Cico bussò in casa di Stre ed Anna, sperando che i due non fossero usciti e soprattutto che Stre non ce l'avesse con lui. Non voleva mandarlo via, ma visto il suo carattere molto impulsivo, aveva paura di fargli del male, e quella era l'unica cosa che non voleva fare a quel tenero ragazzo. In questi momenti di bontà, la sua mente pensò se forse era meglio abbandonare la sua vita da Demone, e riviverla da essere umano, insieme a Stre. Forse sarebbe stato più felice, insieme ad una persona che finalmente lo amava non solo per l'aspetto fisico, ma anche per il suo carattere. Ci vollero vari secondi, ed in seguito la porta dinanzi a Cico si spalancò, mostrando la figura di Stre. Il viola sapeva che era Cico, ormai lui era l'unico che conosceva sulla Terra, perciò nessun altro poteva bussare alla loro porta. Stre si fiondò ad abbracciare il rosso, allacciando le braccia al collo di Cico -come stai Cico?- sussurrò egli, volendo controllare l'umore del rosso. Cico sorrise, intenerito dal comportamento così premuroso di Stre. Portò le mani alla sua vita, incastrando il suo mento contro la spalla dell'altro -sto meglio, grazie gattino- sussurrò in risposta. Cico aveva però un grande bisogno di confidarsi con qualcuno. Voleva raccontare tutto a Stre. Ma come poteva farlo senza far scoprire ad egli che lui era un Demone? Doveva mentirgli, ma non voleva. Anche se ormai gli stava mentendo fin dall'inizio sulla sua vera natura. Cosa ricambiata da entrambi, visto che anche l'Angioletto non aveva la minima intenzione di dire la verità.
Avevano paura. Paura della verità. Paura del potersi allontanare. Anche se Stre non sapeva ancora niente di Cico, quest'ultimo ora non smetteva di pensare alla possibilità che Stre potesse essere un Angelo. E se lo fosse stato, lui che cosa avrebbe fatto? Non lo poteva portare all'Inferno. E soprattutto non voleva.
-facciamo una passeggiata?- chiese Cico. L'avevano fatta una da relativamente poco tempo. Ma entrambi sapevano di non averne molto a loro disposizione, perciò qual era il problema? -certo- sussurrò Stre. Gli disse che prima, però, doveva avvisare Anna, non volendo renderla ignara di tutto. Entrò perciò dentro casa, dirigendosi verso la ragazza -Anna io esco con Cico, ci vediamo dopo!- esclamò Stre, abbracciandola e facendole un grande sorriso -d'accordo, divertitevi- rispose semplicemente ella, facendo un piccolo sorriso di rimando. Prima che Stre uscì dalla stanza, Anna però gli disse un'ultima frase -Stre...stai attento quando sei da solo con Cico- sussurrò lei, abbassando lo sguardo, non avendo nemmeno il coraggio di guardare in faccia il migliore amico. Quest'ultimo fece una faccia confusa, non capendo le parole di Anna -tranquilla, so per certo che Cico non mi farà mai del male! È cambiato da come l'abbiamo conosciuto, te lo posso assicurare- rispose Stre ridendo e sorridendo, correndo poi verso l'uscita dove Cico lo stava aspettando. Anna sospirò, continuando a fare le proprie cose -non è quello il problema Stre- pensò Anna.
Stre arrivò da Cico, prendendogli la mano e facendo un grande sorriso. Voleva mostrare i suoi migliori sorrisi a Cico, non volendo che egli potesse essere più triste di come già non lo fosse. E poi doveva dirgli del viaggio che avrebbero fatto tra pochi giorni! Era molto contento e non vedeva l'ora! Cico si rassenerò molto di più vedendo il sorriso di Stre. La felicità del minore lo aveva contagiato -andiamo nel nostro solito parco?- chiese Stre, ricevendo un cenno positivo dall'altro. Avevano le mani unite e non se ne curavano minimamente, non avevano la voglia di nascondersi o di preoccuparsi di cosa avrebbero pensato gli altri. Non importava minimamente a nessuno dei due in quel momento. Stre ormai era molto più sicuro di prima, riusciva a prendere le decisioni con calma e senza ansie. Gliel'aveva insegnato Cico in quei giorni, e di ciò gli era eternamente grato.
Dopo vari minuti di un grande silenzio tra i due, arrivarono nel parco che ormai i due conoscevano bene. Come sempre vi era abbastanza gente, tra cui bambini o varie coppie che si tenevano per mano. E questa volta, loro facevano parte di questo piccolo gruppo di persone. Ormai erano una coppia no? Effettivamente nessuno dei due aveva fatto la proposta, ma forse non era necessario? Almeno per Cico questo non era necessario, ma Stre ci stava pensando. Doveva chiedere a Cico di essere il suo ragazzo? O lo era già? Non capiva niente di queste cose! Era totalmente ignorante in materia! I due erano alla disperata ricerca di una panchina che fosse libera, e soprattutto lontana da tutto e tutti. Finalmente la trovarono, dopo vari minuti di camminata sotto il Sole che rendeva davvero caldo ogni centimetro del parco. Cico ovviamente era abituato ad altre temperature, ma il suo corpo umano a quanto è parso in precedenza non lo era per niente. Si sedettero perciò all'ombra, osservando per qualche secondo il paesaggio dinanzi a loro in silenzio, finchè uno dei due non iniziò a parlare -quella chitarra era di mio padre- iniziò Cico, con la mano stretta a quella di Stre. Quest'ultimo aveva le orecchie aperte, volendo capire ogni parola che avrebbe detto, ponendo il suo sguardo sul viso del maggiore -mi ha insegnato lui a suonarla. Sai la prima volta che ti ho suonato una melodia, per darti ispirazione nel disegno, era la prima che ho imparato a suonare da papà- continuò Cico. Stre spalancò gli occhi a quella notizia. Davvero aveva ascoltato quella melodia che proveniva dal padre di Cico? -purtruppo è morto, lasciandomi come ultimo ricordo la sua chitarra, dicendomi di non dimenticare mai quella melodia- finì Cico, non rivelando altri dettagli. Stre non aveva idea che Cico potesse avere un passato del genere. Cavolo anche lui avrebbe voluto tanto ricordarsi il suo passato. Rimase senza parole, notando che Cico aveva stretto più forte la sua mano. Non si voltò nemmeno una volta verso Stre, non volendo risultare debole un'ulteriore volta -ti chiedo scusa per come ho reagito prima, non volevo cacciarti via, ma avevo paura di farti male in qualche modo perché ero molto arrabbiato- si scusò Cico. Stre aveva le lacrime agli occhi per tutto quello che il rosso stava esprimendo. Era davvero un ragazzo dolce, questo gli aveva insegnato che non si giudica un libro dalla copertina. Cico non era senza cuore, lui aveva il cuore più grande di chiunque altro, e proprio grazie ad esso, Stre si era perdutamente innamorato di lui.
💜Spazio Shizuko❤
Cico ha finalmente rivelato a qualcuno il suo passato, mostrando in un certo senso la sua vera natura! Noi ci vediamo domani con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤
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Anime Opposte ♧Strecico♧
FanfictionAngeli, creature dal cuore puro al servizio degli esseri umani, per portar loro gioia e prosperità. Demoni, creature malvagie e pronte per portare scompiglio nel mondo umano. Essi sono anime opposte che non potevano andare d'accordo tra di loro. Nes...