Chapter 59: Primo Dicembre

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Katsuki era frustrato.

Il bambino scalciava per tutto il tempo, Eijiro non gli permetteva di mangiare quello che voleva, era ingrassato ancora e non poteva neppure muoversi liberamente per fare sesso!

Nonostante quando si fosse svegliato si era sentito un po' strano, aveva voluto seguire Eijiro alle lezioni. Chiaramente, quest'ultimo si era disperatamente opposto ma alla fine aveva ceduto per via di certe avance particolarmente piccanti.

«Kat, manca pochissimo alla data del parto! E se dovesse nascere il cucciolo in un ambiente non ideale?» aveva protestato comunque.

Il biondo, alla fine, aveva perso la pazienza e urlato così tanto da finire in lacrime. Così, ora, ascoltava con attenzione una lezione di Shota Aizawa mentre prendeva appunti.

Tra qualche giorno avrebbe fatto un test d'ingresso e, se superato a pieni voti, avrebbe potuto iniziare a frequentare effettivamente l'università, non più come spettatore bensì come studente.

A un calcio al fianco sinistro strofinò gentilmente la mano. Eijiro lo guardò di sottecchi, al suo fianco e con un sorriso innamorato.

Poi, percepì una sensazione quasi sgradevole, come un pizzicore alle parti basse. Non aveva mai provato qualcosa del genere. Non sarebbe riuscito a trovare neppure le parole giuste per descrivere ciò che stava percependo. 

Tentennò un po'; ora lo sguardo puntava all'enorme ventre sotto la felpa nera.

Amava indossare quel colore. Lo faceva sentire meno esposto.

Decise di non pensarci troppo e di continuare con il prendere appunti. Shota spiegava con calma e professionalità per cui non voleva perdere parole chiavi importanti.

Una nuova fitta forte sotto la pancia fu seguita da un bruciore ai reni. Katsuki strinse la matita nella mano, il suo sguardo ampio puntò al nulla.

Ancora. 

La fitta.

Il dolore.

Il bruciore.

Il bambino che si agitava nella pancia. 

Il suo corpo compresso e la pelle dolorosamente così tirata.

La realizzazione, finalmente, lo colpì.

N-non era il momento, vero?

«Kat... tutto bene?» sussurrò Eijiro.

L'altro lo guardò solo con un'espressione smarrita ma non rispose. Le fitte continuarono ancora insieme a una sensazione umida in mezzo alle gambe. Inspirò a fondo per tentare di calmarsi eppure quando il dolore lo colpì duramente sotto il pancione si incurvò in avanti con le braccia protettive su di esso.

Gemette a denti stretti, la matita cadde in terra sonoramente.

«KATSUKI!» esclamò forte Eijiro.

«Toyomitsu, che succede?» chiese, preoccupato, Shota.

Il ragazzo non rispose ma lo guardò con un'espressione di panico. Katsuki gemette di nuovo, i suoi piagnucolii si alternavano a rapidi respiri caldi.

Faceva male! Non erano semplici Baxton Hicks che aveva sperimentato in tutto l'ottavo mese... era... cazzo, era davvero...!

«Eijiro... credo che sia il momento...» ammise, con voce spaventata.

«Le tue acque si sono rotte» notò Shota, riferito alla pozza trasparente sotto ai piedi dell'Omega. «Chiamerò subito un'ambulanza, non preoccuparti, Bakugo».

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