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Se siete troppo moralisti, non leggete questo capitolo✋ Brandon è immorale, fa cose immorali e pensa cose immorali... Questo libro si chiama così per un motivo. Perciò, se non condividete certi atteggiamenti o certi concetti o certe parole spinte, forse è meglio lasciar perdere. Se invece volete conoscerlo e scoprire il mondo di TOXIC... Allora buona lettura... ✨🖤

Lascia che ti sottovalutino. (E divertiti)
Eresia

Brandon

🔴

Porca puttana. Fu quello che pensai, nel momento in cui i miei occhi si posarono su una chioma bionda e un corpo sinuoso che scendeva le scale.

Seduto sul divano, alzai di poco gli occhi, venendo completamente invaso da delle curve mozzafiato, un paio di gambe lisce e toniche e da due mani curate e sottili.

La scia di un profumo alla vaniglia che mi inondò in pieno fu il tocco finale per farmi mugolare dinanzi a quella meraviglia.

Elizabeth era appena giunta nel salotto, su un paio di tacchi color oro e affiancata da Amber.

Sin dalla prima volta che l'avevo incontrata - da Jace's - avevo pensato a quanto cazzo fosse bella.

Per la prima volta nella mia vita avevo infatti trovato raffinatezza, eleganza sensualità e bellezza in un'unica persona.

Erano state proprio quelle le caratteristiche che mi avevano portato ad avvicinarmi a quella biondina mozzafiato. Tuttavia ciò che avevo visto fino a quel momento non era nulla in confronto a ciò che avevo davanti agli occhi proprio in quel preciso istante.

«Siamo tutti pronti? Andiamo.» Proruppe Amber, afferrando una pochette dal divano.

«Manca Warren.» La avvisò Lucas, sistemandosi il colletto della polo blu.

A quel punto Kamikaze ringhiò innervosita, sedendosi malamente su una delle due poltrone.

«Eccolo.» Pronunciò la voce sottile della biondina, la quale voltò il viso nella direzione del mio amico, che intanto stava scendendo le scale.

«Ci sono.» Proruppe per l'appunto Warren, dirigendosi direttamente all'esterno senza aspettare nessuno.

Dopo di lui, uscirono anche tutti gli altri.

Elizabeth fu l'ultima. Come sempre.

Perché ogni volta restava dietro tutti?

Prima che potesse oltrepassare la soglia della porta, però, mi alzai di scatto e mi avvicinai a lei.

Nell'istante in cui posai le mani sui suoi fianchi stretti, la sentii sussultare, come se non si aspettasse un mio agguato alle spalle.

«Coco Chanel. Abbastanza prevedibile.» Appurai, inalando il suo profumo vanigliato.

Dopo un iniziale momento di rigidità, lei voltò di poco il viso verso di me, puntando immediatamente lo sguardo sulle mie labbra serrate.

Dopodiché chiuse gli occhi, portò il viso sul mio collo e prese un profondo respiro.

Mi lasciò confuso, tuttavia attesi per scoprire le sue intenzioni.

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