Può la sensazione di morire far sentire vivi come non mai?
Arya E Wolf
Elizabeth
«Ruota le spalle mentre colpisci.» Mormorò una voce roca al mio orecchio. «In questo modo farai più male...» Due mani grandi e virili mi si posarono sui fianchi, e il respiro dell'adone dietro di me si infranse sul mio collo. «e ora colpisci.»
L'istante dopo, scagliai un pugno sul sacco da box davanti a me, e miracolosamente riuscii a non farmi male al polso.
Contenta, mi voltai verso Brandon, il quale mi avvolse un braccio attorno ai fianchi e piegò il collo verso il basso. «Brava.» Abbozzò un sorrisetto proprio sulle mie labbra, stringendomi il sedere con entrambe le mani.
Quella mattina aveva deciso di portarmi nel seminterrato di casa sua per insegnarmi alcuni colpi. Lui era infatti ormai un maestro nel fare a pugni, per tale motivo aveva scelto di farmi esercitare un po' al suo sacco da box.
«Ho superato la prova?» Gli domandai sorridente, avvolgendogli le braccia attorno al collo.
«Non ancora...» con un gesto secco mi fece girare, per poi attaccare il petto alla mia schiena. «Adesso facciamo il gancio... Il mio preferito.» Afferrò una ciocca dei miei capelli - legati in una coda alta - e se la rigirò tra le dita.
Dopodiché, si stacco da me e si posizionò al mio fianco. «Te lo faccio vedere.»
L'istante dopo, alzò il gomito e sferrò un pugno a mani nude su quel sacco pesante, facendolo dondolare.
Rimasi a bocca aperta, a dir poco estasiata, e mi riscossi solo quando Brandon mi mise nella posizione corretta.
«Metti le gambe così...» Fece scendere una mano dal mio sterno al mio interno coscia, in modo lento e sensuale.
Mugolai quando lo sentii sfiorarmi l'intimità e sfregare le nocche proprio sul clitoride.
«Adesso alza la guardia...» Mi piegò le braccia e mi posizionò le mani strette in due pugni davanti al viso. «e colpisci.» Il suo respiro mi si infranse sull'orecchio, la sua voce roca mi causò innumerevoli brividi lungo la schiena e il suo tocco bollente mi fece distrarre.
Ma non appena Brandon si posizionò dall'altro lato del sacco e vi posò le mani sopra per tenerlo fermo, mi riscossi e sferrai un pugno sul sacco, seguendo le sue indicazioni.
«Continua.» Ordinò perentorio, continuando a tenere il sacco.
Così ne sferrai un altro. E un altro ancora. E poi di nuovo uno.
Proprio come lui mi aveva insegnato.
«Adesso con me. Io colpisco da un lato e tu dall'altro.» Mi disse, prima di sfilarsi la maglietta e rimanere a torso nudo.
Deglutii istintivamente, ormai terribilmente accaldata.
Gli addominali scolpiti, i pettorali macchiati dall'inchiostro, le braccia tatuate e possenti, la v inguinale, le spalle ampie....
Dio, quanto era sexy...
E quando si voltò per prendere qualcosa da terra, ebbi modo di ammirare anche i muscoli della sua schiena larga che si contraevano a ogni movimento.
«Tu non metti i guantoni?» Gli domandai affannata.
Lui però scosse la testa e prese ad avvolgersi delle fasce sulle nocche e sul polso, per evitare di farsi male.
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Toxic
Romance«Sono i cinque ladri più temuti di tutto l'Oregon state. Chiunque entra a far parte del loro gruppo, diventa automaticamente intoccabile...» Elizabeth Williams, una ragazza di diciannove anni che soffre di ansia sociale, tremendamente insoddisfatta...