Toxic

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E anche se tutto andrà a puttane, tu continua a baciarmi.
Anche se il mondo ci crollerà addosso, tu non allontanarti mai.

Arya E Wolf.

Consiglio di ascoltare in loop: Only love can hurt like this - Paloma Faith

Elizabeth

Era circa l'una e mezza di notte, quando mi svegliai di soprassalto a causa del temporale impetuoso.

Il rombo dei tuoni e il rumore della pioggia che batteva imperterrita sul tetto, infatti, mi strapparono bruscamente il sonno.

Avevo passato circa un'ora a rigirarmi tra le lenzuola, inquieta e agitata, a causa delle parole di Brandon.

L' improvvisa visita di quella mattina e le sue parole criptiche mi avevano infatti trasmesso parecchia ansia.

Ero tremendamente preoccupata per lui, anche se non avrei dovuto, considerando il comportamento che aveva assunto nei miei confronti.

Avevo atteso per tutto il giorno un suo messaggio o una sua chiamata, tuttavia non avevo ricevuto niente. Avevo persino pensato di fare un passo avanti e chiedergli se stesse bene, tuttavia dopo avevo scacciato subito quell'idea. Se avessi provato a cercarlo un'altra avvolta, infatti, con molta probabilità mi avrebbe allontanata e ferita ancor di più.

Tutte le volte in cui avevo provato a ricucire le cose tra di noi, infatti, ne ero uscita con il cuore ancora più distrutto.

E non avrei commesso lo stesso errore.

Tuttavia, non riuscivo a smettere di pensare a lui. Una serie di immagini orribili continuavano a ripetersi nella mia testa, e le paranoie sbocciavano in me con sempre più frequenza.

Mi aveva rivelato che avrebbe dovuto affrontare una situazione piuttosto pericolosa, e ormai erano passate diverse ore...

Ormai irrequieta e nervosa, decisi di alzarmi dal letto.

Bevvi un po' d'acqua dalla bottiglietta sul comodino e cercai di calmarmi, tuttavia, a mano a mano che i pensieri si sovrapponevano nella mia testa, io prendevo a tremare sempre di più.

Accesi allora la lampada accanto al letto e presi a camminare nervosamente per la stanza, avanti e indietro.

«Sto per fare una cosa molto pericolosa... »

«Volevo venire da te, prima di andare...»

«Sarai tu la persona da cui tornerò, se tutto andrà bene.»

In quell'istante, mandando al diavolo l'orgoglio e la rabbia, afferrai il telefono dal letto e composi in fretta e furia il numero di Brandon.

Non attesi neanche un secondo per avviare la chiamata, con il respiro accelerato e il labbro tremante.

Al diavolo le remore e la paura di essere rifiutata.

Quando non ricevetti risposta, mi agitai ancor di più, ma non mi diedi per vinta e provai a chiamare ancora, con le mani tra i capelli.