🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 23🏹

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Un'occhiata violacea si scagliò sulla figura di Stre che, vedendo Anna dinanzi a lui, iniziò a percepire del pericolo mai provato finora. L'unica cosa che potè fare era un piccolo sorriso nervoso, portando dinanzi a sè la colazione sperando che Anna capisse -dove sei stato? Quando sei uscito? Con chi? Perchè non mi hai svegliata?- chiese, invece, la ragazza. No. Non aveva capito proprio niente. Stre fece scomparire quel sorriso fatto nascere poco prima, sospirando e portando le braccia lungo tutta la sua figura -posso almeno entrare?- chiese Stre, e subito dopo Anna si spostò a lato, lasciando lo spazio al violetto di entrare in casa sua. Appoggiò quello che aveva in mano sul tavolo, levandosi prima di tutto le scarpe e si sedette sul divano -allora?- disse Anna, esigendo delle spiegazioni da Stre, difatti continuava a battere imperterrita la sua gamba contro il pavimento, provocando un leggero rumore che infastidiva alquanto -sono solo andato a prendere la colazione lo giuro! S-solo che lì ho incontrato Cico e mi ha invitato a casa sua- spiegò Stre brevemente, facendo vedere la colazione che aveva comprato ad Anna. Quest'ultima assottigliò gli occhi, facendo arrivare un leggero velo di ansia verso Stre, ma se ne andò subito proprio grazie ad ella, che fece un sorriso gioioso -ti credo! L'ho fatto solo per capire se mi avresti detto la verità, ora possiamo mangiare!- esclamò Anna, andando a prendere sei piatti per posizionarcivi sopra la colazione. Stre a questa notizia si sentì più tranquillo, lasciandosi andare sospirando per alleviare la tensione che si era formata.

-perchè ti ha invitato a casa sua?- chiese Anna, mangiando il suo cornetto alla crema -non lo so, mi ha detto che se non riuscivo a disegnare bene magari era perchè mi serviva un altro luogo in grado di darmi ispirazione, e mi ha chiesto se volevo andare da lui- spiegò Stre, mangiando dei biscotti al cioccolato. Anna sospirò, si fidava di Stre, ma doveva ancora capire che tipo di umano era quel Cico, di lui non si fidava completamente -va bene, stai attento miraccomando, qualunque gesto storto che fa, vieni da me che lo porto dritto all'inferno- disse Anna, pulendosi la bocca sporca con un tovagliolo, per poi alzarsi e posare i piatti sporchi nel lavandino. Stre ridacchiò a quella minaccia, ma in cuor suo sapeva che non vi era bisogno di una così grande preoccupazione. Cico poteva sembrare un ragazzo un po' dispettoso, che stuzzicava parecchio, ma sembrava anche una persona gentile -allora io vado!- esclamò Stre, alzandosi per dirigersi verso la porta d'uscita, quando Anna lo interruppe -prima lava i piatti, poi vai dal tuo fidanzatino!- disse Anna dal piano di sopra, cosa che fece imbarazzare Stre -n-non è il mio fidanzatino- sussurrò imbronciato, andando a lavare i piatti come ordinato da Anna.

