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Perché se tutti ti dipingono come un mostro, tu non puoi fare altro che dimostrare loro che hanno ragione.

Arya E Wolf

(capitolo con doppio pov🖤)

Elizabeth

Ammaccato.

Era così che sentivo il mio cuore, dopo l'ennesima litigata con Brandon.

Mai ne ero uscita così distrutta... Probabilmente perché, a differenza di tutte le altre volte, in quell'occasione avvertivo il presentimento che non sarebbe tornato indietro.

Come se quella volta avesse messo un punto definitivo.

E quella consapevolezza fu devastante.

«Mi ha detto che stando con lui mi distruggerei la vita e che non può preoccuparsi anche per me... perché non sono altro che una debolezza per lui.» Finii di raccontare ad Amber, con le lacrime che continuavano a bagnarmi il viso.

«Oh, Betty...»

Non appena Brandon se n'era andato via, lasciandomi da sola nella sua stanza, avevo avvertito l'impellente bisogno di rifugiarmi tra le braccia della mia amica, così avevo bussato alla porta della camera di Kevin per trovare conforto.

Non appena lei mi aveva vista, non le era servito fare neppure una domanda per capire ciò che fosse successo. Pertanto nella frazione di un secondo aveva cacciato Kev dalla sua camera e mi aveva portato con sé sul letto.

Adesso mi ritrovavo con la testa sulle sue gambe, a sfogarmi su ciò che era successo con quel bastardo del suo amico, mentre le sue mani mi accarezzavano i capelli.

«Tornerà e chiarirete. Lui fa sempre così.» Tentò di rassicurarmi lei, con un tono comprensivo. «È uno stronzo, ma non riesce a stare lontano da te.»

«No, Amb. Questa volta è diverso.» Sollevai la testa dalle sue gambe per guardarla negli occhi. «Era così deciso...» Ed ecco che un altro singhiozzo mi scosse il corpo.

A quel punto, la mia amica serrò i denti. «Se le cose stanno così, deve pagare. Non credo che avrà più il coraggio di fare il coglione quando si ritroverà con un testicolo in meno.»

«Non ho intenzione di fare niente.»

«Okay, allora lo farò io. Glielo avevo detto che se avesse fatto ancora lo stronzo con te gli avrei fatto ingoiare le palle.» Amb affilò lo sguardo e alzò le sopracciglia.

«Non farai nulla neanche tu» Le puntai un dito sulla pancia, guardandola dal basso. «Non so neanche come comportarmi, adesso.»

«Non potresti provare a parlare di nuovo con lui? Magari quell'idiota era solo nervoso per tutto ciò che ti era successo.»

«Se non ha il coraggio per lottare per noi, mi chiedo perché dovrei farlo io. Non mi vuole, è stato chiaro.» Una lacrima lenta e silenziosa mi colò dall'angolo dell'occhio. «Mi aveva fatto un sacco di promesse...» Scossi la testa con amarezza, mordendomi l'interno guancia. «è solo un bugiardo...»

Un'improvvisa rabbia cominciò a montare dentro di me.

«...e un coglione.» aggiunse Amber.

«Un vigliacco.»

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