🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 2🏹

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Le rocce estremamente dure sono il terreno del sottoterra, luogo interamente circondato da questo materiale. Il fuoco è l'elemento principale, difatti ogni angolo è pieno di questo elemento rovente, portando molto calore negli Inferi. Una creatura, protagonista di questa storia, vagava in giro per il sottoterra in cerca di divertimento; anche in esso vi era il giorno e la notte, annunciata dal Demone del tempo, che innalza del fuoco rosso in tutto il sottoterra per indicare il giorno, mentre innalza del fuoco blu per indicare che al di fuori è notte. Gli inferi non sono un posto così malvagio, insomma ci sono un sacco di divertimenti che si possono fare in compagnia: bruciare qualche oggetto, far litigare qualche umano, prendere in giro i Demoni stessi, criticare gli Angeli. Ci sono molti divertimenti in questo posto! Anche il sottoterra è un territorio molto vasto, grande quanto il Paradiso, pieno anch'esso di strutture di ogni tipo. I Demoni erano anch'essi invitati a fare dei lavori per passare il tempo, oltre a portare discordia tra gli esseri umani ovviamente. Il nostro ulteriore protagonista, Cico, aveva deciso un lavoro che nessuno poteva aspettarsi da un soggetto come lui: gestisce un negozio di strumenti musicali, poiché è un'amante di essi fin da quando era un'umano.

Cico stava girovagando tra le varie strade negli inferi, notando Demoni che si menavano, altri che facevano le loro porcate in luoghi di dominio pubblico, altri a farsi i rinomati cazzi loro, insomma ognuno aveva da fare. Il rosso stava volando verso il suo amato negozio, pronto per restare lì qualche oretta per esercitarsi con la chitarra, lo strumento che egli suonava. In quel momento era vestito con abiti dai toni scuri: una giacca nera con il collo alto molto lunga, arrivava quasi al terreno, nessuna maglietta lo adornava, andando in giro mostrando come madre natura aveva fatto il suo petto, e pantaloni neri con una catena argentata a decorarli; i Demoni, al contrario degli Angeli, indossavano le calzature, non potendo ovviamente camminare sopra delle rocce molto calde, perciò Cico indossava delle semplici scarpe rosse e nere alte. Porta molteplici orecchini, infatti ha tre buchi sull'orecchio sinistro e un'elix sull'orecchio destro, completando il look da cattivo ragazzo che lo caratterizzava.

