Mezz'ora prima...
Yo era maledettamente eccitato.
L'odore di Katsuki gli aleggiava intorno in modo forte e quella punta di acidità dovuta alla rabbia risvegliava il suo membro voglioso di infilarsi in qualche buco.
«Dove cazzo mi stai portando?!» ringhiò, per l'ennesima volta, il biondo.
Lo tratteneva ferocemente per un polso e la loro differenza di forza era notevole. Katsuki cercava di non respirare neanche, pur di evitare che quell'odore terribile gli annebbiasse il cervello.
Ora che aspettava un bambino i suoi istinti sessuali erano diventati molto più persistenti e forti di prima e a malapena sarebbe resistito a un comando Alpha. Il solo pensiero di una totale sottomissione gli provocò un brivido di terrore lungo la schiena.
Le falangi diventarono un pugno, Katsuki tentò ancora di strattonarsi ma il suo tentativo fece semplicemente ridere Yo.
«Siamo arrivati. Adoro la tua impazienza, Kitty».
L'Omega non riuscì neppure a chiedere che l'Alpha infilò una chiave nella serratura di una porta e lo spinse dentro di peso per sbatterlo sul letto.
«Che cazzo vuoi fare, ah?!».
Lo sguardo di Yo brillò oscuramente nel rosso di quelle due uniche luci che non facevano altro che ingigantire le tenebre di quel macabro e sporco luogo. Non gli rispose.
Veloce come la fame di sesso che provava, sfilò subito la maglia del cugino, dopodiché le sue mani afferrarono una cravatta penzolante da una tubatura d'acqua e con un gesto rapido legò i polsi di Katsuki alla testiera di ferro del letto.
L'Alpha salì a cavalcioni sul letto, si chinò lentamente in direzione della ghiandola odorosa dell'Omega tremante ed annusò profondamente e rumorosamente.
Katsuki mal trattenen un gemito, uno misto tra paura e sgomento.
Yo leccò, tracciando una linea calda e umida lungo la clavicola, in mezzo ai pettorali per poi cercare e succhiare forte un capezzolo.
A malincuore Katsuki si torse un po' per via di quei tocchi non voluti ma paradossalmente piacevoli. Yo gli infilò la mano tra le ciocche bionde per una carezza.
«Mi piaci da morire, Kitty...» ammise in un sussurro soave.
Le sue labbra cercarono quelle più carnose per un bacio. Il biondo tentò di resistere, Yo gli afferrò strettamente le guance e in quel modo lo tenne fermo per infilargli la lingua in bocca. Il supplizio durò una manciata di interminabili secondi.
Yo scese verso la curva ampia della pancia, le dita accarezzarono in ampi cerchi per poi stringere alcune lievi increspature di grasso ai fianchi e sotto i pettorali. Le cose si misero improvvisamente male quando si disfò dei vestiti e afferrò le cosce di Katsuki brutalmente.
Quest'ultimo guaì di dolore alle improvvise unghie conficcate nella pelle ma la paura più grande sopraggiunse nel momento esatto in cui percepì il fallo eretto che premeva contro il suo leggermente impennato.
«Lo sento che sei tutto bagnato, Kitty!».
«Vaffanculo!» ringhiò l'altro, rosso in viso.
Yo sbuffò una risatina prima di mordicchiargli la pancia, appena sotto l'ombelico. Tracciò una scia di baci languidi per poi soffiare sul membro. Katsuki gemette involontariamente.
L'Alpha lo sollevò senza alcuno sforzo per le anche: affondò il naso nell'orifizio anale per annusare e poi leccare gli umori caldi dal sapore dolciastro. Katsuki, in quel momento, non smetteva di maledire la sua fottuta natura di Omega.
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Petit Fleur
FanfictionKatsuki Bakugo, Omega, confida al suo migliore amico Izuku Midoriya, altrettanto Omega, di aspettare un bambino. Il punto è che non sa come e con chi sia successo. Eppure ben presto la storia prende forma tra amore, insicurezze, segreti, bugie e Can...