🏹𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 16🏹

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Il momento propizio era giunto anche per i Demoni che dominavano l'Inferno. Cico si stava preparando adeguatamente per andare sulla terra, non vedendo l'ora di provocare ancora più caos di quanto già egli faceva. Da quando era diventato un Demone lui non aveva mai pensato a ritornare un'essere umano; perché avrebbe dovuto? Alla fine essere Demone portava ad avere enormi vantaggi; il manipolare gli esseri umani, fare tutto quello che voleva senza essere sgridati o giudicati, per non parlare delle ali che erano una manna dal cielo favolosa. Cico era uno spirito libero, amava la libertà e odiava se qualcuno gliela sottraeva, perciò essere un Demone per lui era come poter essere sè stesso, libero. Nessuna preoccupazione perforava la sua mente, se non una sola, che non avrebbe mai e poi mai ammesso di provare: la paura degli Angeli. È vero, lui si sentiva nettamente superiore a loro, ma se un Angelo lo cattura? Cosa gli succederà? Lo tortureranno? Lo manderanno in un'altra dimensione? Gli vieteranno di fare sesso? Cico odiava pensare, perciò svuotò la propria mente da quei pochi pensieri che lo attanagliavano, finendo finalmente di prepararsi -vorrei incontrare l'Angelo che mi ha fatto fallire la missione, vorrei dargliene di santa ragione- pensò Cico, ghignando, guardando per l'ultima volta la sua dimora, per poi uscire e non rivederla per chissà quanto tempo.

La prima tappa era andare da Piadina, immaginava già quel povero Demone che dovrà stare sempre da solo. A Cico dispiaceva alla fine, è stato l'unico ad accoglierlo per come era e poteva capire il dispiacere di Piadina nel rimanere di nuovo da solo. Cico volò così in fretta che si ritrovò in pochi secondi dinanzi all'abitazione di Piadina. Il rosso entrò spalancando la porta, come suo solito oramai -È arrivato il Demone per eccellenza!- esclamò Cico, facendo immediatamente capire che era entrato proprio lui. Per qualche secondo non sentì niente, finché una folata di vento non lo raggiunse -Potevi arrivare anche più tardi, miraccomando!- disse Piadina, chiudendo la porta alle spalle di Cico. Quest'ultimo ridacchiò, grattandosi la nuca -Sai quanto è difficile staccare gli occhi dalla mia splendida figura?- rispose il Demone dell'Orgoglio di rimando, ghignando come solo lui sapeva fare -Ci vorrebbe molto meno di quanto pensi- gli rispose a tono il Demone della Menzogna, facendo subito sparire a Cico quel ghigno -Agitato?- chiese il rosso, stendendosi sul divano per rilassarsi -a-assolutamente no, per cosa dovrei esserlo?- rispose Piadina, andando avanti e indietro per la casa -perchè sarai da solo- disse con grande verità Cico. Il corvino spalancò gli occhi, mentre il suo cuore continuava a battere imperterrito a grande velocità -n-non sarò da solo! Conoscerò tanti esseri umani e- tentò di parlare a vanvera Piadina, venendo fermato da Cico -gli esseri umani però non possono sapere nulla della tua missione, perciò non potrai chiedere aiuto a loro- lo interruppe il rosso, chiudendo le palpebre per osservare l'oscurità attorno a lui. Non si udì niente per qualche secondo, finché Piadina non iniziò a lamentarsi ai piedi del divano dove era posizionato Cico -è vero, non ce la farò mai a catturare un Angelo! Da solo non so fare niente!- iniziò a piagnucolare Piadina, sorprendendo Cico. Era davvero un Demone? O un Angelo che si trovava per caso all'inferno? -cazzo smettila di piagnucolare e trova un po' di fiducia Piada! Tu sai fare le cose, devi solo trovare fiducia in te stesso- rispose Cico, seccato da quel piagnisteo degno di un marmocchio. Piadina alzò il capo, guardando Cico con occhi da cucciolo bastonato -lo pensi davvero?- chiese, tirando su col naso -non me lo far ripetere due volte. E muoviamoci che dobbiamo ancora andare da Alex- rispose Cico, dirigendosi verso la porta, facendo un piccolo sorriso -ti voglio bene Cico!- urlò Piadina, volando da lui per abbracciarlo -no, niente abbracci e lo sai- lo fermò Cico, non volendo così tanto affetto dai suoi amici -orgoglioso- sussurrò Piadina, uscendo insieme al compagno, che per fortuna non aveva sentito, dalla dimora.