Arrivò finalmente alla meta tanto ambita dal Demone, che, appena arrivò dinanzi al suo bellissimo negozio, fece un piccolo sorriso di apprezzamento, prendendo le chiavi dalla propria tasca e aprendolo al pubblico, pronto a donare strumenti musicali agli altri demoni. Accese le luci per illuminare il luogo, anche se esso non è molto grande, ma vi sono un sacco di strumenti musicali. Cico si sedette oltre il bancone e iniziò ad aspettare qualche demone pronto per prendere i suoi strumenti; il suo negozio non era mai pieno, venivano pochissimi clienti, ma di questo Cico non se ne curava particolarmente. A lui bastava essere a contatto con la propria chitarra per essere felice: non gli importava se il suo negozio era un totale fallimento, non gli interessava degli altri Demoni, a lui interessava solo la sua felicità. Desiderio abbastanza egoistico? Può darsi, ma chi non desidera la propria felicità. Cico mise le proprie gambe sopra il bancone, per tentare di essere in una posizione a lui più comoda, prendendo in mano la chitarra e iniziando ad accordarla con grande dedizione. Ogni giorno la trattava con una cura molto attenta, la puliva, la accarezzava, sembrava come se fosse la sua fidanzata; probabilmente se quella chitarra fosse stata un Demone, Cico gli sarebbe immediatamente saltato addosso. I polpastrelli del giovane Demone iniziarono a girovagare tra le varie corde della chitarra, sentendo del flebile suono provenire tra essa. Passò in seguito un tessuto per pulirla, per non trovarci polvere o qualche ammaccatura, per poter portare quello strumento alla perfezione. Ormai era pronta, Cico poteva iniziare quella nuova giornata suonando qualche pezzo insieme alla sua amatissima chitarra. Proprio quando il plettro da lui preso precedentemente stava per toccare le corde dello strumento, un Demone entrò all'interno del negozio. Cico strinse il plettro tra le sue dita, tentando di reprimere la rabbia che aveva in quel momento di interruzione, ma tentò di mascherarla con l'indifferenza. Alzò il volto con sguardo privo di qualche emozione, tentando di capire chi fosse entrato nel negozio. Vide una giovane Demone gironzolare tra i vari strumenti, piegandosi qualche volta a novanta come per volersi mostrare da Cico -una puttana al mattino? Non basta la loro presenza di notte- pensò il rosso, voltando i propri occhi all'aria per la noia. È un donnaiolo, lo poteva dire anche da solo, ma molte volte era stanco di trovarsi ogni minuto una ragazza diversa che ci provava con lui -salve, posso chiedere un'informazione?- chiese il Demone in tono malizioso, avvicinandosi in volo verso Cico -certo, dimmi tutto- rispose il Demone dell'Orgoglio, tentando di essere il più sensuale possibile senza proferire una risata -non sono qui per uno strumento- sussurrò la donna, appoggiando i gomiti sul bancone, mostrando il suo grande davanzale al giovine Demone -è ancora più interessante allora- sussurrò Cico di rimando, spostando le gambe e avvicinando il suo viso all'altro Demone -ti andrebbe stasera di venire da me?- chiese la ragazza, passando le sue unghie molto lunghe sulla guancia di Cico. Quest'ultimo stava per vomitare sentendo quel materiale sulla sua guancia, ma dovette resistere, ormai era abituato ma ogni volta trovava disgustoso quel contatto -certo, dammi l'indirizzo cara- rispose Cico, prendendo delicatamente la mano del Demone e baciandone il palmo. La ragazza arrossì a quel gesto, sentendo del calore insinuarsi in lei. Si avvicinò all'orecchio del rosso, informando ad egli dov'era situata la propria casa -verrò da te, sii sola in casa miraccomando, odio dovermi trattenere- ricevette come risposta il Demone, non vedendo l'ora dell'arrivo di quella sera. Ella salutò Cico, andandosene finalmente dal negozio. Il rosso sospirò infastidito, odiando le interruzioni di questo genere -dove posso vomitare?- si domandò tra sè e sè, deglutendo a vuoto per dimenticare l'accaduto.

Si sedette nuovamente al suo comodo posto, con le gambe appoggiate rigorosamente sul bancone, riprendendo tra le sue mani la sua amata chitarra. Il plettro era tra le sue dita, pronto per essere strofinato tra quelle corde per dar un suono al tutto. Cico si morse il labbro e, chiudendo gli occhi, passò il piccolo oggetto tra le corde, dando inizio ad un ritmo davvero sublime. Il Demone sapeva suonare anche ad occhi chiusi, conosceva quella chitarra meglio di quanto conoscesse se stesso. Sorrise sentendo quei meravigliosi suoni uscire dallo strumento, innalzando nella stanza un bellissimo suono ritmico. Suonare lo distraeva da tutto quello che lo circondava, lo rendeva libero, racchiudeva la sua persona, la sua vera essenza. Era il vero Cico quando suonava la sua chitarra. Durante quella melodia magnifica, sentì un'ulteriore persona entrare all'interno del negozio, interrompendo nuovamente la sua melodia -Ancora a strimpellare con quella chitarra amico?- disse una voce, ormai molto familiare a Cico.

💜Spazio Shizuko❤
Eccoci qui con un nuovo capitolo! Ho deciso di alternare un capitolo riguardante il Paradiso e uno riguardante l'Inferno, almeno finchè i due ragazzi non si incontreranno. Fatemi sapere se vi piace l'idea e che non confonda tutto! Noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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