Chapter 85: Prima della Cerimonia

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Ore prima...


«Buongiorno, mia principessa... come stai tu e il nostro principino? Oggi coroneremo il nostro sogno d'amore e non ho chiuso occhio! Vorrei vedervi di già».


«Buongiorno, amore mio! Stiamo bene, ci manchi! Tra un po' saremo tuoi...».


Rody aveva scritto quel messaggio verso le tre del mattino e Izuku lo aveva risposto pochi attimi fa.

Ora osservava in silenzio Hiromi tra le sue braccia, mentre sedeva sul letto, in vestaglia bianca. Entrambi avevano dormito da Keigo ma per il nervosismo del matrimonio, l'Omega non era riuscito a riposare bene.

L'oscurità filtrava dalla persiana dietro di lui insieme all'argenteo chiarore della luna piena ancora visibile e alle perenni luci della città. Rendevano quasi surreale la camera dove aveva passato tanti anni della sua vita, prima da solo e poi alcuni insieme a suo fratello.

I suoi occhi verdi puntavano al nulla. Nelle orecchie, invece, il rumore bianco sembrava quasi assordante ma non gli dava fastidio. Cercava in tutti i modi di non percepire l'ansia crescere sempre di più.

«Izuku?».

A quel sussurro, sbatté le palpebre come se avesse appena ripreso conoscenza. Sorrise leggermente a Keigo.

«Buongiorno. Sono appena le cinque, vuoi un po' di latte caldo?».

Izuku annuì appena mentre il fratello decideva di avvicinarsi. Gli si sedette accanto e con una mano, dolcemente, sfiorò i capelli morbidi di Hiromi. Il bambino teneva la manina contro il petto del genitore e le labbra dischiuse.

«Che c'è, Otouto? Hai un odore davvero pungente».

«E' solo che... mi sembra quasi irreale che mi sposerò» ammise appena.

«Così come io ancora non ci credo di avere un cucciolo dentro di me e che tu diventerai zio» ridacchiò l'altro.

Immancabilmente, il verdino fece cadere lo sguardo addolcito sul leggero gonfiore sotto la casacca nera del pigiama del fratello.

«Sono tanto felice per te. Sarai una mamma fantastica, lo so!».

Keigo sorrise. «Lo spero. Enji è un Alpha meraviglioso. Da quando sono rimasto incinto non fa che viziarmi, coccolarmi e proteggermi. Dato che è una gravidanza ad alto rischio poiché il mio corpo vede il feto come un intruso, mi monitora molto più del previsto e a me, di certo, non dispiace».

Izuku annuì. Hiromi si agitò un po', dopodiché dischiuse gli occhi verdi e grandi, cercando subito un volto familiare.

«Mammina, papà dov'è?» chiese con la sua vocina impastata di sonno.

«Lo vedremo dopo, amore. La mamma è qui e anche lo zio Keigo» mormorò dolcemente mentre gli accarezzava la testolina e gli scoccava un bacio in fronte. «Torna a dormire, piccolo mio».

Il bimbo, cullato dal lieve dondolio di Izuku e quell'odore così soave, chiuse nuovamente le palpebre. Keigo ne fu semplicemente rapito.

«Sicuramente mi sposerò anche io, più avanti» commentò, con un risolino.

«Devo assicurarmi di ringraziare Todokori-san come si deve per essersi messo così tanto a disposizione».

«Lascia stare. Lo ha fatto con piacere. Era un grandissimo amico di nostro padre, dopotutto e anche compagni di scuola, fin dai tempi delle elementari» rispose il più grande.

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