Yuri-chan si guardava intorno con i suoi occhi rossi, identici a quelli di Katsuki. Era nella sua carrozzina, al calduccio nella tutina nera e una copertina. Il pupazzetto di Yuri era sempre accanto a lui.
Katsuki, Eijiro, Rody ed Izuku sedevano al solito ristorante dove facevano cibi piccanti e aspettavano con impazienza di mangiare.
«L'ultima volta è stato un casino» disse Rody. «Ma sono contento che tutto sia passato. Ora c'è solo un futuro luminoso dinanzi a noi».
«Puoi dirlo forte!» replicò Eijiro. «Ancora pochi esami e finalmente raggiungerò il mio sogno! E questo vuol dire più vicino a sposare Katsuki!».
Per poco il biondo non si strozzò con l'acqua. Con le guance improvvisamente rosse e gli occhi stupiti cercò in tutti i modi di simulare un'espressione infastidita. Izuku se la rise.
«Posso tenere Yuri?» chiese quest'ultimo.
«Certo che puoi» e Katsuki glielo passò delicatamente.
Non appena il bambino fu tra le braccia del verdino emise un versetto quasi felice poi mosse le sue piccole labbra in direzione di un capezzolo. Istintivamente, Rody spostò il compagno verso il suo petto e con una mano accarezzò il cappellino nero di Yuri con affetto.
«Sembrate una bella famigliola! Si vede che siete pronti per un bambino» disse Eijiro, orgoglioso.
«Davvero?» ridacchiò Rody. «Bene! Mi fa piacere!».
«Chissà se...» sussurrò Izuku, con un triste sorriso. «... avremo mai questa gioia».
Katsuki gli accarezzò un po' i capelli poi gli fece un cenno convinto. Il verdino apprezzò senz'altro. Guardò Yuri con affetto fino a che non arrivarono le prime portate.
«Kacchan, spero di poter davvero dare un cucciolo al mio Alpha».
«Certo che ci riuscirai. E poi, guarda che le cose non accadono subito» rispose il biondo, mentre guardava Eijiro che sorrideva. «E ora mangiamo che sto morendo di fame!».
Nel mentre che Izuku si accingeva a rimettere Yuri nella carrozzina, il piccolo frignò. Non ebbe bisogno di domandare il perché; decise di tenerlo nella piegatura del braccio mentre avrebbe mangiato e di fargli sentire un contatto materno.
Yuri aveva due mesi era bello come il sole. Lo riempiva di orgoglio stare con lui.
Il ramen era bello bollente, i sapori invece una continua esplosione che risvegliavano la papille gustative. Izuku non era un ragazzo che mangiava molto ma finì per primo la grossa scodella e ne ordinò subito una seconda.
«Non ti avevo mai visto mangiare in questo modo!» sogghignò Katsuki. «Occhio alla linea!».
Il verdino sbuffò una risatina, poi guardò Yuri che si era addormentato. Era così tenero e grazioso che sarebbe rimasto volentieri così per ore intere.
Improvvisamente, però e senza apparente motivo, volse il capo in direzione di un tavolo poco distante. Una ragazza Omega, alta, snella e con dei lunghi capelli neri come i suoi occhi da cerbiatta, continuava a guardare Rody. Quest'ultimo ne era del tutto ignaro; anzi, si gustava quell'ottimo piatto invernale.
Un senso di fastidio lo inondò. Izuku corrucciò le sopracciglia prima di tornare a Yuri tra le sue braccia. Calò giù il polsino della tutina e sorrise un po': quella manina era così piccina! Eppure, le cose andarono peggiorando quando la giovane donna si alzò per fare il giro del tavolo e inciampare proprio su Rody.
Il brodo caldo schizzò per poi rovesciarsi verso Izuku. Con un gesto rapido si alzò in piedi tenendo una mano con fare protettivo sul faccino del dormiente bimbo. Poche gocce gli finirono sul dorso ma lui non batté ciglio.
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Petit Fleur
FanficKatsuki Bakugo, Omega, confida al suo migliore amico Izuku Midoriya, altrettanto Omega, di aspettare un bambino. Il punto è che non sa come e con chi sia successo. Eppure ben presto la storia prende forma tra amore, insicurezze, segreti, bugie e Can...