Perplessità

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"Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova, dubita che la verità sia mentitrice, ma non dubitare mai del mio amore."
(William Shakespeare)
•••

Elisabeth

Da Jacob: Riesco a percepire da qui la tua voglia di vedermi, ammettilo: ti manco da morire ;)

Fisso con un sorriso furtivo il messaggio che illumina lo schermo del mio cellulare.

Tento di reprimere la sensazione di calore che le parole di Jacob accendono in me ma è davvero difficile, soprattutto perché il messaggio allude a ieri sera.

La sera del nostro bacio.

Mentirei se dicessi di aver chiuso occhio questa notte. In realtà sono rimasta sveglia per le ore restanti, fino all'alba, a rimuginare su ciò che è successo.

E si, anche su ciò che sarebbe potuto succedere nel caso in cui io non avessi spinto Jacob ad andar via.

Ero letteralmente in balia di una marea di sensazioni troppo intense: quel bacio ha toccato corde di me che mai avrei pensato potessero essere raggiunte.

L'Elisabeth razionale era sparita, eclissata, andata.
Quella di ieri era una versione diversa di me, un Elisabeth Gray guidata dalla danza del proprio cuore impazzito, dei battiti accelerati e della febbrile eccitazione che le scorreva nelle vene.

Avrei voluto di più? Probabilmente si.
Ma ero pronta? Assolutamente no.

Sono ancora inondata da una marea di dubbi e perplessità su Jacob e, nonostante mi sarei voluta abbandonare tra le sue braccia per qualche ora o anche per giorni interi, le mie riserve mi hanno impedito di fare pazzie delle quali me ne sarei pentita.

Quindi si, controvoglia ho lasciato andar via Jacob dopo quel bacio da infarto.
Ho dovuto.

A Jacob: Sei fin troppo arrogante, lo sai? Non esserne tanto convinto, potresti rimanere deluso.

Rispondo provocatoria al suo messaggio e ripongo con sveltezza il telefono in tasca attenta a non farmi beccare da Paul.

Sbuffo e scosto una ciocca di capelli che ostacola la mia visuale per poi tornare a lavoro.

Approfittando della quiete che ha avvolto il Katy's, mi dedico all'inventario.
Compilo una lista indicando ciò che si deve acquistare, ciò che deve essere riparato e sostituito.

Sto perlustrando la scorta di tovagliette da pranzo e tovaglioli così da assicurarmi che ci sia un numero sufficiente per affrontare il mese di lavoro appena iniziato, quando un nuovo messaggio mi interrompe ancora.

Da Jacob: Posso dimostrare che ti manco con molta facilità, attenta a quello che dici Elisabeth.

Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa.
Jacob è...beh, è Jacob.

Questa cosa dei messaggi è iniziata dal momento in cui mi ha voltato le spalle ieri sera per andar via, pochi secondi dopo ho ricevuto una notifica con la quale mi augurava una dolce e calda notte.

Ha scritto così, letteralmente. Il tutto accompagnato da un emoticon ammiccante.

A Jacob: Ah si? E come? Sono davvero curiosa.

𝗛𝗨𝗥𝗥𝗜𝗖𝗔𝗡𝗘. 𝗧𝗨 𝗦𝗘𝗜 𝗟'𝗜𝗡𝗔𝗦𝗣𝗘𝗧𝗧𝗔𝗧𝗢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora