Angelo ha una propria caratteristica?- chiese Paga, incuriosendosi ulteriormente -esatto- rispose Anna. Ella iniziò a raccontare tutti gli aspetti degli Angeli e del Paradiso, immergendo Paga di nuove conoscenze, formando così anche una nuova amicizia.
Nel mentre, in Paradiso, Cico era appena stato depositato nelle loro celle. Erano molto eleganti. Le celle erano divise una ad una da delle porte di ferro, che, appena un Angelo ci passava vicino, si aprivano automaticamente. Le celle erano formate da una roccia marrone chiara, con ovviamente il pavimento formato da nuvole, e le sbarre erano dorate. Cico non riusciva a rimanere calmo e fermo, non era nella sua natura -Giorgio! Per favore fammi parlare con Stre, mi hai conosciuto no? Sai che non sono un Demone come tutti immaginano- tentò di convincere l'Angelo, tenendosi in piedi alle sbarre. Giorgio lo guardò dall'alto verso in basso -Cico io conosco Stre, e so cosa è meglio per lui. Non può essere contagiato da un Demone- rispose semplicemente con sguardo serio e diligente -se sai cosa è meglio per Stre allora perchè non lo lasci stare con la persona che ama?- continuò Cico, sussurrando con tono acido queste parole. Giorgio spalancò gli occhi, serrando i pugni -tutti hanno fatto dei sacrifici, e anche lui ha il dovere di farne uno- rispose Giorgio. Aveva un tono arrabbiato ma con una leggera malinconia nelle sue parole. Cico ridacchiò, guardando Giorgio negli occhi -per caso ti sei innamorato di Alex? E sei geloso di Stre?- chiese con tono provocatorio Cico. Giorgio lo guardò con uno sguardo tutt'altro che angelico. Sembrava avere delle fiamme negli occhi -non nominare Alex- rispose, avvicinandosi alle sbarre -perchè? Ti manca? Mi pare che è per colpa tua se vi siete divisi, no? Non avevi ideato un piano geniale per catturarci?- continuò Cico. La sua vena provocatoria servì a qualcosa alla fine. Voleva far vacillare le convinzioni di Giorgio, doveva farlo se voleva parlare con Stre e rivederlo. Giorgio non ci vide più dalla rabbia. Sferrò un pugno sulle sbarre, non provocando nessun danno a Cico, ma solo alle sue povere nocche delle dita. Lacrime uscirono dai suoi occhi, sia per il dolore fisico, che per i sensi di colpa che aveva in quel momento -smettila, smettila, smettila!- urlò Giorgio. Era davvero a pezzi. Si era mostrato forte per tutto il tempo, ma anche lui aveva dei punti deboli. E uno di quelli era proprio Alex. Cico decise di finirla lì, allontanandosi leggermente dalle sbarre dorate. Giorgio stava per uscire dalla porta di ferro, quando le ultime parole di Cico fuoriuscirono dalla sua bocca -Alex ci teneva tanto a te, e credo che ci tenga tutt'ora- disse semplicemente. Giorgio sentì quelle parole, ma non aveva il coraggio di rispondere, perciò se ne andò dalle prigioni, non sopportando più quel posto pieno di pensieri e risentimento. Cico voleva fare la medesima cosa, non voleva essere rinchiuso, aveva delle faccende da sbrigare, ma l'unica soluzione in quel momento, era proprio quel ragazzo di nome Giorgio.
💜Spazio Shizuko❤
Piccole interazioni nascono anche nelle prigioni, Paga e Anna hanno iniziato una nuova amicizia, mentre Giorgio e Cico...è una situazione un po' particolare, non trovate? Spero che questi capitolo di passaggio non vi stiano annoiando. Ci tenevo anche a ringraziarvi di cuore per aver superato le 10k letture, spero di non deludere in futuro con questa storia, fatemi sapere se è tutto chiaro o se ci devono essere spiegazioni più dettagliate! Noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤
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Anime Opposte ♧Strecico♧
FanfictionAngeli, creature dal cuore puro al servizio degli esseri umani, per portar loro gioia e prosperità. Demoni, creature malvagie e pronte per portare scompiglio nel mondo umano. Essi sono anime opposte che non potevano andare d'accordo tra di loro. Nes...