-perchè lo hai invitato a casa tua?! Con me non sei mai stato così gentile, e ci conosciamo da parecchio tempo!- urlò oltre il telefono Alex, che stava parlando con Cico mentre egli faceva la colazione -perchè lui è più carino di te- disse una risposta molto casuale Cico, anche se non poteva negare la realtà, Stre era molto più carino di Alex. Si sentì un respiro di Alex molto sorpreso da quella notizia, quasi non si mise a piangere -io non vado a letto con i ragazzi! Solo ragazze! Bla bla bla bla, lo hai detto solo perché non lo volevi farlo con me- gli rinfacciò l'azzurrino, azzannando un pezzo di una ciambella che stava mangiando. Cico per poco non si strozzò con il caffè che stava bevendo tranquillamente -cosa cazzo dici, ho detto solo che è più carino di te non che voglio portarmelo a letto!- rispose Cico arrabbiato. A lui non piacevano i ragazzi. Perchè si ostinava a dire il contrario? -come vuoi tu, vuol dire che il diventare umano ti ha tolto un bel po' di quella voglia di sesso che avevi, è una grande cosa- fece un'ipotesi Alex, cosa che forse Cico non poteva discutere. Era vero, da quando era diventato umano sentì che una buona parte di cattiveria era svanita, forse era proprio per quello -può essere- rispose semplicemente Cico, finendo la sua buonissima colazione. Dal telefono si udì un campanello, segno che qualcuno era arrivato nell'appartamento di Alex -arrivo Giorgio! Scusa Cico, devo andare- disse Alex e Cico rimase sbalordito. Prima si lamentava con lui per aver invitato un ragazzo a casa sua, mentre lui è stato il primo a farlo? -chi è Giorgio?- chiese Cico, curioso di sapere chi fosse questo ragazzo -il ragazzo che mi ha dato un cornetto, l'altro giorno! È più gentile di te...e forse anche più carino e sexy lo sai? Ci sentiamo!- rispose Alex, riagganciando il telefono. Per poco Cico non esplose di rabbia; non poteva esistere una singola persona più carina e sexy di lui, nossignore! Si alzò con poca delicatezza, prendendo le cose dal tavolino in legno su cui aveva fatto colazione, per poi lasciare tutti i piatti sporchi nel lavandino. Ci avrebbe pensato dopo a pulire, non aveva per nulla voglia in quel momento. Anch'egli sentì il campanello di casa sua, segno che il viola era appena arrivato. Cico ghignò compiaciuto -ora si inizia il divertimento- pensò Cico. Si leccò le labbra, pronto per stuzzicare a dovere quel povero ragazzo. Arrivò quasi alla porta d'ingresso, ma prima di aprirla pensò una cosa geniale che avrebbe potuto fare per mandare letteralmente a fuoco Stre.

Il viola stava diligentemente aspettando fuori la porta di casa di Cico, con il suo taccuino e varie cose che egli utilizzava per disegnare. Aveva lo sguardo fisso sul terreno, non aveva il coraggio di guardare Cico negli occhi, finchè la porta non si aprì, e Stre ricevette quasi un mancamento vedendo quello che gli si porgeva davanti: Cico era a petto nudo, con solo dei pantaloni neri della tuta per coprirlo -eccoti, scusami stavo giusto per cambiarmi, ma non volevo farti aspettare troppo qua fuori- disse Cico ridacchiando. Stre non riusciva a guardare altrove. Cosa aveva davanti? Il Dio in persona? L'essere più bello che egli aveva mai visto? I lineamenti degli addominali così perfetti, il respiro che faceva alzare a abbassare il suo petto prosperoso ma non troppo. Si sentì letteralmente andare a fuoco a quella vista, doveva guardare qualcos'altro, non gliel'avrebbe data vinta così facilmente! -vuoi entrare o vuoi rimanere a fissarmi in quel modo?- chiese Cico, abbassandosi leggermente verso Stre per tentare di vedere il suo viso che in quel momento stava osservando il terreno, coperto in seguito da piccoli ciuffi di capelli violacei -s-scusami- rispose solamente egli, con poco fiato rimasto in gola. Cico ridacchiò nuovamente a quella reazione, portando un braccio verso la schiena di Stre e indirizzandolo dentro casa sua. Quel piccolo contatto fece venire quasi la pelle d'oca al violetto, continuando a camminare guardando il pavimento -sarà una lunga permanenza- pensò Stre, abbastanza preoccupato su cosa Cico avrebbe potuto fargli.

💜Spazio Shizuko❤
Cosa succederà a casa di Cico con Stre? Chissà! Intanto raccontatemi un po', vi sta piacendo questa storia? Vi sta incuriosendo? Avete consigli da darmi? Fatemi sapere un po' cosa ne pensate! Noi ci vediamo domani con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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