Chapter 64: Giorni ad Otheon (Parte II)

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Dopo un'intera mattinata passata a preparare biscotti e a cantare canzoni natalizie, Rody aveva scoperto che Izuku era naturalmente portato per il pattinaggio.

Gli era bastato spiegargli alcune cose e aiutarlo a tenere l'equilibrio per vederlo diventare il più bell'Omega in mezzo a quelle persone che si fermavano per ammirarlo.

Lui era seduto su una panchina, un po' stanco dopo tanti giri. Prese il cellulare e fece partire una videochiamata con Eijiro.


«Ehi, Rody-bro! Ciao, come va?».


«Benissimo! Siamo alla pista di pattinaggio e Izuku si sta diventendo moltissimo. Come va da te? Katsuki? E Yuri-chan?».


«Per fortuna sta benissimo. Tensei-san ne è molto stupito. Cresce in salute! Con Katsuki invece ho problemi nel fargli seguire la dieta. Dice che non ne ha bisogno visto che allatta ma Tensei-san dice che ha preso troppo peso!».


Rody fu costretto a mordersi l'interno della guancia pur di non ridere ed essere scortese. Katsuki comparve nell'inquadratura con Yuri che poppava. Sogghignò, salutando con il dito medio.


«Dov'è Izuku?».


«Proprio lì».


Rody puntò la fotocamera verso Izuku che stava volteggiando liberamente, felice come un bambino.


«Lo vedo raggiante. Almeno so che non sta soffrendo».


«Non gli farò mai più del male, credimi, Katsuki».


«Quando tornerete? Abbiamo intenzione di fare una piccola festa per celebrare, in ritardo, il mio compleanno e la nascita di Yuri».


«Il ventisei, Eijiro, presumibilmente verso le nove e trenta».


Si salutarono, dopodiché Izuku raggiunse Rody e si sedette accanto a lui, stanco. Il castano gli prese il viso un po' accaldato tra le dita per poterlo sorprendere con un bacio soffice.

«Eijiro, Katsuki e Yuri-chan ti salutano».

«Grazie, ricambio!».

La pista ghiacciata era grande; sotto il cielo già bruno rifletteva perfettamente le stelle che brillavano tra alcuni soffici nubi. Le luci bianche che costeggiavano la strada innevata illuminavano a giorno quel posto incantevole e brulicante di gente.

«Ho voglia di prenderti, Izuku» ammise semplicemente Rody, dopo un po'.

Il verdino lo guardò con le gote rosse di imbarazzo ma ridacchiò: «Qui intendi? Mi sembra un po' troppo esposto».

Il castano indicò i bagni della pista. Trascinò lì il suo ragazzo velocemente e non appena si rinchiusero in una toilette libera, lo baciò familicamente, tenendogli bloccate le braccia in alto e contro le mattonelle.

«Penso... di essere in Rut... e... non mi fermerò facilmente...» ansimò roco il più grande.

Izuku inspirò forte quel profumo intenso. Con un colpo di reni si liberò solo per potergli abbassare i pantaloni e iniziare a leccargli ferocemente il membro.

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