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Consiglio vivamente di ascoltare durante la lettura "i feel like i'm drawing" per un'esperienza più... intensa 🖤

Che per quanto uno possa dire e fare, l'imprevisto arriva.
Sempre.
Si prende tutta la scena, genera il suo scalpore, fa calare il sipario...  E non chiede alcun permesso.

-Arya E. Wolf

Brandon

Ma che cazzo.

Non ci potevo credere.

Non era possibile.

Quante cazzo di possibilità c'erano?

Ero andato a scassinare proprio la stessa fottuta casa nella quale c'era la biondina.

Che figlio di puttana il destino.

Ormai la ritrovavo ovunque andassi.

Percepii Lucas, alla mia destra, darmi un lieve colpo al braccio, e da lì capii che anche gli altri fossero rimasti scioccati.

Non sapevano cosa fare. Come me.

Aspettavano che dicessi o facessi qualcosa, tuttavia ero rimasto abbastanza scioccato anche io.

Che diavolo ci faceva lei lì?

Non poteva essere la sua abitazione, in quanto conoscevo l'indirizzo di casa sua - grazie ad Amber, che ci aveva categoricamente vietato di considerare quella casa in caso di rapine - pertanto sapevo che si trovava dall'altra parte del quartiere.

«N-Nath-» Prima che la ragazzina dalla faccia sconvolta davanti a me potesse terminare la frase - e chiamare il suo fidanzatino -, mi fiondai su di lei per votarla di spalle e tapparle la bocca.

«Shh...» La zittii, facendo segno agli altri di entrare.

Dopodiché, indicai a tutti loro con un cenno del capo di proseguire da soli verso il corridoio, e di compiere ciò per cui ci eravamo recati lì quella sera.

«Mh...» Sentii dei mugugni e degli urli soffocati infrangersi sul palmo della mia mano, perciò strattonai di poco la biondina, intimandole di tacere.

«Non urlare.» Le sussurrai all'orecchio, facendola sussultare.

Sapevo che aveva riconosciuto la mia voce, ma non me ne curai.

Cosa diavolo avrei dovuto fare con lei?

Non potevo metterla a rischio... Era importante per Amber, perciò avrei dovuto avere un occhio di riguardo per lei.

Sarebbe dovuta andare via subito.

Fui sul punto di cacciarla fuori e intimarle di correre, tuttavia il rombo di un'auto mi obbligò a stare fermo.

Sporsi la testa oltre la cornice della porta, e ciò che vidi mi fece sbiancare di colpo.

Cazzo.

Gli scagnozzi di Clark.

Non era possibile.

Quel bastardo li aveva mandati a controllarci.

ToxicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora