Chapter 31: Sotto la Pioggia Battente

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Katsuki sedeva nella Chocolate Brownie, con un asciugamano sulla testa e un altro addosso. La t-shirt era stesa ad asciugare dietro al bancone. Era arrivato bagnato fradicio perché aveva dimenticato l'ombrello e Dabi subito gli aveva offerto di riposarsi, asciugarsi e consumare qualcosa.

«Allora, gattino, cosa ti porto? Hai la faccia sconvolta».

Il biondo sollevò di poco il capo nascosto dall'asciugamano bianco. Scorse Dabi che teneva un vassoio vuoto contro il fianco e l'altra mano sul tavolo liscio. I suoi occhi blu brillavano di malizia.

«Non lo so. Non ho voglia di niente» rispose l'altro, stancamente.

Dabi arricciò le labbra poi gli si sedette di fronte. «Alla fine non ti sei più fatto vivo per un colloquio ma tengo sempre un posto per te, gattino».

Katsuki sospirò un'altra volta, le sue mani volarono all'asciugamano per frizionare nervosamente i capelli. Dabi gli sorrise gentilmente, i suoi occhi poi caddero sulla pancia visibile sotto il secondo e grosso asciugamano.

«E' davvero cresciuta» disse. «Si muove?».

Le mani si fermarono: Katsuki socchiuse gli occhi ma, imperterrito, non rispose. Dabi se la rise un'altra volta. Con un braccio alzato quest'ultimo chiamò Izuku che si era appena liberato da un tavolo con due ragazze delle superiori.

L'Alpha rimase deliziato dal lampo di rabbia che attraversò quegli occhi verdi. Decise di calcare la mano e vedere cosa sarebbe accaduto.

«Piccolo mi porti un frappè al cioccolato e fragole? Al nostro amico serve un po' di felicità» disse.

Izuku socchiuse pericolosamente gli occhi ma annuì, andando dietro al bancone. Dabi ridacchiò sottovoce; quello sguardo tagliente non avrebbe guardato altro che loro due. Ciò lo eccitò terribilmente.

«Come mai quella faccia?» riprese poi.

«Non sono affari tuoi».

«C'entra il bambino? Eijiro ti sta facendo pesare la cosa? Potresti vivere con me. Il mio appartamento è molto grande ed io mi sento molto solo» disse, malizioso, Dabi.

Katsuki si tolse l'asciugamano dalla testa con un'espressione stupita.

«Hai fatto credere al mio migliore amico che sei il suo ragazzo; non dovreste convivere?».

«Ah, sì. Ma lui non vuole. E oppone resistenza a qualunque mio tentativo di sesso» spiegò annoiato Dabi mentre puntava gli occhi blu a Izuku che stava poggiando il bicchiere alto con il frappè in un vassoio tondo e argentato. «Mi piacciono gli Omega combattivi, comunque».

Katsuki sbuffò.

«Non hai risposto alle mie domande» riprese l'altro, divertito.

«Con Eijiro va tutto bene. Non devi preoccupartene» replicò acido il biondo.

«Ma davvero?» e Dabi fece incastrare la sua mano sotto il suo palmo più piccolo proprio nel momento esatto in cui arrivava Izuku.

Quest'ultimo rimase a guardare quell'immagine con rabbia crescente e colto da una mal celata stizza sbatté il bicchiere al centro del tavolo.

«Suvvia, tesoro... che modi sono questi?» canzonò Dabi, sogghignando.

Izuku lo ignorò; spostò piuttosto i suoi smeraldi su Katsuki che non stava capendo nulla.

«Hai finito di fare il cascamorto con il mio ragazzo?» accusò con voce velenosa.

«Cosa?».

«Pensi che sia stupido? Te l'ho detto anche l'ultima volta di non giocare al santarellino e tenerti ben due Alpha, Katsuki!» riprese con più fervore. «Quindi prendi il tuo fottuto frappè e togliti dal cazzo!».

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