Izuku aveva gli occhi fissi nel vuoto, disteso su un fianco, con solo una morbida coperta a coprirlo. Dava la schiena a Rody, altrettanto nudo ma in un sonno profondo. La camera da letto dell'Alpha era piccola e confortevole, dai toni di un rosa molto sbiadito, i mobili curiosamente neri e un'ampia finestra dove la luce argentea della luna filtrava. I raggi rendevano il buio meno opprimente, concedevano di riconoscere sagome per non soccombere alla paura di chissà quali mostri arrivati dal nulla.
Il suo calore lo aveva costretto a baciare con passione Rody nel bel mezzo del lavoro e poi era stato talmente audace da essersi infilato sotto la scrivania per succhiargli il sesso. Il suo ragazzo era venuto due volte e copiosamente.
L'Omega arrossì, nascondendo il viso sotto la coperta.
Quando era eccitato a causa di quella brutta copia del calore, diventava una bestia affamata di sesso priva di qualsiasi razionalità. Non osò immaginare lo scenario di camminare in mezzo alle persone o di essere in qualche riunione!
Izuku squittì il fastidio e si voltò verso Rody.
I raggi argentei evidenziavano le ciocche dei capelli sparse a raggiera sul cuscino. Sorrise nel mentre che gliene spostava qualcuna via. Izuku arrossì nel ricordo di quei gemiti di piacere proveniente dalla bocca ora dischiusa del suo ragazzo.
In quel frangente, infatti, l'Alpha aveva continuamente ripetuto il suo nome, come un mantra. Era stato ancor più eccitante quando la forte mano gli aveva stretto i capelli e sbattuto il fallo ancor più nella gola, con un colpo di bacino.
Da seduto, Rody sembrava essere diventato ancor più muscoloso, certo non come Eijiro, eppure così perfetto!
L'Omega appoggiò la testa sulla spalla del suo ragazzo. L'odore di anice era molto più forte ed inebriante: bastò inspirarne un po' a pieni polmoni per sentire un calore proveniente dal suo fallo. La sua piccola mano lo afferrò per sfiorarne la punta.
Izuku trattenne a fatica un gemito e fu allora che l'improvvisa bramosia di sesso e di essere riempito gli annebbiò il cervello. Arrivò a quattro zampe sul suo ragazzo che beatamente dormiva: ancheggiò un po' e iniziò a strusciarsi contro il suo sesso a riposo.
L'Omega aveva gli occhi socchiusi, le sue dita calde accarezzavano il petto di Rody voluttuosamente. Nel buio riuscirono a trovare il primo capezzolo e lo strizzarono con foga.
L'Alpha gemette: quello fu davvero un risveglio improvviso, piacevole ma soprattutto strano! Strizzò gli occhi argentei nel buio e per poco non ebbe un infarto quando gli occhi verdi ed ampi del più giovane gli si avvicinarono velocemente.
«Ah! Izuku! Cazzo... mi hai fatto paura!» disse, il braccio raggiunse l'interruttore della lampada.
«No. Non accenderla, per favore!».
Rody rimase bloccato perché Izuku gli baciò ferocemente la bocca e così facendo troncò sul nascere qualunque accenno di conversazione. Nel silenzio della notte, delle due e trenta del mattino precisamente, dei nuovi gemiti riempirono l'aria fredda.
L'Omega ancheggiò ancora e in modo veloce, il sesso dell'Alpha ebbe un guizzo per tutto quell'attrito.
«Izuku... sei sexy quando sei così!».
«Ti piace... Alpha?».
Una miriade di scariche di piacere formicolarono in tutto il corpo di quest'ultimo. Rody sogghignò, i suoi occhi argentati brillarono nel buio. Izuku si leccò le labbra, si aprì le natiche e scivolò a fatica sul prorompente fallo non più tanto a riposo dell'altro.
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Petit Fleur
أدب الهواةKatsuki Bakugo, Omega, confida al suo migliore amico Izuku Midoriya, altrettanto Omega, di aspettare un bambino. Il punto è che non sa come e con chi sia successo. Eppure ben presto la storia prende forma tra amore, insicurezze, segreti, bugie e Can...