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Carpe Diem
Oratio

Elizabeth

🔴🔴

Quanto può essere frustrante non avere controllo sui propri pensieri?

E quanto potrebbe rivelarsi pericoloso non avere la minima forza di dominare le proprie azioni ?

Era ciò che mi ero chiesta per tutto il viaggio di ritorno dal lure a casa dei ragazzi, tentando di trovare una risposta. E una soluzione.

Non avevo mai vissuto una situazione del genere in vita mia. Non come quella che stavo vivendo a causa di Brandon.

Ogni dannata volta in cui la mia testa mi ordinava di fare qualcosa, non concedeva mai la possibilità all'istinto di primeggiare, né tantomeno spazio agli impulsi corporei.

O al bisogno. Al desiderio. Alla fame.

Per tutta la vita avevo sempre posseduto il pieno controllo di ciò che facevo e persino di ciò che pensavo, e adesso, sentirmi completamente impotente, mi destabilizzava parecchio.

Non sapevo quale fosse stato il preciso istante in cui avevo completamente perso le redini delle mie azioni. Tuttavia era successo.

Brandon aveva fatto sì che accadesse.

Con la sua voce suadente, il suo corpo da adone, i suoi occhi ipnotici e il suo atteggiamento ammaliatore aveva steso le forze che dentro di me avevano sempre maneggiato il mio corpo.

Mi aveva stregata, e io non avevo la minima idea di come uscirne.

O meglio, non ne avevo alcuna intenzione.

La sensazione di libertà impressa nel mio corpo, infatti, si stava rivelando qualcosa di irrinunciabile.

E quando mi sarebbe stata strappata via - perché sapevo che presto o tardi ciò sarebbe accaduto - sarei probabilmente caduta nello sconforto e nella monotonia di tutti i giorni.

Finalmente mi sentivo viva.

Io, che rimanevo sempre un passo dietro tutti, per la paura di non poter reggere un mondo in cui mi sentivo costantemente fuori posto, finalmente stavo intravedendo la luce.

Si trattava di un piccolo squarcio, di una nicchia da cui fuoriusciva un piccolo lume di speranza, che però era stato in grado di accendere finalmente in me qualcosa di sconosciuto.

Probabilmente la voglia di resistere, di attendere per sapere quale fosse il mio finale.

Nonostante ciò, però, sapevo che prima o poi quella vacanza sarebbe terminata.

Io sarei tornata a Mcmnville, a condurre la vita di tutti i giorni.

Avrei iniziato il collage e raramente avrei rivisto i ragazzi... E Brandon.

Non ero certa che qualcun altro mi avrebbe più fatto provare quelle sensazioni che lui per la prima volta mi aveva regalato.

Sarebbe ricominciata l'ansia sociale, e la paura di vivere sarebbe sormontata più forte di prima dentro di me.

ToxicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora