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Perché tra il diventare una persona migliore, e continuare ad avere la mia testa di cazzo, io avrei sempre scelto la seconda.

Brandon Collins - Arya E. Wolf

Brandon

Che fottuto fastidio mi provocavano gli imprevisti.

E in quel momento, con Amber ed Elizabeth alla stessa festa in cui io e i ragazzi avremmo dovuto fare la rapina, sarei stato capace di prendere a pugni qualsiasi cosa.

Di far saltare tutto.

Ma non potevo. Dovevo restare concentrato su quello per cui ero andato lì, senza distrazioni.

Era già capitato una volta - a casa Johnson - che perdessi il controllo della situazione, e non era affatto andata a finire bene.

Non si sarebbe dovuta ripetere una cosa del genere.

Nulla sarebbe dovuto andare storto.

Proprio per tale motivo, sebbene non volessi che Kamikaze e la biondina assistessero a ciò che stava per accadere, mi arresi al fatto che non avrei potuto impedirlo.

«Restate in disparte. Non vi accadrà nulla.» Erano state le parole con le quali le avevo congedate, prima di raggiungere Lucas e Jacob con Kevin.

Fortunatamente Clark aveva commissionato solo noi quella sera, pertanto non vi era il rischio che le ragazze potessero cascare nel mirino di qualche altro pezzo di merda come noi.

Non avremmo neanche potuto farle rifugiare all'interno di quella fottuta casa, poiché tutti gli ingressi della villa erano stati chiusi dalla proprietaria.

Con una festa colma di gente - e di sconosciuti - quell'abitazione piena zeppa di valore non sarebbe certo potuta rimanere alla mercé di chiunque.

Noi però avremmo dovuto entrare lì, e per farlo ci sarebbe servita proprio Katelyn Spring - la donna dai capelli rosso fuoco che Warren aveva bloccato con noi in quella gabbia dorata in cui viveva.

Il nostro amico ci avrebbe aspettati fuori, pronto a farci uscire e scappare, quando avremmo finito.

In quell'istante, io e i ragazzi ci eravamo recati sul retro della casa per prepararci, in un punto cieco in cui nessuna guardia della sicurezza era presente.

Ognuno di noi stava caricando le proprie pistole, con i passamontagna già calati sul viso.

Qualsiasi telecamera era stata hackerata da Warren poche ore prima, pertanto non avremmo corso il rischio di essere scoperti.

Il nostro era sempre un lavoro pulito e curato nei minimi dettagli.

«Secondo me succede un fottuto casino.» Mormorò Lucas, impugnando la pistola e guardandosi attorno.

«Ognuno fa quello che è stato programmato e non succede un cazzo.» Ribattei, sicuro e imperturbabile.

«Ci sono Amber e Lizzie, lì, Brandon!»

«Abbassa la cazzo di voce.» Mi avvicinai a lui, fronteggiandolo.

Lucas era sempre stato quello più ribelle e ostile. Era un buon amico, ma la sua testa calda non lo aveva mai aiutato. Era troppo istintivo e impulsivo, e se questo suo lato alcune volte sarebbe potuto tornare utile - in quanto non esitava mai -, il resto del tempo costituiva una spina nel fianco.

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