Si diressero in men che non si dica da Alex, essendo già in ritardo con la tabella di marcia. Cico spalancò la porta, in maniera sempre non molto delicata e gentile -muoviti mangione! Dobbiamo andare- esclamò Cico, non volendo perdere altro tempo -no! Io rimango qui!- si sentì controbattere dal piano superiore, e i due costatarono che Alex si trovava in camera sua. Sospirarono, dirigendosi verso di lui, trovandolo in una posizione esilarante: lui e pancia in giù con un pezzo di panino in mano, con un'espressione piena di tristezza. Cico si mise a sghignazzare, tentando di non farsi sentire, cosa impossibile dato che la sua risata si può udire da miglia e miglia di distanza -non ridere!- lo rimproverò Alex, ma ciò non fece finire il divertimento di Cico, anzi lo ampliò. Piadina, così, decise di dare uno schiaffo sulla nuca a Cico, facendolo smettere, e si diresse verso Alex -non mi lasciate! Cosa farò senza di voi? Con chi mi lamenterò? Non troverò mai qualcuno più sexy di Cico! Chi guarderò poi?!- si lamentò ancora di più l'azzurrino, facendo alzare le sopracciglia in segno di disappunto agli altri due. Entrambi sospirarono, decidendo di prenderlo di peso e portarlo fuori da casa sua -c-cosa state facendo? Fermatevi!- esclamò Alex sorpreso, ma i due non lo ascoltarono, portandolo fuori e facendolo quasi cadere sul terreno. Per fortuna che il Demone della Golosità attivò le proprie ali per fluttuare -fate schifo- li insultò, facendoli ridacchiare -andrà tutto bene, ci potremo comunque sentire, non preoccuparti- lo tentò di rassicurare a suo modo Cico, iniziando a dirigersi insieme agli altri al castello della Rapitrice -troverai anche qualcuno carino quasi quanto me- continuò il rosso, non sapendo se effettivamente esistesse una persona in grado di eguagliare la sua bellezza -potevamo almeno fare sesso una volta!- esclamò Alex, lamentandosi, attaccandosi al braccio di Cico, che si staccò immediatamente -te l'ho già detto, non lo farei mai con te o con i ragazzi in generale- rispose in maniera stranamente tranquilla Cico -dicono tutti così, poi finiscono per farsi tutti i ragazzi dell'Inferno- rispose Alex offeso, incrociando le braccia al petto -siamo arrivati!- esclamò Piadina cambiando discorso, prima che tra gli altri due potesse iniziare il panico totale.

Arrivarono e si posizionarono dinanzi alla Rapitrice -siete pronti? Sulla terra avrete tutto il necessario per vivere. State tranquilli e fate il vostro lavoro, intesi?- li informò lei con poca pazienza, ricevendo un cenno di capo positivo -come faremo a riconoscere gli Angeli?- interruppe Piadina, facendo una domanda molto importante -li riconoscerete grazie ad un simbolo che comparirà sul loro collo per qualche secondo, che solo i Demoni possono vedere. Sono degli archi. Fate attenzione e tenete gli occhi aperti. Inoltre portete tenere la Ali, che saranno ovviamente nascoste, ma potrete utilizzarle quando volete, soprattutto per portare gli Angeli qui, ma fate attenzione a non farvi beccare- spiegò la Rapitrice. I tre si guardarono, sorridendosi a vicenda come per darsi la buona fortuna a modo loro. La Rapitrice aprì un portale che li avrebbe portati direttamente dinanzi alla loro futura abitazione. I tre fecero un respiro profondo, per poi entrare nella loro avventura sul mondo terreno.

💜Spazio Shizuko❤
E anche Cico è partito! Vi faccio un piccolo anticipo: non manca molto al loro incontro, lo prometto! Noi ci vediamo sabato con il prossimo capitolo.
💜Ciao Shippatrici e Shippatori❤

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