Non se lo spiegava.
Davvero, non aveva uno straccio di idea del perché avesse accettato quell'invito proprio con quell'Alpha tanto strano.
Eijiro l'aveva portato in un piccolo ristorante a circa cinquecento metri dall'edificio dove viveva Katsuki. Quest'ultimo, infatti, aveva scoperto per puro caso che, in quello gemello a pochi isolati più avanti, abitavano il rosso e Rody.
«Wow! Allora ci possiamo incontrare più spesso!» aveva detto, durante l'ordinazione di un menu a sorpresa.
«Scordatelo! Non voglio seccature» e Katsuki aveva sperato che finalmente Eijiro avrebbe lasciato perdere.
Invece, quest'ultimo gli aveva appoggiato una mano sulla sua e con occhi pieni di passione aveva aggiunto: «Il fatto che siamo vicini è una cosa buona. Se hai bisogno di aiuto puoi chiedermelo tranquillamente. So quanto può essere difficile una gravidanza».
«E tu che ne sai?».
«Il mio amico Omega, Hanta, ha avuto una bambina da poco ed è stata una gravidanza estremamente travagliata! Ora Aika ha circa tre settimane ed è bellissima!».
Katsuki corrugò le sopracciglia; in un loop infinito la sua mente gli aveva fatto rivivere quella scena di circa mezz'ora prima. Hanta... ma dove aveva sentito già quel nome? Il fastidio che già provava nel fondo del suo stomaco gli fece venire ancor più fame.
«Non ho bisogno di niente!» rispose seccato.
«Lo so che sei un ragazzo molto indipendente ma impara anche ad accettare un aiuto quando ti capita» sorrise Eijiro, con un occhiolino.
Qualche manciata di minuti più tardi arrivò una cameriera che servì loro diverse portate in porzioni enormi. Katsuki ringraziò, staccò le bacchette e iniziò a ingurgitare il katsudon estremamente piccante. Eijiro ridacchiò mentre si apprestava, in tutta calma, a mangiare i suoi spiedini di pollo e maiale fritti.
Ogni tanto se lo poteva concedere uno sgarro. Soprattutto se era in più che ottima compagnia.
«Perché hai fatto quell'espressione perplessa quando ti ho raccontato del mio amico?» domandò poi.
Katsuki si asciugò le labbra e rispose: «Perché ho già sentito questo nome ma non ricordo dove».
«Il suo Alpha si chiama Shoto e vivono nella zona residenziale di Tokyo. Hanta lavora part time in un combini ma ora è in congedo maternità, mentre il suo compagno è figlio-».
«... di Enji Todoroki, della Endeavor Corporation, dove tutti sono fottuti e brillanti geni nel campo della robotica! Fa il segretario per suo padre, lo so!» ruggì Katsuki.
Eijiro sbatté le palpebre nell'incredulità e prese un secondo boccone, masticando con gusto.
«Sei ben informato».
«Bastardo a Metà è stato il primo e unico Alpha al quale mi sono dichiarato ma non è andata bene» spiegò il biondo, con glaciale calma. «Ecco perché odio gli Alpha. Sono tutti stronzi!».
«Beh, io no!» sghignazzò Eijiro. «Mi dispiace. Anche io ho avuto una pesante delusione in amore... mi sono dichiarato al mio migliore amico, Denki, ma ho scoperto che non era omosessuale come me... era sì un Omega ma ha preferito una Beta, Kyoka Jiro».
Un senso di tristezza avvolse il cuore di Katsuki.
«Tu... non sei stronzo... non del tutto...» borbottò con le gote rosse.
Eijiro sorrise dolcemente e posato il resto del primo spiedino gli allungò la mano per fargli una carezza al viso. Katsuki non fece scenate, divenne solo teneramente imbronciato.
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Petit Fleur
FanfictionKatsuki Bakugo, Omega, confida al suo migliore amico Izuku Midoriya, altrettanto Omega, di aspettare un bambino. Il punto è che non sa come e con chi sia successo. Eppure ben presto la storia prende forma tra amore, insicurezze, segreti, bugie e Can...