Chapter 57: Vita Universitaria

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Taishiro spiegava con eleganza, umorismo e semplicità.

Quando Katsuki ed Eijiro lo avevano visto entrare non erano riusciti a salutarlo con fare affettuoso ma bensì con il capo chinato rispettosamente. L'Alpha era stato quasi esigente ma poi si era subito sciolto in un caloroso sorriso. E la sua lezione aveva rapito così tanto l'Omega che a un certo punto, oltre a dare una risposta perfetta a una domanda, aveva anche posto un quesito molto interessante.

«Bene, Bakugo, sono sicuro che avrò molto piacere di rivederti alle mie lezioni!».

Dopodiché, i due avevano raggiunto l'ampia mensa. Eijiro si era messo subito a cercare Rody ma di quest'ultimo neanche l'ombra. Pensò che, forse, aveva preferito continuare con il silenzio.

Tuttavia, nel mentre che preparava due vassoi con il pranzo, un odore inconfondibile lo aveva fatto leggermente voltare a sinistra. Gli occhi di Eijiro divennero un poco affilati, rabbiosi ma quasi apatici, dopo una manciata di secondi.

«Possiamo parlare seduti al tavolo di Katsuki?».

Eijiro guardò il biondo che stava aspettando di mettere qualcosa sotto ai denti mentre smanettava sul cellulare. Tornò a Rody ed annuì con un'espressione gelida.

Il biondo non fece nessun commento quando li vide arrivare insieme. Si premurò di afferrare l'hamburger e addentarlo per via dell'enorme fame che aveva.

«Che cosa vuoi dirmi?» disse subito Eijiro.

«Izuku».

Katsuki smise di masticare per fulminarlo con un'occhiata truce. Eijiro sospirò pensantemente.

«E a che cosa ti serviamo noi due? Sei adulto, no? Incontralo e parlagli».

Rody scosse leggermente il capo: «Io... ho fatto qualcosa di ben peggiore in realtà».

«Oltre al fatto di averlo abbandonato completamente dopo la disfatta di Cantasia?».

Alle parole pungenti di Katsuki, Rody deglutì e si sforzò di non guardarlo.

«Gli ho mentito. Ho detto che era il mio primo ragazzo».

Eijiro sbatté una mano sul tavolo, Katsuki ringhiò con fare adirato, tuttavia si premurò di mangiare. Accarezzò il suo ventre dove il bambino scalciava.

«Pensavo di aver dimenticato Yuri a causa del disturbo post-traumatico avuto dopo il suo funerale ma poi tutto mi è tornato in mente e così anche i miei sentimenti».

Eijiro indurì la mandibola. Strinse ferocemente il pugno sul tavolo.

«Ma poi... a Cantasia, quando Overhaul teneva Izuku con sé, ho visto Yuri e mi ha chiesto di salvare Izuku e di dimenticarmi di lui...» raccontò, flebile, il castano. «In questi mesi ho avuto modo di ascoltare il mio cuore e voglio davvero Izuku. Io ne sono davvero innamorato».

Katsuki sospirò. «E allora perché cazzo non ci parli? Lavorate nella stessa azienda, no? Lo avrai visto in questi tre fottuti mesi?!».

«Izuku non lavora più in azienda. Lo fa da casa, ora che Keigo-san condivide con lui l'appartamento e mi ha fatto capire di non dovermi avvicinare a suo fratellino».



Rody era in dimissione, finalmente. Poteva tornare nel suo appartamento, dopo diverse settimane di ospedale. Eppure, da un po' di tempo aveva maturato un'idea nella sua mente: vedere Izuku e assicurarsi che stesse un po' meglio.

Aveva spesso sentito mormorare dei medici; sapeva perfettamente dove fosse la camera di Izuku. Così, non ci impiegò che pochi minuti a raggiungere il reparto, piano e stanza giusti. Eppure, a un passo dal bussare, si vide uscire Keigo Tagami.

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