🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 26🏹

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Stre e Cico avevano passato tutta la mattinata insieme; Cico stuzzicava Stre e quest'ultimo tentava di rispondere, anche se la maggior parte delle volte non ci riusciva. Nel complesso sembravano andare piuttosto d'accordo. Erano molto diversi, possiamo dire completamente gli opposti, ma avevano dei tratti simili che permettevano di creare una conversazione pacifica. All'improvviso il telefono di Stre emise un suono, qualcuno lo stava chiamando: Anna -scusami, ci metto pochi secondi- si scusò Stre, uscendo dalla camera di Cico e lasciando egli da solo.

Appena il violetto uscì, Cico rimase a guardare la porta, aspettando impazientemente l'arrivo di Stre. Da quando era diventato dipendente da qualcuno? Come mai adesso aveva voglia di stare più tempo con lui? Il suo aspetto da umano stava giocando brutti scherzi a Cico. Quest'ultimo, però, si iniziò a formulare una domanda ben diversa dalle altre -e se questo fosse il carattere che avevo prima di morire e diventare un Demone?- pensò Cico. Non ci aveva mai pensato ma potrebbe essere proprio così. Eppure lui come era diventato un Demone? Perchè? Che cosa aveva fatto? Come era morto? All'improvviso molteplici domande di questo calibro arrivarono nella sua mente, sperando che quando sarebbe ritornato nell'Inferno avrebbe avuto una risposta a tutto. Questi pensieri avevano fatto passare molti minuti di tempo, difatti la porta si aprì, rivelando la figura di Stre.

-È successo qualcosa Anna?- chiese Stre, appoggiandosi al muro di fianco alla porta e prendendo ad osservare un quadro che era posizionato proprio dinanzi a lui -Mi ha appena chiamato Giorgio- rispose Anna, iniziando a spiegare per filo e per segno la situazione del loro migliore amico. Stre rimase sempre più incredulo ad ogni parola che Anna diceva. Non era possibile. Era tutto uno scherzo vero? -Che cosa ha deciso di fare?- chiese Stre, deglutendo quell'ansia che era iniziata a salire in lui -Gli ho consigliato di conoscere il Demone, poi trovare il momento giusto per portarlo in Paradiso- informò Anna, facendo spalancare gli occhi di Stre -Conoscere il Demone? Potrebbe essere ancora più pericoloso!- esclamò Stre, tentando di non farsi sentire da Cico, rinchiuso nella sua stanza -È meglio agire di nascosto e con cautela, Giorgio deve ancora capire dove abita, quindi avrà tutto il tempo per pensare a possibili strategie- disse Anna, non convincendo molto Stre -Speriamo che non finisca nei guai- disse il violetto, con la sua voce che iniziò a tremare per la paura -fidati di Giorgio, non è un'incapace!- esclamò Anna, facendo ridacchiare Stre -vieni per pranzo? Ho fatto la spesa e volevo imparare a cucinare qualcosa, mi aiuti?- chiese Anna, cambiando totalmente l'argomento. Stre prima di rispondere restò in silenzio qualche secondo. Voleva rimanere con Cico, però non voleva fare nemmeno un torto alla sua migliore amica che aveva bisogno di una mano -certo, arrivo subito- rispose Stre, sospirando leggermente -perdonami! Prometto che poi ti lascio da solo con Cico quante volte vuoi!- si scusò Anna, non volendo rovinare quello che i due stavano passando. Strecatto arrossì vistosamente a quella frase -A-anna, non dire mai più una cosa del genere- sussurrò Stre, sperando che il rosso non avesse sentito le parole della fanciulla -ma è la verità, volevi stare con Cico non è vero?- rispose Anna in tono malizioso. Stre andò in un completo panico sentendo quella frase, perciò riattaccò la chiamata in men che non si dica. Prese dei bei respiri profondi, tentando di far passare quel grande imbarazzo che aveva in quel momento, per poi ritornare da Cico.

-eccomi- disse Stre, osservando Cico che sembrava molto pensieroso in quel momento, ma non appena sentì la voce di Stre si risvegliò, tentando di fare un sorrisetto compiaciuto -chi era? Il tuo ragazzo?- disse in tono malizioso il rosso. Stre per poco non si strozzò con la saliva, il suo ragazzo? Perchè volevano farlo imbarazzare così tanto quel giorno! -n-no assolutamente no! E p-poi cosa ti fa pensare che mi piacciono i ragazzi?- rispose Stre, mettendosi a braccia conserte -Non lo so, forse dalle reazioni che hai quando stai con me- rispose Cico, guardando Stre con uno sguardo di sfida -Cosa intendi dire?- chiese il violetto, non capendo le parole di Cico. Quest'ultimo ridacchiò, pronto per dargli una dimostrazione pratica di quello che intendeva. Alzò di molto il suo busto, prendendo la figura di Stre e buttandola sulla propria, facendo adagiare i loro corpi sul letto -C-che cosa stai facendo?!- urlò Stre, sorreggendosi con le mani sul materasso per con cadere addosso a Cico -volevi una dimostrazione no? Guarda come sei rosso- disse Cico, mentre Stre andava completamente a fuoco per quella posizione. I due si guardarono, non volendo smettere di staccare i propri occhi da quelli dell'altro. Stre aveva uno sguardo innocente, che si incastonava perfettamente con lo sguardo sicuro che aveva Cico verso di lui. Quest'ultimo doveva ammettere che non era dispiaciuto da quel contatto, era così divertente e anche in un certo senso affascinante -C-cico io dovrei andare- disse improvvisamente Stre, smettendo di guardare gli occhi di Cico ma qualunque altro punto nella stanza -perchè? Non vuoi rimanere qui con me?- chiese Cico, prendendo i polsi di Stre tra le sue mani -d-devo andare ad aiutare Anna- rispose il violetto, sperando che Cico lo lasciasse andare in fretta, stava già facendo molto tardi. Cico, però, non aveva la benché minima intenzione a lasciarlo andare, infatti aspettò altri molteplici minuti: una vera e propria tortura per Stre. Cico dopo un po' si mise a ridere, lasciando i polsi di Stre, in modo che egli potesse andarsene. Stre scattò in piedi in fretta e furia, dirigendosi immediatamente verso l'uscita -non mi saluti nemmeno?- chiese Cico, scendendo le scale e avvicinandosi a Stre -g-grazie per l'ospitalità, c-ci vediamo- lo salutò Stre, guardandolo di sott'occhio -torna quando vuoi!- lo salutò Cico con molto entusiasmo e in seguito i due si separarono da quell'esperienza emozionante.

Finalmente Stre potè respirare a pieni polmoni e prendere un bel po' d'aria. Non poteva rimanere un secondo di più con quel ragazzo. Gli aveva fatto davvero una maledizione. Il cuore prese a battere in maniera normale, evitando una sua esplosione, e le gote di Stre sembravano essere ritornate di un colore normale, non più arrossate -cosa è successo? Perchè è successo? È stato davvero...troppo! Perchè l'ha fatto?!- pensò Stre, arrivando finalmente dinanzi casa sua, con una ragazza che lo aspettava a braccia conserte appena egli aprì la porta -non di nuovo- pensò Stre, sapendo già quello che si sarebbe dovuto subire.

💜Spazio Shizuko❤
Cico che provoca Stre è meraviglioso, poverino che deve sempre essere la vittima, chissà magari anche Stre avrà una sua rivincita un giorno. Noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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