Leggete lo spazio autrice alla fine, buona lettura.❤️
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Elisabeth- Qualche anno dopoLibero i capelli dall'elastico facendoli ricadere sulle mie spalle e mi lascio andare ad un debole sospiro carico di stanchezza.
Abbandono le scarpe in un angolo e finalmente appoggio i piedi sulla fresca superficie del parquet che mi regala un'immediata sensazione di sollievo.
L'apertura del mio terzo ristorante sta assorbendo quasi tutte le mie energie eppure mi basta varcare la soglia di casa per sentirmi immediatamente rigenerata.
Il rombo dell'oceano accompagna i miei passi stanchi e, affacciandomi dall'imponente vetrata che da sulla spiaggia, riesco a scorgere grossi nuvoloni che annunciano l'arrivo di un furioso temporale.
"Sono a casa." Parlo con tono abbastanza alto così da farmi sentire.
"E io sono qui."
La voce di Jacob giunge forte e chiara alle mie orecchie, così familiare eppure così inaspettata.
Ho trascorso gran parte della mia vita in compagnia di me stessa, accompagnata dalla mia solitudine tanto che, adesso, l'idea che ci sia qualcuno in casa ad attendere il mio ritorno mi destabilizza e mi sorprende.
Lo trovo in salone, di schiena, intento a slacciare il cinturino del suo orologio, segno che anche la sua giornata di lavoro è ormai giunta al termine.
Rubo qualche prezioso istante per crogiolarmi nella vista della sua imponente schiena fasciata in una camicia nera il cui tessuto si tende deliziosamente sulle sue spalle e scendo con occhi avidi lungo le sue cosce muscolose avvolte in un elegante pantalone grigio antracite.
"Elisabeth Gray, sono tuo marito. Sai che hai tutto il diritto di saltarmi addosso invece di starnerete lì a divorarmi con gli occhi?"
In un battito di ciglia lui si volta, mi scopre e mi provoca, rivolgendomi quel suo mezzo sorriso sbilenco accompagnato dalla solita, irresistibile fossetta che sembra incorniciare la sua bocca come un prezioso quadro.
Sono passati anni dal nostro primo incontro, ma non c'è stata una sola volta in cui quel sorriso non mi abbia fatto tremare il petto e lo stomaco.
"Jacob Butler sei un coglione." Borbotto soffocando una risatina.
"Ah..." Mormora sghignazzando, portandosi una mano al petto con fare teatrale. "I tuoi insulti mi sono mancanti terribilmente oggi."
Mordicchio fugacemente il mio labbro inferiore per cercare di reprimere lo stupido sorriso che avverto sbocciare sulla mia bocca e avanzo di qualche passo nella sua direzione.
Mi blocco solo quando le dita dei miei piedi nudi sfiorano la punta delle sue scarpe lucide ed eleganti.
Sollevo la testa per incrociare lo sguardo di Jacob e mi blocco nell'attimo in cui incontro i suoi occhi.
"Ciao." Sussurro a mezza voce, rapita dalle screziature dorate delle sue iridi.
"Ciao." Risponde roco senza smettere di fissarmi.
Lo osservo sollevare la sua grande mano e appoggiarla con delicatezza sulla mia guancia fredda: mi godo il calore sprigionato dal suo palmo e avverto il contatto con la fede nuziale che avvolge il suo anulare.
Socchiudo gli occhi beandomi di queste sensazioni, assaporando ogni scintilla che mi scuote il corpo e che sempre e solo Jacob ha saputo accendere.
"Com'è andata oggi?" Domando sottovoce, abbandonando il viso contro la sua mano.
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𝗛𝗨𝗥𝗥𝗜𝗖𝗔𝗡𝗘. 𝗧𝗨 𝗦𝗘𝗜 𝗟'𝗜𝗡𝗔𝗦𝗣𝗘𝗧𝗧𝗔𝗧𝗢
Roman d'amourDAL 10 SETTEMBRE IN LIBRERIA💜 Osserva, analizza, rifletti, agisci. Questo è il mantra di Bessie Gray, la cui vita monotona si svolge tra i cento passi che separano il Katy's, il locale dove lavora come cameriera, e il suo appartamento, dove trascor...